ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSORe: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO
Che dirti? Io li ho risolti tutti (perdendoci tanto tempo) e non mi pare ci siano errori. A un certo punto ero convinto di averne trovato uno, ma poi mi sono accorto che dipendeva da una vocale errata che avevo considerato declinando la risposta al femminile invece che al maschile. Potrebbe essere questo il tuo caso Ice? O magari l'errore c'è e io ho superato casualmente l'indovinello incriminato?
Nei concorsi passati abbiamo sempre considerato validi solo voti e mezzi voti, quindi, per coerenza, direi che il tuo voto vada considerato come un 7,5.
Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO
No, non è quello...comunque mando un PM sia a te che a Lucky, e nel caso avessi preso un granchio posterò qui le mie scuse all'autore
Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO Appena ho cominciato a leggere il lavoro in questione ho subito apprezzato l'ottima idea del regolamento, che è molto intrigante, soprattutto per il Tenta la Realtà, che porta a risultati molto interessanti, tanto che io stesso sto lavorando da un paio di mesi ad un romanzo strutturato in racconti autoconclusivi con un filo che li accomuna. Entusiasmato dal vedere che un'altra persona ha avuto la mia stessa idea (mia... insomma, mi sono ispirato a Julio Cortazar, a dirla tutta!) mi sono fiondato a leggere il testo quasi con lo spirito di una pacifica sfida fra amici. Immediatamente mi sono accorto che il tono narrativo, oltre che molto ben scritto, è molto maturo e decisamente onirico, altro tratto che amo moltissimo, non solo in letteratura. Noto peraltro che i vari paragrafi sono abbastanza slegati tra di loro, quasi davvero come racconti a sè stanti, purtroppo però il rimando ai paragrafi e, di conseguenza, il filo narrativo spezzato in più parti, provoca spiacevoli interruzioni quando si tenta la realtà. Mi sono ritrovato infatti, ad esempio, ad aver sconfitto una tigre (o peggio ancora di "scontentare" un giovane cantante) con la spiacevole sensazione di non poter contestualizzare nulla, sensazione che neanche pensandola come un incipit in medias res mi sono riuscito a togliere, mancando ogni volta qualche elemento fondamentale alla narrazione, presente in qualche altro paragrafo. Immagino dunque anche la frustrazione dell'autore nel ritrovarsi a descrivere situazioni così complesse in così poco spazio, costringendosi ad usare poche pennellate per dipingere di qualcosa che necessita gioco forza di ampio respiro (e ne so qualcosa, perché io stesso avevo cominciato a scrivere il mio romanzo per partecipare a questo concorso, poi ho lasciato perdere e mi sono svincolato da tutto, finendo per trovare la giusta calibratura). Di conseguenza ho abbandonato quasi del tutto il tentare la realtà e mi sono concentrato sul percorso indicato. Più che le immagini evocate, mi hanno colpito i concetti espressi, sempre attinenti a un qualcosa di più grande che man mano si va formando all'interno della mia mente. Anche qui purtroppo però mi viene a mancare quel qualcosa dovuto al fatto che mi sembra di seguire un percorso disunito, dove non so cosa sto facendo paragrafo dopo paragrafo, cercando di indagare sul perché di tutto questo viaggio, ritrovandomi però a perdere interesse per la ricerca. Ripeto, se ogni paragrafo avesse avuto valore in se stesso, senza doversi collegare ad altro per completarsi, forse sarebbe stato più entusiasmante cercare di scoprire cosa si cela dietro questo buio, risolvendo il puzzle. E veniamo quindi agli enigmi (cosa che da sempre adoro e se sono facili non mi diverto). Molto bello l'enigma degli animali, dove necessita un certo tipo di cultura (che non avevo, purtroppo!); facile ma simpatico l'enigma del ragno; truffaldino quello del professore ma purtroppo già lo conoscevo, quindi non vale; evocativo quello del colore della luce (il migliore a livello soprattutto di significato, secondo me). Ok, lo ammetto... a quello degli animali ho barato! Con la parola di controllo è molto facile barare in effetti, ma con il tipo di struttura del racconto era inevitabile, quindi chissenefrega, va bene così! L'idea di utilizzare il bianco, il nero e l'arcobaleno è stata una piacevolissima sorpresa (nonostante l'ignoranza del personaggio che non conosce The dark side of the moon, eheh) e mi sembra anche di aver letto in qualche post precedente che è tutto collegato ai chakra!
Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO L'eventale errore da me citato si è rivelato una bufala come sospettato.
Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO Sono rimasto letteralmente estasiato dallo stile di scrittura. Molto più che maturo, coinvolgente all'inverosimile, tanto che ho provato delle emozioni leggendolo attentamente. Il luogo ideale dove consumare questo breve LG sarebbe sicuramente una stanza buia con la sola illuminazione di un abat-jour.
Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO Per la miseria, arrivo adesso e trovo già tutti questi voti per un racconto di 19 pagine... Ma riuscite a valutare una storia così in fretta? Oltretutto con disamine precise e lunghe, a parte il buon leccese che ha un po' giocato al risparmio!
Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSO
in linea con l'anno scorso rispondo: certo che si Re: ALLA LUCE DEL BUIO - CONCORSONon ho partecipato alla stesura del nuovo regolamento quest'anno (peraltro è abbastanza simile a quello vecchio), ma anche in questo caso per coerenza con l'anno scorso il voto dovrebbe poter essere cambiato. Ovviamente il cambiamento dovrebbe essere razionale: cose tipo gli ho dato 7, poi decido per il 7,5. Evitiamo cose tipo gli ho dato 10, poi a 10 minuti dalla fine del periodo di votazione lo cambio in 1: sarebbe un cambiamento non accettabile e completamente incoerente.
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