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40 Anni di Lupo Solitario in Italia: quale, tra i volumi della serie Ramas (Kai), è il tuo preferito?

I Signori delle Tenebre - 18.1%
Traversata Infernale - 32.7%
Negli Abissi di Kaltenland - 17.1%
L'Altare del Sacrificio - 9%
Ombre sulla Sabbia - 12.1%
Non so/Non riesco a scegliere - 11.1%

Voti totali: 199

e se....

Re: e se....

iop vado controcorrente.. se un rilancio del genere deve funzionare serve un grossissimo editore che metta presenza sul mercato, pubblicità, linea editoriale ampia e completa..
secondo me, visti i dati dell'inchiesta postata giorni fa, l'oinsuccesso del rilancio EElle è stato anche dovuto al fatto che 2 o 3 titoli alla volta in libreria si perdono completamente nel mare dei geronimo stilton, biccoli brividi e altro..

Sabretooth
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Re: e se....

Non dico che la cosa sia impossibile, ma dobbiamo interrogarci sul perchè il fenomeno dei LG non ha ripreso piede già con Dever e Lupo Solitario.
Perchè, anche se è lui stesso a rilanciare il fenomeno, questo non è bastato.
A oggi, i LG sono una cosa passata di moda, e sono diventati (come dicono molti) un fenomeno "di nicchia".
E così resteranno, almeno finchè le cose non cambieranno.

Per "cambieranno", intendo:
1) che qualcuno ci metta su una barca di soldi;
2) che, a seguito del punto 1, vengano date autorizzazioni e permessi vari;
3) che tutti noi appassionati ci impegnamo a comprare i volumi che verranno pubblicati;
4) che tutti noi appassionati ci impegnamo a pubblicizzare la cosa (facebook, passaparola, ecc.);
5) che tutti i non appassionati, a seguito del punto 4, possano interessarsi ai LG;
6) che, in riferimento al punto 5, nasca una nuova generazione di appassionati che possano acquistare i LG, e magari unirsi all'opera di sponsorizzazione;
7) che nascano nuovi scrittori in grado di creare nuove collane di LG (come, attualmente i LibriNostri).

Se tutto questo si verifica, credo che nessuno di noi voglia rinunciare ad un progetto del genere, e magari a far parte di quel progetto come collaboratore.
Non verremo più riconosciuti solo come "utenti", "moderatori" e "fondatori" di un sito/forum, ma saremo collaboratori, scrittori, revisori e fondatori di una complessa struttura organizzativa, che oltre a darci soddisfazioni a livello personale, potrebbe dare anche soddisfazioni a livello economico.

SE NON FOSSE PER IL FATTO CHE:
1) e 2): la vedo dura che questo avvenga;
5) e 6) anche qui la vedo molto dura... Nell'epoca della Play Station 3 e della Wii, di nuove tecnologie che vanno ben oltre la realtà di un singolo librogame, occorre innanzitutto capire se le nuove generazioni sono interessate al "librogame".

In definitiva: sognare va bene, provare anche.
Ma se di rinascita si parlerà, almeno i punti 1), 2), 5), e 6) dovranno realizzarsi.
Se si realizzeranno, credo che nessuno sarà contrario al progetto.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: e se....

Bravo Adriano hai colto nel segno il tutto.
Un discorso realistico.

lonewolf79
The Black Swordsman
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Re: e se....

scusami Adriano ma in pratica cosa intendi dire OPERATIVAMENTE con cio' non mi e' del tutto chiaro.

Ad esempio nella tua ultima frase, a quale "progetto" ti riferisci? Per ora piu' che di progetto si puo' parlare di ipotesi, da parte di Tyorl, di investire tempo e denaro e nel frattempo adoperarsi tutti noi per rilanciare i LG. Questo da fare ORA o di qui in breve. E questo il "progetto" cui ti riferisci?

La tua ultima frase cita assieme due cose:
- "essere favorevoli al progetto"  (che e' una cosa che si fa PRIMA)
-"il verificarsi di alcune condizioni, tra cui il formarsi di un nuovo pubblico di lettori di LG" (che e' praticamente un risulato che si auspica di ottenere alla FINE)

Quindi la tua frase:

Se si realizzeranno, credo che nessuno sarà contrario al progetto.

...siccome non ha senso interpretare la frase come " se avremo successo, nessuno sara' contrario a cominciare", io credo di capire che tu ci voglia dire:
"Aspettiamo che si verifichino prima le sudette condizioni prima di partire con un simile progetto"
Ho intrepretato correttamente il senso?

Seven_Legion
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Re: e se....

Urca.
Se devi fare una stima di guadagno su un investimento di 100K di qualcun altro, la prima domanda che devi farti è: "che esperienza ho nel campo editoriale?"
Se la risposta è "nessuna", la probabilità che finiscano al vento è quasi il 100%
Idem, se ti proponi alla EL dicendo "mi fate fare a me", probabilmente la prima cosa che ti chiederanno è che esperienza hai.

Quindi il mio consiglio è: lascia stare i 100.000 che sono troppi. Prendi i tuoi 10.000, apri una casa editrice e pubblicaci 5-6 libri, possibilmente un po' diversi tra loro per sondare il pubblico.
Se ci guadagni parecchio, vai al 1.
Se vai in pari appena appena vai al 2.
Se hai finito i soldi e non hai venduto niente, vai al 3.

1.
Evidentemente hai scelto buoni titoli, hai capito come far girare una casa editrice e hai realizzato delle belle edizioni. Continua così, pubblica altri 15 titoli dello stesso livello e sei sulla buona strada per rilanciare i librogame, con o senza EL

2.
Insomma, non ci hai perso niente ma le cose non vanno. Probabilmente per inesperienza hai realizzato edizioni mediocri (ti sei ricordato di prendere il tempo per rileggere BENISSIMO tutto prima di mandarlo in stampa?), e forse hai scelto titoli che non incontrano molto interesse. Sicuramente ti sei scontrato con i problemi della distribuzione. Intanto però hai capito un po' come funzionano le cose, e se ti presenti alla EL hai un certo curriculum. Ora vedi tu, se ti sei divertito e vuoi proseguire, prova a pubblicare altri 5-6 titoli, magari scegliendoli in base a quelli che hai venduto meglio, o aprendoti a nuovi stili di gioco che possono interessare di più.

3.
Capire i gusti della gente è fondamentale per vendere bene, e tu proprio non li hai capiti. Hai pubblicato dei residuati anni '80 che non interessano più neanche ai nerd. Il materiale nuovo e originale che ti sembrava spaccasse il mondo a guardar bene è una carriolata di noia e banalità condita con numerosi errori grammaticali e fastidiosamente pretenzioso. Per la veste grafica hai pensato "va benone, tanto importa il contenuto" e i tuoi libri sembrano illustrati dal tuo cuginetto che fa l'asilo. Gli appassionati ridono dei tuoi errori di impaginazione. Lascia perdere tutto, l'editoria non fa per te, e se ti presentavi alla EL con 100.000$ li perdevi tutti subitissimo. Se proprio non riesci ad occuparti di altro (che so, i trenini, il tennis, la briscola...) almeno cerca di non rimetterci le mutande! Apri un sito o una pagina dedicata a quella nicchia di fan che condivide i tuoi gusti e pubblica lì la roba che ritieni interessante. Se riesci a crearti un gruppo di appassionati, con l'esperienza acquisita potresti valutare se vale la pena di stampare qualcosa on demand (ma solo su prenotazione). Non hai rilanciato i librogame nel mondo, ma almeno ti diverti...

14.
Mentre controllavi la qualità dell'inchiostro e contemporaneamente aggiustavi le ultime correzioni direttamente sulle lastre, un polsino è finito nella rotativa e sei stato triturato fra ingranaggi affilati come rasoi. La tua vita e la tua missione finiscono qui. Verrai ricordato negli anni come colui che stava rilanciando i librogame nel mondo.

smile

Zot
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Re: e se....

Zot ha scritto:

Apri un sito o una pagina dedicata a quella nicchia di fan che condivide i tuoi gusti e pubblica lì la roba che ritieni interessante. Se riesci a crearti un gruppo di appassionati, con l'esperienza acquisita potresti valutare se vale la pena di stampare qualcosa on demand (ma solo su prenotazione). Non hai rilanciato i librogame nel mondo, ma almeno ti diverti...

Eccoci qua! smile

Comunque mi hai fatto morire dal ridere Zot, bellissima analisi, veritiera e anche divertentissima!

Prodo
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Re: e se....

Minkia, mi sono girata un attimo e ho dovuto rileggermi km di risposte.
Velocemente: no, non sono nel "cinema", ma sono un cameraman (almeno sulla carta). Sono negli eventi, al momento e nella regia di spettacoli, a livello semi-professionale.
L'esperienza più lunga ce l'ho nell'editoria e sono anche idiota, quindi continuo a dire: se avete 100.000 euro da spendere chiamatemi per una bella casa di videogames. Ve l'appoggio subito.
Non per un genere morto e sepolto negli anni '80, TRA LE CUI motivazioni di morte c'è anche che le mode vanno avanti, l'interattività (mi spiace per le controversie che questa affermazione creerà) è vista ormai sotto ben altri punti di vista tra cui:
- film interattivi (che ancora comunque sono sporadici. In Italia, poi, praticamente inesistenti, li "importiamo" da fuori, tanto per cambiare).
- videogiochi evoluti dal punto di vista del rolegame e della grafica a livelli impeccabili; cosa di cui non disponevamo negli anni '80 e mi permetto di continuare a pensare che la cosa PESI parecchio.
- editoria manualistica ed associazioni di giochi di ruolo live, ormai così diffusi da averne quasi la nausea, mentre al tempo se ne sapeva poco e niente ed eravamo 4 gatti nelle ludoteche, che offrono la possibilità di giocare direttamente dal vivo o in modo più articolato di un librogame.

Il librogame NON è un gioco da tavolo: il gioco da tavolo è UN'ALTRA COSA. Il gioco da tavolo è SOCIALE. Il gioco da tavolo permette a più giocatori, anche assolutamente ignari e non appartenenti a nicchie di appassionati, di passare una serata cazzeggiando in compagnia. Non mi potete fare un paragone del genere, anche l'amica mia meno ferrata nei GIALLI può apprezzare una serata a CLUEDO, ma non toccherà manco con le pinze un LG di genere giallo = deve leggere la storia, tirare i dadi, capire le tabelle, magari aspettare i seguiti? "Ma che palle"!
E non tiratemi fuori LG come Bloodsword, che si giocano "di gruppo": non hanno comunque l'immediatezza e la facilità di gioco di un gioco da tavolo. A quel punto, quando devo sforzarmi di imparare a giocare di ruolo insieme, partecipo comodamente ad una sessione di gdr dove un master lavora per me e il massimo che devo fare è inventarmi il mio pg, con notevole divertimento in più dato che interagisco con gli altri. E guarda caso... negli anni '80 i gdr erano (vedi sopra) semi-sconosciuti. Io stessa dovetti nutrirmi di LG finché non trovai, dopo disperate ricerche, un gruppetto che giocava cui unirmi e prima di scoprire l'esistenza delle ludoteche.

Se poi mi parlaste di una cifra modesta, davvero intesa a mantenere in vita un genere per passione, allora sì. Qui stiamo parlando di gettare una cifra FOLLE per fare pubblicità TELEVISIVA e cinematografica ad un genere retrò di nicchia??? Oh ragazzi, ma ce l'avete il senso del denaro?
Dateli in beneficenza, allora.
La pubblicità televisiva costa quasi più che girare un film e quella cinematografica non ne parliamo proprio... per cosa? Per rilanciare Lupo Solitario? Ma vi viene in mente che se non l'hanno fatto gli stessi AUTORI o produttori di saghe importanti del genere ci sarà un perchè?
I problemi sono ben altri, non la mancanza di pubblicità, perchè anche con una campagna stile guerra di frontiera il fenomeno non riattecchisce, a mio modesto parere. I ragazzini di oggi preferiscono le carte: Yu-Gi-Oh docet.

A head full of dreams

Aloona
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Re: e se....

[uote]Nell'epoca della Play Station 3 e della Wii, di nuove tecnologie che vanno ben oltre la realtà di un singolo librogame, occorre innanzitutto capire se le nuove generazioni sono interessate al "librogame".

e turna...

Allora: i libri di Harry Potter vendono? I giochi Hasbro vendono? I fumetti di Topolino vendono?
E allora venderebbero anche i LG... (e che cavolo)

Il problema del rilancio risiede che era destinato esclusivamente ai vecchi appassionati e che, anche in questo ambito, la cosa non era per niente pubblicizzata. Per dire: io ho scoperto le risampe con due anni di ritardo, pur girando le librerie regolarmente.

@jegriva su Twitter!
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Jegriva
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Re: e se....

I ragazzini di oggi preferiscono le carte: Yu-Gi-Oh docet.

Un mercato, tra l'altro, che si riteneva morto a fine anni '90, con il declino in Italia di Magic....

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Jegriva
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Re: e se....

Fatto sta che i ragazzini oggi non sono interessati ai lg, e gli unici a comprarli sono gli appassionati di qualche anno fa. Certo, Topolino e i giochi Hasbro vendono, ma metti ad esempio Topolino: ogni settimana ci sono uscite inedicola, speciali, almanacchi... Passa la pubblcità in tv... I cartoni disney passano in tv in modo ricorrente...
Certo che Topolino e i giochi Hasbro vendono, ma sono pubblicizzati/esposti, o comunque sono "venduti" in modo ben diverso dai lg (che nessuno espone/pubblicizza).
Ecco perchè parlavo di differenza.

@Seven_Legion: ovviamente il mio discorso è da prendere alla lontana. Innanzitutto il primo passo per muoversi (in qualunque senso) è avere una barca di soldi.
Se non c'è, è inutile parlarne.
SE dovessero esserci i soldi, ci vuole qualcuno che si presenti e gli chieda SE può gestire questo settore (come e con quale tornaconto).
Se questo qualcuno dice che una persona (o un gruppo di persone) può gestire un settore (come i lg), allora bisognerebbe avviare delle indagini di mercato.
ecc ecc ecc

Insomma, nessuna contraddizione, hai interpretato bene la mia frase: al momento quasi tutti i requisiti che ho indicato sopra non si verificano (a cominciare dal primo).
Se inizia a verificarsi almeno uno dei requisiti scritti, allora quello che possiamo fare noi è farci trovare pronti e capire come può andare la cosa.
MORALE: prima di progettare dobbiamo attendere che si smuova qualcosa.
Se si smuove qualcosa, credo che ognuno di noi ne possa essere felice e (per quello che sono le proprie possibilità), decidere se entrare in qualsiasi tipo di progetto.

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Adriano
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