ilsaggio, hai detto delle cose veramente giustissime ed efficacissime nella secondanparte del discorso... veramente: perfette!

nella prima parte, invece, devo contraddirti: il tuo percorso (i vari scalini dell' astinenza, il procedere per step (da sigarette passo a surrogati e solo dopo li abbandono), il ricadere nella trappola dopo qualche tempo, il desiderare la sigaretta, ecc) è TIPICO di chi smette usando la forzamdi volontà, che è l' esatta antitesi del metodo easyway...

ti invito a leggere il libro (tanto al massimo dopo lo regali a qualcuno ): ti accorgerai che hai percorso la strada + lunga e difficile, e che avresti potuto ottenere lo stesso risultato senza alcuna fatica... ^^

in ogni caso, bravo, bravissimo!

Oggi lascio anche io la mia testimonianza.
Ho cominciato a fumare a 16 anni, in collegio. Era un passo necessario alla sopravvivenza, capite. In collegio da un anno con la prospettiva di rimanerci altri 4. Tutti i "grandi" uscivano in balcone (o si imbucavano nei cessi quando faceva troppo freddo) per farsi una paglia. L'alternativa era fumare o rimanere escluso e nedizzato per tutte le superiori.
Così ecco che ho cominciato. tempo pochi mesi e ho raggiunto la mia quota fissa di sigarette, ossia quella quantità di fumo che il mio organismo poteva tollerare: due pacchetti al giorno!
Ho fumato due fottuti pacchetti di sigarette (diana rosse, ma quando avevo soldi anche marloboro) al giorno per 17 anni. 14.600 sigarette all'anno. 248.200 sigarette in totale. E la stima è in difetto perchè in certi periodi o momento fumavo anche di più, durante la naja oppure quando masterizzavo.
poi 4 anni fa un amico mi ha passato il famoso libro, quello di Allen Carr. Mi sono fatto una bella risata. Io, smettere di fumare? ma dai! non ci credevo minimamente. Il libro l'ho letto solo per gioco (o così pensavo io).
Arrivato a metà del volume ho avuto paura. Mi sono reso conto che se lo avessi finito di leggere mi sarei trovato a dover affrontare paure e forme di pensiero alle quali mi ero in qualche modo affezionato e che erano in realtà delle menzogne. Avrei dovuto prendere una decisione irrevocabile: Accettare le menzogne come tali e smettere di fumare oppure accettare di vedere me stesso come un vigliacco e pusillanime per il resto dela vita e continuare a inalare merda.
Vi giuro, per finire di leggere quel esile volumetto ci ho messo più di un mese. Ogni giorno lo aprivo, eggevo mezzo capitolo e poi lo richiudevo. Terrorizzato dall'idea di arrivare in fondo e dover fare i conti con me stesso.
Ovviamente procrastinare all'infinito non è possibile e così ho finito il libro, ho affrontato le mie paure (soprattutto la paura di non farcela a quel punto) e ho smesso di fumare. Così, da un giorno all'altro.
Certo le prime due settimane sono state difficili (ma molto meno di quel che temevo). Per un anno circa sono diventato dipendente da caramelle (ogni volta che sentivo l'impulso di accendermi una sigaretta mi infilavo in bocca una manciata da caramelle) e ho messo su una decina di chili abbondanti.
Però, cacchio, ogni settimana mi facevo il conto di quanto avevo risparmiato senza fumare, andavo in un centro commerciale e mi facevo un regalo di quell'importo (mi sono fatto i cofanetti delle prime 10 stagioni dei Simpson, così).
E quando epr la prima volta ho sentito quanto puzzassero "davvero" òe sigarette, il fetore atroce che chi fuma si porta appiccicato addosso, nei capelli e nell'alito... dio quanto mi sono sentito bene nel rendermi conto che io non avrei mai più puzzato così.

Ad agosto erano 4 anni precisi che ho gettato via le ultime sigarette rimaste nel mio ultimo pacchetto. Non passa giorno o quasi che non mi senta fiero di quello che ho fatto e che non ringrazi mentalmente il signor Carr per quel libercolo dalla copertina pacchiana e scritto, tuttosommato, male ma che mi ha migliorato enormemente la vita.

Ach! Mi hai beccato.

Quasi tutti i supplizi che descrivo in Mizar, quelli che i piccoli devono subire dai grandi ma anche quelli che si autoinfliggono, sono reali è li ho osservati, vissuti sulla mia pelle e, in alcuni casi, anche inflitti in prima persona.

lorenzo, ti ringrazio molto di aver avvisato i ragazzi...

sì, purtroppo mia suocera è stata male durante il pranzo di natale, ed è mancata dopo 3-4 ore... da una parte meglio così, almeno ha evitato le sofferenze che l' ultima e più penosa parte della malattia le avrebbe riservato...

io sono rimasto giù dal 23 sera (ci ho messo 13 ore per scendere!!! c' era l' inferno per strada: milioni e milioni di auto tutte incolonnate nell' autostrada del sole!!) a 2 giorni fa, ma come potrete ben immaginare non ho avuto molto tempo per connettermi...

dragan, prodo, mi fareste un breve sunto di come è andato avanti il sito nel frattempo, per favore?  grazie ^^

Forza e coraggio, Tyorl!