Mamma mia... e quello sarebbe uno dei padri dei librigame? Dai vostri commenti sembra un novizio alle prime armi, o uno squilibrato con una penna in mano... ma è lui che è peggiorato o siamo noi a essere diventati iper-critici?

Rygar ha scritto:

Più che altro l'impressione è che l'autore si sia bellamente infischiato dei feedback ricevuti in questi anni: ma ce l'ha una connessione internet per leggere cosa pensiamo noi lettori?

Il fatto è che Deathtrap Dungeon rimane tuttora il FF più noto e amato.

Dubito che Livingstone si sia mai addentrato nella critica "seria" del librogame abbastanza da distinguere quello che piaceva al pubblico, da quello che funzionava veramente.

Inoltre, è noto che anche altri autori molto amati, come Jon Green, quasi sempre si sono rifatti al modello di Livingstone: true path, molti oggetti, molti combattimenti, bivi poco logici o completamente casuali.

Perché alla fine, il boom dei librogame l'hanno fatto i ragazzini degli anni Ottanta. E quei ragazzini adoravano il true path che ti faceva fare una morte orribile se sbagliavi strada, adoravano gli oggetti col numerino sopra, adoravano i mostri con Abilità 12+ e gli attacchi one-hit-kill. Se il libro era troppo difficile, bastava barare. Cosa vuoi che sia un tiro di dado andato male? Ritiro... o "per sbaglio" urto il dado e oh guarda, è uscito 6... oppure ancora, decido che è uscito 6 e basta!
Peccato che, se è un computer a tirare i dadi e ad aggiornare il registro, non puoi barare...

Di conseguenza, i FF più venduti e ricordati con più affetto erano spesso i "peggiori", perché erano anche i più fighi e i più difficili. Il messaggio arrivato agli autori non poteva essere più chiaro: Livingstone vende, facciamo tutti come lui!

EGO ha scritto:

Peccato che, se è un computer a tirare i dadi e ad aggiornare il registro, non puoi barare...

Per fortuna che su android i dadi si lanciano scuotendo il dispositivo e se non stanno per cadere come si vorrebbe, un'altra scossa e si ritenta!

Finalmente ci ho giocato, in versione iPad.

La versione elettronica offre tre modalità di gioco:

1) identica al cartaceo;
2) parti con 40+2D6 di Stamina (invece di 20 +2D6), un paio di bivi iniziali vengono eliminati per semplificare la storia (es: non si può evitare di interrogare Otto, anche se non facendolo non si perderebbe niente) e ci sono dei Medikit extra.
3) facile: come il cartaceo, ma puoi tornare indietro, puoi selezionare anche le opzioni che non potresti (es: puoi inserire un codice segreto anche se non lo hai trovato; viceversa, puoi scegliere di non usare un oggetto chiave anche se lo possiedi), e soprattutto, puoi curare tutta la Stamina in qualsiasi momento.

Giocando la versione 1 non sono riuscito a finirlo. Sono arrivato allo scontro finale, ma avevo solo 1 punto residuo di Stamina e non potevo vincere senza una serie di lanci fortunatissimi.

Ovviamente, vedendo che i Medikit scarseggiano, ad ogni combattimento mettevo un segnalibro e ritentavo finché non vincevo con poche perdite di Stamina... ma non basta. La logica conseguenza è che il cartaceo si possa vincere solo barando. Buon vecchio Ian...

Del resto, basta farsi due conti. Ci sono quattro momenti da CAZZATA ATOMICA nella prima parte del libro, da cui si esce con gravi danni che compromettono il resto dell'avventura:

Uscire senza danni da questi scontri è impossibile a meno di non fare sempre 12 tirando i due dadi, e in uno dei quattro è comunque impossibile non venire feriti.

Poi ci sono quei momenti in cui DEVI comunque perdere 3-4 punti di Stamina in un colpo solo, perché il testo vuole così e basta. E non sono pochi 3-4 punti, anzi.

Quindi il libro l'ho potuto finire solo nella modalità 2. Quei 20 punti in più di Stamina iniziali, e il maggior numero di Medikit reperibili, fanno tutta la differenza.

Mi dispiace che sia così, perché il libro all'inizio non era mica male. Il sistema semplificato mi piace, soprattutto è adatto all'impostazione del libro che prevede di affrontare un sacco di avversari alla volta.
Per il resto, è il solito Livingstone. Mucchi di paragrafi sprecati per un'azione semplicissima, tipo:

Oppure, perdite MOLTO significative di energia associate ad un lancio di dado 1-3, 4-6.
Oppure, la scarsa cura per i dettagli: ogni arma, una volta trovata una scatola di munizioni, si considera dotata di proiettili infiniti. E vi informo che nella versione elettronica, si può superare il punteggio iniziale di Stamina, anche se non viene specificato.

Il che è comunque abbastanza inutile, visto che il "bilanciamento" della difficoltà prevede di partire col massimo punteggio e di fare sempre 6 con ciascun dado quando si combatte.

IMO, deve diventare uno standard che OGNI librogame elettronico permetta di barare ai dadi fin dall'inizio. I libri della Tin Man Games sbloccano il cheat mode quando li finisci nella modalità più difficile, ma qui mi pare davvero impossibile. Oltretutto l'engine della TMG è un troll spudorato: non conto il numero di volte in cui, tirando due dadi, mi ha fatto uscire dei ridicoli 2, 3 e 4 quando mi trovavo davanti 15-20 nemici, e poi, quando ne restavano pochi, mi sparava gli 11 e i 12. Mavvaaaaaff...

Boh, peccato, un'avventura banale ma piacevole, però col solito gameplay pensato per il personaggio juggernaut.

La cosa positiva è che questa nuova impostazione dei TMG è più giocabile. Si possono mettere segnalibri infiniti anche nella modalità più difficile, per esempio (nei Gamebook Adventures sono limitati) e le altre modalità sono ben bilanciate. Spero che abbiano fatto lo stesso per House of Hell.