Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO
Se la qualità dei racconti si manterrà su questi livelli per tutto il concorso, è abbastanza certo che il voto di Adisc per La luna degli assassini, da solo, escluderà il racconto dal podio. Ma naturalmente ciascuno è libero di esprimere ogni voto da 1 a 10.
Io ho molto apprezzato il racconto, invece. Innanzitutto è scritto decisamente bene; anche qui ci sono delle imperfezioni, su cui mi soffermerò più avanti in uno dei miei classici "elenchi" (cribbio, sembro Fabio Fazio), ma questi primi due racconti del concorso ci hanno offerto un livello di punteggiatura, ortografia, impaginazione e cura del testo che l'anno scorso latitava. Certi quadretti all'interno dell'avventura sono da antologia.
Cuore Nero? Poi dicevate che Collector's Item era troppo forum-referenziale... Tra questo e il Volent di Alla luce del buio sembra che le citazioni fiocchino.
Ho trovato curioso l'uso abbondante delle maiuscole per evidenziare i nomi non solo degli oggetti e dei nemici, ma anche delle locazioni e dei passaggi; a volte sembra un testo tedesco. In alcuni casi penso che si potesse evitare, visto che alcuni elementi evidenziati non sono di effettivo rilievo per il gioco; è però anche vero che l'espediente mi ha aiutato a focalizzare meglio ciò su cui la mia attenzione di giocatore doveva concentrarsi. In un certo senso sembra riflettere ancora meglio il punto di vista del personaggio, certamente abituato a individuare prontamente tutto ciò che può essergli utile o pericoloso, e dà un taglio più cinematografico alle scene.
Il regolamento è ottimo: non ho sentito la mancanza di un registro cartaceo. L'equipaggiamento ridotto, così come il ristretto limite del punteggio d'Allarme, mi hanno consentito di tenere tutto a mente, e il fattore Tempo si aggiorna tanto di frequente che non è difficile tenerne conto con esattezza. Nel racconto precedente, invece, il registro era indispensabile, visto ciò di cui si doveva tenere traccia. Ben fatto!
Potremmo obiettare che si dovrebbe tener conto degli oggetti che lasciamo in un luogo per poterne prendere altri; obiezione legittima, ma il gioco scorre bene e può giungere alla vittoria anche senza questo - pur rilevante - dettaglio.
La corrispondenza reale del fattore Tempo è irrilevante, secondo me. In La notte di Yig non ricordo che nessuno se ne fosse lamentato. Giustamente, molti scontri brevi con le guardie non riducono il fattore Tempo.
Ora, secondo me è necessario riflettere su una cosa. Il regolamento di La luna degli assassini, per quanto mi piaccia e sia efficace, è indubbiamente ridondante. E' possibile finire l'avventura in breve tempo scegliendo gli oggetti giusti all'inizio; se questa sia una scelta precisa dell'autore o una cosa non voluta, causata dalla difficoltà di tenere il filo di tutti i paragrafi, lo ignoro, ma sicuramente limita il girovagare per la Torre e riduce al minimo l'inconveniente del fattore Tempo. Voglio dunque esprimere una mia idea: nello spazio di 40 paragrafi è pressoché impossibile che un regolamento ricco di elementi di gioco si esprima al meglio. Ci saranno sempre degli eccessi, degli sprechi e degli elementi sottosfruttati. La luna degli assassini compie poi una scelta coraggiosa: il personaggio perfetto, invincibile, il Chuck Norris dei Corti, che elimina il ruolo del caso. L'eliminazione del caso ha una conseguenza precisa sulla struttura di gioco: prevede che la "via finale" che porta all'ultimo paragrafo sia per forza ristretta. Un sistema privo di casualità può offrire varietà soltanto avendo a disposizione moltissimi paragrafi, come in Realtà Virtuale; in 40 paragrafi, è necessariamente limitante, perché le variabili sono poche e la storia deve per forza andare a parare verso una conclusione precisa. La brevità della storia castra il sistema di gioco; un sistema di gioco troppo ricco limita gli sviluppi della storia. I Corti devono essere valutati in quest'ottica.
La luna degli assassini mi è dunque piaciuto perché, sebbene la struttura di gioco abbia i suoi necessari limiti, è interessante esplorare la Torre per scoprire tutto ciò che ha da offrire, è stimolante gestire l'inventario, è divertente dover pianificare ogni mossa sapendo che il tempo sta scorrendo. Tutto questo a prescindere da quanto limitata e breve possa essere l'avventura seguendo un teorico percorso "ideale", che prevede di scegliere gli oggetti "giusti" all'inizio e di procedere spediti verso l'ultimo paragrafo. La Torre è stata pianificata molto bene: è logica, ma a suo modo labirintica, e ci va un po' prima di raccapezzarcisi. Mi sono piaciuti gli eventi legati al Tempo, per cui un determinato valore di Tempo stabilisce la presenza di guardie di ronda o il luogo in cui ci ritroviamo dopo una fuga. E' soddisfacente sperimentare diverse tecniche di affrontare i nemici sapendo che non esistono scelte sbagliate, che non si può morire; ed è gratificante vedere come ogni azione abbia pro e contro, come ogni mossa porti all'acquisizione di oggetti. Sono trucchetti, se vogliamo, ma quel che conta è intrattenere il lettore/giocatore, cosa che il racconto precedente non è riuscito a fare con me. Gli incontri sono interessanti, la caratterizzazione di persone e creature con cui si interagisce è intrigante, il testo è sempre efficace e ammicca al lettore in più occasioni, ma senza che il narratore diventi invadente. Volendo essere pignoli, il 26 è assurdo, perché le guardie si trovano in un ambiente ristretto, e in cui i gioielli non possono certo piovere dal cielo... perciò, se appaiono, è chiaro che debba esserci qualcuno che ce li ha appena messi. Ma è sempre stata assurda anche la moneta d'oro rotolante che distrae le guardie nei corridoi di tanti altri romanzi e librogame, quindi può andare.
Il finale? Deludente, se tutto ciò che ci interessa è arrivare alla fine e svolgere il compitino; ma se consideriamo che abbiamo un personaggio perfetto e invincibile, che non sbaglia mai, che non ha mai dubbi, direi che è un finale adatto a lui, un finale che lo... rimette in gioco.
Per quanto riguarda l'attinenza al testo dell'immagine proposta: non la considero granché rilevante ai fini del giudizio, ma se proprio bisogna commentarla, è un po' tirata via furbamente.
Un'osservazione un po' del cacchio: questo testo non è in Times New Roman! Mi pare che il regolamento prevedesse quell'unico font, per essere sicuri dell'uniformità delle dimensioni previste per i racconti.
Infine, la lista delle cose da rivedere:
1: "ombre abbastanza fitte per tutti gli altri." Quanto è abbastanza? Sarebbe stato meglio scrivere "troppo fitte".
9: "si appoggiano riversi" non mi pare un'espressione correttissima.
10 (e 16): "tecniche di immobilizzazione e rottura": ho qualche perplessità sulle seconde...
11: "espertezza"??? Si tratta forse di una forma regionale di "esperienza"?
12: "in parte graffiati e distrutti". O sono distrutti, o non lo sono.
13: "deve aver avuto un buon sesto senso". Il sesto senso si 'ha' o non si 'ha', non è contingente ad una determinata situazione.
"una delle tue armi, dirette": credo che debba essere "diretta".
"Madonna Morte vi raccolga": "vi accolga" sarebbe più elegante.
15: "due tronconi laterali, alle estremità del Corridoio, conducono entrambe" -> entrambi.
17: "Detto questo" non ci sta molto bene.
22: "un arma per mano" (apostrofo!)
"li abbatti in poche poste e figure": temo che "poste" non sia la parola appropriata.
35: "soffuso tanfo di odori notturni" è un nonsenso: il tanfo è un odore!
Il mio voto finale è 8.
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EGO
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Barone del Sole
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO
Inizio subito col dire che anch’io ho giocato ad Assassin’s Creed e mi sono fermato al 60% di completamento per noia.
Punti negativi:
La descrizione: i richiami al gioco di cui sopra sono talmente evidenti da essere già citati nelle precedenti recensioni, ma quello che più importa è che il girovagare tra i piani della torre non risulta così intrigante quando le descrizioni sono così piatte e schematiche. Una panoramica tinteggiata di aggettivi avrebbe a mio modo di vedere, spezzato un po’ la monotonia dello stealth, che caratterizza tutta l’avventura. Anche la presenza di alcuni errori lessicali contribuisce a rendere negativo questo punto.
L’originalità: se prendiamo come esempio “Alla luce dl buio” il confronto è imbarazzante. Qui abbiamo la classica torre carica di stanzine e stanzette con letti ricchi di lenzuola ricamate soprammobili e quant’altro. Con questo non dico di snobbare questo tipo di scenario (altrimenti getterei al vento almeno il 70% dei LG che posseggo) ma sostengo che per un corto di 40 paragrafi si poteva sfruttare qualche situazione più fantasiosa a favore della storia (punto 3).
La storia: questo punto è risultato carente in ambedue i corti a mio avviso. Mi auguro che qualcun altro nei corti a venire abbia pensato a farla sviluppare paragrafo dopo paragrafo, scelta dopo scelta, dando un motivo di curiosità, che in questo corto risulta a dir poco carente.
Foglio d’avventura: la mia mappatura mnemonica sarà particolarmente scarsa ma io ho sofferto pesantemente l’assenza della mappa per alcune stanze sviluppate su tre livelli. Mi riferisco alle prime due volte che ho svolto l’avventura, dato che alla terza oramai mi ero già fatto un’idea. Capisco che le regole vietavano l’innesto di numerose immagini ma per un racconto del genere sarebbero state indispensabili. Insomma tenendo il conto del livello d’allarme, del tempo, delle stanze dove depositavo oggetti, delle stanze già aperte, dei nemici già uccisi o sedati, capite bene che ho tirato in ballo numerosi fogli che non hanno fatto altro che appesantire l’avventura.
Punti positivi:
Il regolamento: mi riferisco al regolamento in termini assoluti. Snello e chiaro. Quello che ogni giocatore di LG vorrebbe. La differenza qui la fa la gestione degli oggetti. Anzi, la vittoria finale dipende dagli oggetti. Questo risulta anche essere un punto debole perché nel momento in cui ti affacci sul finale e capisci quali oggetti ti servono il gioco è già concluso. Ad ogni modo il regolamento va annoverato sicuramente tra i punti positivi
La rapidità: questo punto positivo deriva direttamente dal punto negativo numero 1. La carenza descrittiva non può che sfociare nella rapidità di lettura. Metto questo punto tra i positivi solamente perché va a braccetto con lo stile del LG, basato sulla rapida infiltrazione. La coerenza va sempre premiata, sia che si appoggi lo stile o meno.
In sostanza non mi sento di dare una piena sufficienza ad un corto che mi ha creato numerosi problemi di gestione dati, risolti con dei fogli volanti, e le cui storia mi ha attirato pochissimo.
Peccato per l’idea del regolamento che risulta ottimale. A chiunque sia l’autore suggerirei di archiviarlo ed utilizzarlo per un LG di quelli formato large.
Voto finale: 5,5
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Icedlake
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO
Jegriva ha scritto:EGO lo ha premiato per originalità del regolamento e level-design
Non proprio. Il regolamento non è affatto originale, però è ben eseguito, perché è leggero e facilmente gestibile (mi lascia infatti perplesso il commento di Icedlake). Ho premiato il racconto perché trovo che funzioni, non perché dica qualcosa di nuovo.
Sono anche perplesso dai complimenti volti a storia ed ambientazione del racconto precedente, che io ho trovato poco stimolante e poco concreto, nonostante la bella scrittura e una certa originalità. Il fatto è che non trovo interessante spostarmi da una stanza di X per Y metri dipinta di un certo colore per passare ad un'altra stanza esattamente uguale, tranne per il colore. In questo senso preferisco esplorare la solita fortezza, per quanto banale. Ma forse non dovrei parlarne nel topic di un altro racconto?
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EGO
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO
EGO ha scritto:
Il regolamento non è affatto originale, però è ben eseguito, perché è leggero e facilmente gestibile (mi lascia infatti perplesso il commento di Icedlake).
Tu lo definisci leggero, io snello e chiaro. Direi che tutto sommato è la stessa cosa.
La mia critica verteva sull'assenza di innesti grafici che aiutassero il lettore nel divincolarsi tra le stanze, tutte peraltro molti simili.
Inoltre una pecca, che ho dimenticato di aggiungere alla recensione, è la nomenclatura delle porte.
Essendo esse numerose sarebbe stato utile nominarle con termini particolari (come in alcuni, ma pochi, casi è stato fatto), che possano stamparsi nella mente. Quando le porte vengono nominate con termini quali "sud-est", "nord-ovest" e via dicendo, di certo il lettore non viene facilitato.
La mia critica non era dunque volta meramente al regolamento, che di per sè funziona.
EGO ha scritto:
Sono anche perplesso dai complimenti volti a storia ed ambientazione del racconto precedente, che io ho trovato poco stimolante e poco concreto, nonostante la bella scrittura e una certa originalità. Il fatto è che non trovo interessante spostarmi da una stanza di X per Y metri dipinta di un certo colore per passare ad un'altra stanza esattamente uguale, tranne per il colore. In questo senso preferisco esplorare la solita fortezza, per quanto banale. Ma forse non dovrei parlarne nel topic di un altro racconto?
Mmmh...dei complimenti alla storia? Così a mente non ricordo una recensione che premi la storia di Alla luce del buio. Credo che tra le varie recensioni siano stati premiati quasi tutti gli aspetti tranne forse proprio la storia. Forse ricordo male io, boh.
L'ambientazione sì, quella ricordo che è stata premiata da alcuni votanti. Anche a me è piaciuta molto.
Comunque mi fermo qua...siamo OT
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Icedlake
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Re: LA LUNA DEGLI ASSASSINI - CONCORSO
EGO ha scritto:Jegriva ha scritto:
Sono anche perplesso dai complimenti volti a storia ed ambientazione del racconto precedente,
Anche io ho scritto che La Luce del Buio è mal raccontato, e la storia è alquanto vaga...
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Jegriva
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