Home Forum General Librogame e dintorni I Corti di LGL 2011 LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

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LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Mornon ha scritto:

EVVIVA LE TRE SPADE!!!
EVVIVA ASSASSIN'S CREED!!!

genio  smile2

edit: e... viva la torre dell'elefante aggiungo io!

Yanez
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Apologeta ha scritto:

E' una finta! Non squalificatelo, vi prego! Altrimenti chissà quando sappiamo gli autori degli altri corti!

sei uno sporco vincitore di concorso!!! TI DISTRUGGERO'!!!!

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Mornon ha scritto:

sei uno sporco vincitore di concorso!!!

Ho avuto buoni predecessori... rolleyes

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Ragazzi,
intanto grazie a tutti coloro che hanno letto, giocato e giudicato questo racconto-game.
Chiarisco e rispondo ad alcune delle critiche e osservazioni fatte. Sapete che agli autori piace parlare di se stessi, quindi sappiate che mi sono dilungato.
Ciascuno può invece leggere solo quello che gli interessa:

Assassin's creed: la prima cosa che mi sento di puntualizzare è che, diamine, non ho mai giocato, visto uno screenshot o letto manco una recensione di questo gioco. Quando qualcuno ha notato che il racconto vi somigliava me lo sono andato a cercare su wikipedia. Mi sembra abbastanza esagerato accostare il racconto al videogioco. Non c'è alcun legame voluto. Se vi sono delle analogie è perchè  nel gioco “sei un assassino”, ma non mi sembra abbastanza per disegnare una filiazione o addirittura da dire “che sembra saltellare sulla linea che demarca la regola del "non usate ambientazioni coperte da diritti d'autore": cambiando i nomi, si ottiene il più volte menzionato videogioco” (jegriva) oppure che “i richiami al gioco di cui sopra sono talmente evidenti” (icedlake). Mi sembra un'opinione un pò affrettata e una "piccola" cantonata. Si tratta di un'idea ludico-letteraria talmente semplice e comune da non avere bisogno di alcun altro collegamento. Tuttal più 10 anni fa ho giocato a tenchu sulla playstation 1, ma quello era un “ninja”: se volete potete conservare l'accusa di plagio a quando scriverò una storia su un ninja... wink
Vi confesso invece che mi sono ispirato alla Torre dell'Elefante di Conan, in cui lui si arrampica per la torre, scavalca l'esterno, ci sono i leoni nel cortile, trappole e mostri nelle sale e infine raggiunge la stanza più alta della torre, ma forse non ve ne siete accorti perchè non ho usato un personaggio “barbaro”? wink wink wink

storia, trama e originalità: tutta la trama della storia è volutamente espressa nella prima frase: “La tua missione è semplice, Cuore Nero: devi introdurti nella torre di Prothias Vermeeth, il mercante di spezie, ed eliminarlo”. Sei un assassino in una qualsiasi città sword and sorcery e devi uccidere un mercante. Questa è la semplicità, classicità (o banalità) della storia. Possa piacere o meno volevo essere onesto col lettore e chiarirlo fin da subito. Sicuramente il mio intento non era essere originale, lo ammetto, ma facilmente riconoscibile e inquadrabile immediatamente in un genere. Non è mai stato neanche lontanamente mio intento “creare una storia e farla sviluppare paragrafo dopo paragrafo, scelta dopo scelta”.

Citazioni e autoreferenzialità: Prothias Vermeeth e Cuore nero. Come molti hanno ricordato Prothias Vermeeth appariva in uno degli incipit del primo concorso. Il collegamento è ovviamente voluto: una volta deciso di scrivere una storia S&S su un assassino, perchè non uccidere il laido mercante della città vecchia? Mi è sembrato meglio che sfornare un nome nuovo che tanto sarebbe stato un altro “laido mercante” e poi, vuoi mettere la CAPTATIO BENEVOLENTIAE dei vecchi giudici (che non mi si sono filati per niente). Cuore Nero: se era il protagonista di un altro racconto precedente giuro di averlo completamente rimosso. Il nome del pg mi è venuto da solo alla mente mentre pensavo a uno pseudonimo che potesse andare bene per un uomo o una donna, visto che ho cercato di lasciare l'indecisione sull'identità dell'assassino. Sicuramente non volevo “rubare” il pg a qualcuno... questo nome mi è venuto in mente un po' per caso. In ogni caso, secondo me non sono questi due nomi a stravolgere l'universalità del racconto. Io credo che chiunque possa leggere e comprendere tutta la storia senza aver mai saputo prima dell'esistenza di P. Vermeeth e di un altro Cuore Nero. Aver citato una “Chiave di Bronzo” non l'ho nemmeno capita (???)

Faccia di Ferro”: originariamente era “maschera d'oro”. Volevo un nome parlante che facesse il paio con “Cuore Nero”. Poi mi è venuto in mente di aggiungere una nascosta ironia nel fatto che Cuore Nero gli augura “una buona morte” e lui “toccasse ferro” sfiorandosi la maschera, quindi ho optato per “ferro”. Maschera di Ferro “era già preso” quindi ho pensato a Faccia... non credevo che anche “Faccia di...” facesse ridere... cmq poco male... a me non sembra una castroneria.

Poco romanzesco, poco pathos, poche descrizioni: è vero! ho scelto di non calcare la mano tanto sul fattore “libro” ma su quello “game”. Non mi piacciono i paragrafi troppo prolissi in cui si indulge nelle lunghe descrizioni o nelle psicologie posticce dei pg. Preferisco un linguaggio asciutto e concreto. Inoltre volevo cercare di rispecchiare il punto di vista del protagonista, che è un freddo e spietato calcolatore, che vede solo obiettivi, ostacoli e modi per affrontarli. In ogni caso, il fatto che non si riesca a visualizzare le scene è sicuramente un difetto. Grazie di averlo notato: cercherò di migliorare questo stile in futuro.

Troppe aggettivazioni, troppi avverbi, troppi “sembra”: è vero! Un'ulteriore ricontrollata mi ha permesso di snellire in parte queste pesantezze di lettura. Alcuni “sembra” e “abbastanza” invece sono rimasti, perchè si tratta di valutazioni “a occhio” che fa il personaggio (“sembra” un servo perchè Cuore Nero non sa se lo sia davvero; il marcapiano “sembra girare” attorno alla torre, perchè dal punto di vista dell'osservatore non è possibile distinguere contemporaneamente 4 lati dell'edificio, la scala è “abbastanza agevole” e il corridoio “abbastanza illuminato” perchè lo sono POCO, ma QUANTO BASTA alle esigenze di un assassino). Non sono inoltre un fanatico dello stile “gamberettiano”, quindi “quasi sibilando”, la finestra “ampia” e il meccanismo “complesso” non li vedo come errori.

troppo facile: è vero! Forse avrei potuto imporre 4-5 oggetti invece di 6 e 20 rintocchi invece di 24. Rivedendo il concetto delle Spade la difficoltà è aumentata leggermente.

Short path: esiste, bravo ben kenobi! Non lo vedo come un difetto: chi arriva a trovarlo ci ha già giocato in media 2-3 volte e quindi si merita di usarlo. Tra l'altro un vero hardrock player può provare a giocarlo entrando nella torre a mani nude, senza alcun oggetto: il gioco si riesce a finire lo stesso! Anche questo effetto è voluto!

rintocchi: in teoria sono ogni 15 minuti, ma questo non ha davvero importanza: in realtà è solo un comodo espediente di gioco per calcolare lo scorrere del tempo. Si tratta di una trovata assolutamente funzionale al sistema di gioco. Capisco anche che in certe situazioni può apparire irrealistica o imprecisa, ma come lo sono a volte i “punteggi di caratteristica” o i punti ferita. Mi serviva un'espediente ludico e mi rendo conto che la realtà ne risulta forzata.

Assenza del registro di gioco: avete ragione, è un errore madornale. Mi dispiace di non averlo messo, ma aggiungerò in sede di aggiustamenti quello BELLISSIMO che è stato realizzato da MOMPRACEM: grazie infinite... è stupendo!!!

Paragrafo 18: forse era poco chiaro che se non perdi 1 rintocco per muoverti silenziosamente puoi solo tornare indietro da dove sei arrivato. L'ho corretto e reso più comprensibile!

Paragrafi copincollati: è vero. Alcune situazioni del tutto identiche sono state trascritte in maniera identica. effettivamente si poteva fare di meglio...

Espertezza: non è uno strafalcione, non credevo suscitasse tanto scalpore: è solo un termine arcaico utilizzato per dare un accezione leggermente diversa da “esperienza”: http://www.google.com/search?q=espertez … 50dca36368
insomma, come dire “probità”, “possanza” “sagacia”... niente di male, credo...

Tre Spade: è vero, fa abbastanza schifo ed è risultato pesante più di quanto mi aspettassi. Semplicemente il nostro eroe aveva visto 4 guardie e contava di ammazzarne una lanciandogli una spada e affrontare le altre 3 impugnando due armi. Ma forse mi sono fatto un film troppo “pulp”. Ho cambiato il sistema.


40 paragrafi meccanici come un orologio. Non un racconto ma un videogioco su carta (nel peggiore dei sensi), un gioco da tavolo descritto ad un cieco: bè sì: ho inteso questa prova come un gioco e non come un romanzo. Che sia meccanico come un orologio e preciso come un videogioco o un gioco da tavolo (nel migliore dei sensi) per me rimane un pregio. Non avrei voluto fare diversamente.

NOIOSO: bè, su questo non si può sindacare. Mi spiace se possa avere annoiato.

La storia è del tutto inutile, basta leggere prologo ed epilogo: bè si. Motivo scatenante e risultato finale: tutto il resto è il gioco dell'assassino che percorre la torre.

Finale aperto: mi piace molto, non credo che avrei potuto concludere la vicenda in maniera per me più soddisfacente. Ogni lettore può decidere cosa sia accaduto alla fine del gioco e cosa accadrà dopo. se mi viene qualche buona idea, credo che proverò a scrivere un capitolo seguente "L'Allievo e il Maestro"

Termini in maiuscolo: ho usato il maiuscolo per designare 4 cose: gli Oggetti che puoi usare, i nemici da affrontare, gli ambienti e i passaggi tra gli ambienti: è una trovata che voleva servire a focalizzarsi sugli elementi “giocosi” del racconto, distinguendoli dallo scenario (come in un punta e clicca). Forse risulta pesante ma ho puntato sulla chiarezza.

Errori grammaticali e logici: ringrazio tutti coloro che li hanno segnalati: purtroppo il mio stile di scrittura è ben lontano dall'essere perfetto (anche se mi sembra esagerato parlare di “molteplici errori lessicali”), ma tutte le segnalazioni fatte mi aiutano a migliorarlo e sono state utili nel rivedere il testo. I paragrafi 25 e 38 avevano anche un errore di direzione est-ovest. Sorry!

Immagine collegata furbescamente al testo: tutt'altro! L'idea stessa e lo sviluppo del racconto-game mi sono venute dopo una settimana di rimuginamento sull'immagine proposta (non avrei mai scelto altra immagine che quella fantasy). Inoltre, DIAMINE, ho pensato tutto il pippone della “luna degli assassini” non troppo piena ecc ecc, proprio perchè l'immagine in copertina NON E' una luna piena, o almeno, a me sembra a ¾. Quindi non è un'immagine di “qualche giorno prima o dopo” l'avventura, ma della notte stessa (la torre sullo sfondo invece è un altro edificio).

Poste e figure, immobilizzazione e rottura: nel primo caso si tratta di termini tecnici di scherma e scrima medievale, nel secondo di arti marziali. Le poste sono le “guardie” e le figure sono le “combinazioni di colpi”. Le tecniche di rottura (anche se fa ridere) servono a spezzare le ossa.

Veleno/sonnifero: nella descrizione dell'Oggetto spiega come “addormenti” invece di uccidere. Faccia di Ferro ha chiesto di non fare una strage e all'autore non sarebbe piaciuto un protagonista che uccide troppo spesso degli “innocenti”. E sì! Bisogna stare attenti a quando ce lo si versa sulle maniche!! wink

Grazie a tutti coloro che hanno letto anche questo pippone, oltre al racconto in questione... spero di non essere stato troppo prolisso...

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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Caro Mornone, anche stavolta, come due anni fa, nella mia classifica personale eri tu il vincitore del concorso ( e ti assicuro che non avevo capito assolutamente che il corto fosse opera tua). Quindi non posso evitare di rinnovarti qui i miei complimenti, secondo me hai fatto un ottimo lavoro.

Prodo
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

non so, magari era davvero la fiera delle banalità.
ad esempio a me hanno molto colpito ROCKSTAGE e HYPERION proprio per la loro originalità, quindi suppongo che la solita storia fantasy di assassini sia effettivamente una cosa sentita e risentita
se fossero stati ripuliti da tutti i piccoli errori che tutti avete ben segnalati, quei due racconti avrebbero preso voti altissimi.
inoltre ha vinto la storia di Apologeta, che si distacca anch'essa dai temi classici...

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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Su questa faccenda dell'originalita' non ne facciamo un mito. In fin dei conti la precedente edizione e' stata vinta da un racconto estremamente "classico" e realizzato con molta cura.

La torre dell'elefante: non e' proprio cosi' -> io me ne sono accorto e pure qualcun altro ricordo che l'ha scritto nel topic. EDIT: ah, ok...  chiarito!  smile

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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Seven_Legion ha scritto:

EDIT: ah, ok...  chiarito!  smile

si, era una specie di "mossa kansas city"...

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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Morno, ti giuro, la somiglianza con AC (ti credo quando dici di non averci mai giocato, figurati, so che sei in buona fede, c'è, per quanto involontaria.

Guarda tu stesso una missione a caso -> http://www.youtube.com/watch?v=-a3kuk7FqMw

Pérobabilmente, però, il problema nasce dall'illustrazione: tu gli elementi li hai mutuati da lì.

COmunque una piccola autocritica me la devo fare: vedendo ciò che è arrivato dopo, a livello di racconti in concorso, alla Luna degli Assassini oggi darei 6,5 di sicuro. Semplicemente, avevo aspettative eccessivamente alte.
La storia è poca, ma coerente. La struttura è arida, ma precisa. La giocabilità è meccanica, ma liscia e senza bug.

(Cuore Nero era il titolo del racconto di DJ Mayhem del I Concorso, quello in cui devi scappare dall'assassino dentro la casa; lo ricordo sia per l'atmosfera, sia per le due ragazze isteriche che sei costretto a salvare)

@jegriva su Twitter!
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Jegriva
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO

Jegriva ha scritto:

Cuore Nero era il titolo del racconto di DJ Mayhem del I Concorso, quello in cui devi scappare dall'assassino dentro la casa; lo ricordo sia per l'atmosfera, sia per le due ragazze isteriche che sei costretto a salvare

ahahahaha... si si, bellissimo quello!!!
mi era proprio sfuggito...

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