Rygar ha scritto:

Io sarò di parte, ma il Western è un genere ancora inesplorato: se escludiamo TM4 (intitolato appunto "Il Selvaggio West"), non mi pare di avere visto altri librigioco con questa ambientazione. Non a caso ben tre LibriNostri (tutti di prossima pubblicazione) sono proprio ambientati nel Far West.
Le potenzialità del genere sono ovviamente immense, grazie a una filmografia sterminata. A proposito, è una mia idea o il filone narrativo western è nato al cinema per poi venire trasposto in romanzo? Mi pare un caso unico rispetto a fantascienza, fantasy, horror e gotico (nati tutti quando il cinema nemmeno esisteva).

Sono appassionatissimo di cinema western. Quasi fanatico!
Però non credo sia sfruttabile nel librogame e nei libri in generale.
E' un genere legato ai paesaggi, alle atmosfere e ai personaggi.
Non a caso è idolatrato per la fotografia, le inquadrature, il lavoro del regista (un tecnicismo a livelli più che virtuosi) e all'interpretazione degli attori.
Per quanto riguarda la trama, se si escludono alcuni immensi capolavori (Il Buono, il Brutto e il Cattivo su tutti), c'è ben poca roba, quindi difficilmente trasferibile ai Librogame.

Si tratta però di wargame -specificai che a livello di board-game la sf propone molto e bene- comunque ritorniamo in topic... o apriamone uno a parte se l'argomento è valido, non so...

http://www.elaralibri.it/cat/fan/fan-004.htm

L'unico of topic che mi sento d'azzardare, è che ancora non si son tradotti i libri di Howard legati al selvaggio west, a detta dei più lustri intenditori della sua produzione letteraria, i più bei racconti in assoluto; è un omaggio al suo Texas, a quelle storie che riempivano Cross Plains, come diceva lui...
L'Elara edizioni è l'unica coraggiosa in Italia a portare avanti il nome d'un autore morto troppo giovane e scoperto troppo poco, e recentemente ha reso editi un paio di libri introvabili e pubblicati solo dopo la sua morte. Quando Howard scrive questi racconti siamo nel '36: il west è un genere a sé, costituisce il substrato storico del paese e attira molti curiosi... I ruggenti anni venti, anni di femminismo ed emancipazione, del charleston e del jazz, la corsa al petrolio e non più all'oro, contribuiscono ampiamente ad ammantare di polvere il secolo precedente. In wiky leggiamo:

Nell'ambito della letteratura americana, i racconti western cominciarono a emergere grazie ai romanzi di James Fenimore Cooper, ma non ottennero di essere riconosciuti come genere a sé stante fino alla pubblicazione de Il virginiano di Owen Wister nel 1902. La loro popolarità crebbe ulteriormente con la pubblicazione nel 1912 de La valle delle sorprese di Zane Grey. Con il successo dei pulp magazine, negli anni venti i racconti western si diffusero ulteriormente facendo nascere una schiera di autori specializzati in storie brevi. Fra questi si distinse Max Brand autore di Cheyenne Gold e di altri famosi romanzi del genere. La contemporanea popolarità dei film western favorì ulteriormente l'affermazione di questo genere letterario.

A mio avviso, comunque, il west è un genere letterario molto adulto: nella morte d'un eroe west, c'è un velo di sconforto ed amarezza che non ravvisiamo con la morte del cavaliere, accettabile anche da un punto di vista allegorico... Trovo che sia questa la ragione d'un accantonamento dell'operazione: un bambino o un ragazzino l'avrebbe accettato di meno, e ancor meno, forse, si sarebbe messo nei panni d'un trentenne un po' vissuto (non esiste eroe west senza 'una pupa' al suo fianco). Una pistola, poi, è un'arma affatto allegorica... Tuttavia potremmo considerare 'Guerrieri della Strada' come un vero e proprio west, anche se proiettato nel futuro...

Rygar ha scritto:

EGO ha scritto:

Non so se sia arrivato prima al cinema che nei romanzi, però sono abbastanza sicuro che il fumetto ci sia arrivato prima del cinema  smile

Sì? Io avevo sentito parlare di un cortometraggio western muto (quindi anche in bianco e nero) che mostrava una rapina al treno. E' quello in cui alla fine uno dei banditi spara dritto alla telecamera.
Me lo sono sognato?

Non ne so nulla. Probabilmente hai ragione tu. Però pensavo che parlassimo di opere di una certa lunghezza, con trame articolate, dialoghi... l'epoca dei cortometraggi muti ha probabilmente filmato bene o male tutto quello che si poteva filmare, e una marea di pellicole sono andate perdute. Possibile che ci fossero anche dei western... tuttavia i film che hanno reso famoso e commerciabile il genere sono quasi sicuramente posteriori ai fumetti (già solo la produzione italiana a fumetti è molto antecedente ai film di Leone).

Circa l'argomento "western-prima il cinema o il fumetto?" ricordo di aver visto un film che tratteggiava la storia del cinema muto (credo anni '20 o '30) che negli stati uniti costitui' un fenomeno enorme (di seguito di pubblico, di soldi e di film prodotti - anche se oggi tutto cio' e' andato perduto a causa delle pellicole dell'epoca, fatte con una plastica che si polverizzava nelle teche dopo pochi anni)

Per tornare al film che ho visto, i protagonisti erano appunto un gruppo di attori che aveva passato anni a girare filmetti western sulla frontiera, spedendoli poi per posta alla casa di produzione in cambio di un modesto stipendio.
Tornati per caso un giorno in una grande citta', scoprono con grande sopresa che tutti li riconoscono e vogliono l'autografo e che il loro film fanno guadagnare milioni di dollari.
(anche il fenomomeno del "divismo" fu una connotazione che negli states assunse livelli mai piu' visti poi)

Per tornare all'argomento, ho la sensazione che il western sia presente al cinema da subito, ovvero dal momento in cui si chiesero "ok, abbiamo filmato due treni che si scontrano... ora che altro facciamo?".
C'e' un motivo semplice: fare il western negli States era semplice da realizzare per le locazioni ed inoltre era l'ambinetazione avventurosa piu' vicina alla storia recente della nazione.
Si tratta pero' di un western che sarebbe meglio definire "storie di frontiera". Per lo piu', trame elementari, tipo il protagonista deve "salvare la bella dal cattivone di turno che l'ha rapita" oppure "deve galoppare per avvisare in tempo il macchinista del treno che il ponte e' crollato" e cose del genere...
Siamo molto lontani cioe' dal genere epico-storico che sarebbe poi diventato con John Waine e lontanissimi dal western "cinico & figo" che sarebbe diventato con lo spaghetti western inventato da noi italiani.