Eccomi qua, che arrivo in ritardo... ma pieno di doni maligni come la fata del Nord al battesimo della Bella Addormentata nel Bosco!
Dunque cosa volevo dire... a si, all'epoca c'era solo il regolamento da leggere. Mi pare avessi buttato giu' degli appunti ma ora non li trovo. Comunque il senso del discorso era questo: senza entrare nel merito del contenuto, mi sembrava che la forma si potesse rendere piu' "appetibile" seguendo delle regole di quello che potremmo chiamare il "bon ton" del regolamento.
Spiego meglio: esagerando a voler spiegare troppi dettagli il lettore si ritrova un malloppo di testo e fugge perche' magari pensa, "se gia' mi rompo la testa per leggere il regolamento... come sara' il gioco"?
Un esempio di regoletta potrebbe essere quindi:
-spiegare unicamente quello che serve al lettore per la presente fase di gioco.
Nella tua bozza troviamo varie frasi che parlano d'altro.
Ad esempio non ha senso annunciare "cosa ci sara' nella seconda parte del libro" perche' il lettore lo scoprira' quando ci arrivera', etc...
Seconda regoletta.
-ridurre o eliminare al massimo la parte di "meta-regolamento"
Il meta-regolamento e' dove il regolamento parla di se stesso, fatto in genere inutile e ridondante.
Ad esempio, dove dici "Il regolamento del presente libro e suddiviso in due sezioni per praticita' di lettura, la prima sezione bla bla... "
E' intuibile come tali informazioni siano superflue: il lettore passera' naturalmente attraverso il regolamento, senza bisogno di fargli un "piano dell' opera" e -quanto alla facilita' di lettura- anche questa la constatera' da se, non c'e' bisogno di prometterla.
Altro esempio di meta-regolamento e quando si divaga su come e' nata l'idea una certa regola oppure perche' la regola e' stata fatta cosi' e non cola'...
Si puo' comprendere l'orgoglio dell'autore nei confronti del proprio lavoro, ma e' meglio evitare tutto cio'.
Terza regola
-evitare le dichiarazioni imponderabili!
Premessa: quando si scrive una storia, si puo' anche essere generici o elusivi, giocare ad effetto col lettore dicendogli cose che comprendera' pienamente solo in seguito.
Quando si scrive il regolamento si ha davanti un lettore che sta dando il massimo dell'attenzione perche' vuole capire subito e bene. Se non capisce soffre e si blocca!
Non bisogna mai propinargli quindi affermazioni imponderabili, ovvero cosi' oscure o generiche che il lettore non possa giustificarne il senso o figurarsene gli effetti pratici nel gioco.
Un esempio di questa cattiva abitudine, innocuo ma abbastanza frequente, e' premettere le spiegazioni con frasi il cui contenuto e' piu' o meno questo: "durante il gioco dovrai fare le cose che servono al momento giusto"
E' ovvio quanto sia inutile una tale premessa.
Per venire ad un caso reale, quando dici: "Invece di usare un D12 puoi lanciare 2 volte un D6. In questo modo sara' piu' facile ottenere risultati che vanno da 6 a 8"
A parte l'affermazione "statistica" un po' semplificata, metti di fronte il lettore ad una dichiarazione imponderabile: <<perche' dice che e' piu' facile fare "8"? ...cosa significa in concreto, nel gioco? Perche' mi dice tutto cio?>>
Altro esempio e' quando affermi: "in questa avventura non ti sara' permesso combattere con due armi. Cio nonostante alcuni avversari potrebbero utilizzare questa tecnica di combattimento" (e chiudi il paragrafo senza dire altro!)
Forse per te che hai scritto il libro e' tutto chiaro, ma che idea si forma nella testa di uno che legge per la prima volta?
-oddio, non "mi sara' permesso"... e da chi?
-alcuni avversari "potrebbero" ... cioe', chi lo decide?
-cosa significa in concreto... e perche' mi dice cio'??
Per ultimo, citerei quello che e' un consiglio piu' che una regoletta.
- inutile spiegare quanto sara' chiaramente deducibile nel testo del libro.
Ad esempio dove dici: "gli effetti delle pistola e del moschetto vengono considerati automaticamente nel testo" mi pare di capire che siamo nei paraggi di tale situazione, vero?
-------------
Applicando questi principi, credo che il regolamento possa sia ridursi sia risultare piu' leggibile.
Poi, parlando in generale, ci sono qua o la alcune frasi sballate o poco comprensibili. Ma non so se magari il testo di questo regolamento l'hai gia' corretto per conto tuo...