Re: e se....
Bah, consideriamo questo thread un "tanto per parlare" almeno fino a che Tyorl non confesserà di avere 100.000 euro di cui vuole disfarsi 8ala faccia della crisi.
a) anche solo 90 mila si recupererebbero? un conto è perderne 10 mila, un altro tutti e 100 mila
Domanda retorica, vero? Nessuno qui ha i dati di vendita degli ultimi librogame pubblicati, mi riferisco soprattutto a Huntik e Gormiti che considero una vera operazione commerciale e non una patetica operaziobne nostalgia a costo 0 come quella fatta dalla EL. Quindi senza dati alla mano come speri di avere una risposta attendibile? Al massimo possiamo spararti un sacco di "secondo me" e di "penso che". Comunque a mio avviso oggi c'è tanta merda sul mercato della letteratura 8per ragazzi e non) tanto che riuscire a scovare un titolo valido richiede il lanternino. Se grandi e piccole case editrici continuano a sparare titoli a man bassa vuol dire che esiste un mercato di genere piuttosto attivo e intenzionato a spendere per provare titoli nuovi. Ricordiamoci che il librogame si vende prima di tutto come Libro, non come game. Nel senso che si vende in libreria e non nel negozio di giochi per Playstation, assomiglia ad un libro e lo sfogli come un libro, inoltre è fatto di carta per cui... accidenti ma è un libro!!! il fatto che si legga in modo non lineare semmai è un valore aggiunto che non lo fa esulare per questo dal mercato dei libri fantasy per adulti o per ragazzi.
b) potrebbe servire a rilanciare il genere? se sì ci ragioniamo e vediamo il modo migliore (decidiamo una campagna di marketing, rivediamo le copertine, i testi (e soprattutto: nel caso la comunità sarebbe disposta a sbattersi? ri-traduzioni, re- imprinting grafico... ecc), puntiamo su nuovi volumi, su nuove piattaforme (le app, gli e-book, ecc)... varie ed eventuali), se no lasciamo proprio perdere....
Qui voglio anticipare i mod. Sicuramente qui su LGL potresti trovare persone valide (i LN lo dimostrano) sia come traduttori che come autori, senza parlare di collaboratori a vario titolo. Peccato che appoggiare un iniziativa del genere, con tutta quella grana in ballo, a LGL vorrebbe dire snaturare il sito/forum e, infine, ucciderlo. LGL è un sito di appassionati che nasce, vive e prospera sul no profit. Potrebbe essere un buon bacino dove pescare collaboratori, certo, ma non di più. Inoltre quando mi dici: la comunità sarebbe disposta a sbattersi? intendi gratuitamente? Questo lo fa già qui sul forum. Se parli di investire, pubblicare, vendere libri in cambio di soldi, allora lo "sbattimento" deve essere regolamentato da regolare contratto e paga in soldoni. Motivo di più di tenere separate un inziativa come quella che tu ipotizzi dalle inizative del Forum.
c) quantomeno qualche serie della e-elle la terrei buona: ls, acdra, blood sword, sortilegio, ff, oberon, guerrieri della strada.... le migliori, insomma.
in quel caso come la si gestisce? la e-elle sarebbe disposta a vendere i diritti? e quella casa che si sta accordando con joe dever come la vedrebbe? che direbbe? ce li lascerebbe gestire i lg?
Per rispondere ai punti interrogativi basta spedire qualche mail e chiedere. Ovviamente solo quando in tasca si hanno già i 100.000, altrimenti diventa Spam. Le serie della E.Elle di 20/30 anni fa andrebbero ritradotte e in alcuni casi rimodificate (Penso ad esempio alla cronologia dei GdS che ormai è superata e anacronistica). Quei volumi li vedrei bene per una diffusione da edicola, impreziositi da gadget vari, o magari intesi loro stessi come gadget: magari una mappa puzzle del magamund che esce a pezzi con cadenza 15inale e con allegati un numero di LS ogni volta).
in generale, eprò, rileggendo oggi molti dei capolavori del passato, e facendolo con mente critica, vedo che non sono al passo con i tempi, per le librerie punterei su materiale nuovo e di qualità (anche narrativa) superiore.
d) potremmo sfruttare i nostri "contatti" con gli autori? della serie: herbie, mi scrivi i lg sulla guerra degli elfi? (o quel che vuoi tu). joe, ME LO SCRIVI STO CAZZO DI 29????? lo cominciamo a pubblicare qui, e facciamo noi da volano per la mongoose... è legalmente possibile?
Stessa risposta di prima: se ciai i dindi tutto diventa possibile.
quanto costerebbe una di quelle pubblicità che compaiono nelle sale poco prima che venga proiettato il film?
(anche se vedo molto + efficace, ed economico, usare internet: la rete è stata capace di cambiare in meno di 10 mesi l' intero mondo islamico: credo che possa funzionare anche per operazioni commerciali. ^^
a proposito: quanto costerebbe una pubblicità su libero, su msn, su gmail... ecc?)
E anche qua basta informarsi.
Con una ricerca di 10 minuti ho trovato:
Qui. http://www.societagestionecinema.it/ind … pubblicita puoi cheidere dei preventivi gratis per la pubblicità al cinema
mentre qui: http://www.sipra.it/it/sipra/tv/offerta … stini.html puoi sfogliare i listini dei costi della pubblicità in TV
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gpet74
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Re: e se....
La pubblicita' televisiva credo sia impraticabile sotto al milione di euro. E anche cosi' basta appena ad una campagna leggera-leggera. Lo sospetto perche' nel mio mestiere c'era un marchio nazionale che invitava in vacanza progettisti ed installatori, tutto spesato e facendo ogni anno le cose piu' in grande. L'ultimo anno portarono 400 persone nel mar rosso spendendo 800 milioni di lire e dichiararono che l'anno successivo avrebbero speso ben 1000 ml. ma preferivano passare ad altra forma di promozione: lo spot televisivo. Inutile dire che lo spottino in questione neanche mi ricordo di averlo visto passare.
Ignoro quali siano i veri ritorni commerciali di un libro, forse Aloona ci sa dire qualcosa. Rispetto ad un prezzo di copertina di 10 euro, levati tutti i costi e le tasse (che si mangiano piu' o meno sempre il 50% di qualsiasi utile) quanti euro rimangono "puliti" da spartire tra autore ed editore? 2, 3, 4 ...?
Fate i conti, non mi sembra un buon ritorno... conviene solo il libro si vende da solo, senza rischi e ipotesi. Ecco perche' probabilmente si preferisce stampare le pochezze che dice Gpet ( ma di grido ) piuttosto che spendere per ravvivare un qualsiasi filone di qualita', per quanto meritorio.
Per tornare seri e raccogliendo anche le giuste osservazioni di Gpet, se avessi dei soldi da rischiare e proprio volessi rendermi dedicarmi ad un rilancio del genere "librogame", cercherei strade nuove e diverse.
I librogame di 30 anni fa non mi sembrano piu' rilanciabili al grande pubblico, non cosi' come sono. Per giunta, in questo momento siamo in piena febbre per il gadget piu' hi-tech, non vedo come far desiderare al pubblico un oggetto come il librogame.
Non so, piuttosto creerei un concorso con soldi in palio ai progetti di scrittura piu' innovativi e concreti. ( tipo come ha fatto Google) I soldi attirano sempre idee e gente nuova.
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Seven_Legion
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Re: e se....
Però, se devo pensare ad un altro mercato "di nicchia", erede degli anni '80, teoricamente "sorpassato dai videogiochi" (argomentazione che ho sempre reputato ai limiti dell'idiozia)... i giochi da tavolo in Italia se la passano benissimo.
E non parlo di Monopoli, parlo di roba nerd come Talisman, Descent, Arkham Horror etc... Abbiamo persino degli editori italiani in grado di operare con successo sul mercato internazionale (la DaVinci Games, autrice di Bang! e upus In Tabula).
Sarebbe interessante, da un pdv economico, esaminare perché questo mercato in ITalia è ancora florido e "in carne", alla luce della morte globale dei LG.
Ad esempio, parliamo di margini maggiori. Un boardgame costa sui 50-70, in cui puoi ritagliare un margine più alto rispetto ad un libro. Inoltre non c'è mai stata una "crisi di autori", come il mancato ricambio generazionale dei soliti Morris, Dever, Thomson, Headline, etc...
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Jegriva
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Re: e se....
gpet74 ha scritto:visto che almeno di Huntik si sta preparando un secondo volume a librogame.
Pare sia stato cancellato, almeno da quello che mi ha detto Martucci (e Uraniborg anche aveva informazioni simili presso la libreria in cui lavora), perché dopo un iniziale boom di vendite nei mesi il libro è finito nel dimenticatoio e alla fine non ha garantito i ritorni sperati.
Riguardo al caso LS1 Expanded è stato secondo me particolare: tieni conto che quando è comparso, completamente riscritto e con l'avventura bonus ha attirato tutti gli appassionati della vecchia generazione, sicuramente esaltati dalla novità e dal restyling non solo grafico. Passato l'entusiasmo, mancando la pubblicità, intervenute altre scelte discutibili (come il non aggiornare nulla da parte di Joe e utilizzare la traduzione "d'epoca" da parte della E. Elle) è normale che molta gente abbia preferito non continuare la collana.
Non ho i dati di vendita in mano ovviamente, quindi non so se abbia ragione Seven o Gpet, ma credo che la possibilità che il genere attualmente non abbia mercato, o ne abbia uno davvero minimo, sia piuttosto concreta.
A mio modo di vedere comunque, se esistesse un capitale concreto alla base di un'iniziativa simile sarebbe importantissimo analizzare le reali dinamiche e la reale situazione del mercato al momento di avviarla. Per questo, sempre a pare mio, è impossibile lanciarsi in disamine che abbiano un peso anche minimo se l'assunto di base è "I soldi potrebbero esserci tra 5 anni" (visto che se si vuole tentare un rilancio in grande che comprenda una decina di collane o più, stampate in un numero accettabile di copie, con un ottimo battage pubblicitario e una buona e reclamizzata diffusione in libreria, e l'acquisto di TUTTI I DIRITTI che ovviamente sarebbe imprescindibile, 100.000 euro è la somma minore da cui cominciare a ragionare, e lo dico anche in base alle mie passate esperienze lavorative presso una casa editrice. Poi è chiaro che se si vuole ricorrere a soluzioni artigianali, a basso costo, fatte in casa, il discorso cambia, ma allora perché non tentare di farci regalare i diritti e stampare i libri in copisteria? E' ovvio che Tyorl sta parlando di un altro tipo di progetto).
4 anni fa il mercato dei LG sembrava in pieno rilancio, ora sembra a un passo dalla morte. Insomma in 5 anni cambiano tantissime cose, anche tecnologicamente parlando: nel 1996 la rete in Italia di fatto non esisteva, nel 2001 era già nella maggior parte delle case. Mettiamo che da qui a 5 anni la tecnologia imponga massicciamente uno dei tanti formati elettronici di lettura che esistono ora e che ancora, almeno in Italia, non hanno molta diffusione? Mettiamo che anche in Italia, come è già avvenuto in alcuni paesi, il libro elettronico sorpassi massicciamente nelle vendite quello classico? Ecco che l'idea di buttarsi sul cartaceo, soprattutto ristampando volumi di 30 anni prima, non avrebbe davvero più alcuna possibilità concreta di un ritorno economico, anche minimo...
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Re: e se....
Sono convinto che se qualcuno investisse e si mettesse a fare un APP per i-phone, che so, basato sulla collana di Oberon, mettendoci disegni anzichè solo parole, avrebbe un buon successo, perchè sarebbe visto più come un RPG che come un librogame.
Certo è che se vincessi al superenalotto, una di quelle estrazioni da 100 milioni di fantaleuri, un 500.000 fantaleuri a fondo perduto per i LG lo destinerei di sicuro!
purpe ha scritto:
Bhe se i libri li fai vendere allo chef Tony io li comprerei:
Miracle Game Book SERIE 3 La serie perfetta!
Poi vedo di scrivere qualcosa anche di serio ora vado di fretta
E mo che centro io?
Il buongiorno si vede dal mattino. E' la giornata di merda che ti coglie completamente impreparato...
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Re: e se....
Jegriva ha scritto:Però, se devo pensare ad un altro mercato "di nicchia", erede degli anni '80, teoricamente "sorpassato dai videogiochi" (argomentazione che ho sempre reputato ai limiti dell'idiozia)... i giochi da tavolo in Italia se la passano benissimo.
Questo perché dagli anni '80 sono stati fatti dei passi enormi in avanti, sia dal punto di vista grafico che regolistico.
Caratteristiche di un gioco tipico anni '80:
- Parecchie ore di gioco
- Regole complesse e con tante eccezioni e calcoli da fare, e spesso lacunose
- Tante tabelle e tiri di dado
- Puoi perdere all'inizio del gioco e sei fuori fino a fine partita
- Lunghi tempi di attesa mentre muovono gli altri
- Grafica spartana
Caratteristiche di un gioco medio moderno:
- Durata contenuta, lo giochi bene in una serata
- Regole semplici da imparare e perfettamente testate
- Meccaniche originali, spesso prive di dadi e casualità
- Possibilità di vincere fino a fine partita
- Grafica accattivante, ottimi disegni e materiali
Se i librogame avessero avuto un'evoluzione simile, sarebbero ancora sulla cresta dell'onda!
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