finalmente riesco a leggere e votare questo corto, in questo lungo pomeriggio di lavoro (ehm...)

Devo dire che anche in questo caso la prima impressione sul racconto è stata positiva. l'ambientazione mi è sembrata abbastanza accattivante: una sorta di egitto predinastico intriso di spiritualità ed enigmi mistici. il sistema di spostamento con la mappa mi pare sensato e funzionale per un racconto game. si sa che sono un cultore delle mappe e degli spostamenti e questo elemento mi piace molto.
posso dire la stessa cosa del sistema di gestione dell'inventario (6 oggetti e mercante presso cui scambiare) e della possibilità di cominciare in due punti diversi della mappa, all'insegna di una certa intenzione di longevità. Anche gli incontri casuali del paragrafo 20 mi piacciono molto.

la trama e la storia scorrono via lisce ed efficaci: ricerca in luoghi mistici, descrizioni mai troppo pesanti e abbastanza interessanti, prove iniziatiche, test sulle caratteristiche e sugli oggetti. Infine confronto con la nemesi, colpi di scena e trionfo/sconfitta finale. Anche questa struttura mi sembra funzionare a puntino: è una formula che non esaurisce mai la sua efficacia: BRAVO!

quello che mi piace di meno: gli elementi mappa+oggetti+tempo mi sembravano sufficienti per reggere l'impianto regolistico. aggiungere caratteristiche + resistenza + doti mi sembra eccessivo: troppo regolamento per un corto.
faccio mia anche l'osservazione che la scorrevolezza della trama intoppa spesso in check, test, "prova una volta, prova una seconda", "se sbagli perdi un punto..", "se hai un oggetto a non hai la dote", "fai una prova con -2 se... ma con +2 se..."
da questo punto di vista il corto sfonda il limite della giocosità e diventa un pò troppo macchinoso... sono certo che ogni elemento numerico/probabilistico/oggettistico/ sia stato studiato e bilanciato al millesimo, ma la sensazione è forse quella di un giochino che diventa troppo impersonale e meccanico. un peccato!
Alcuni bivi, giochini e uso di oggetti mi sembrano poi un pò troppo casuali e affidati alla fortuna.

Questi sono per me i tratti salienti.  procedo con il voto.

Giocabilità 8: regolamento ben strutturato ma leggermente troppo invasivo per i miei gusti, con troppa casualità e un sistema troppo meccanicistico e spoetizzante.

Difficoltà 8: in alcuni punti ho trovato le regole e la difficoltà troppo frustrante. esempio: la prima partita giocata ho recuperato solo 1 Ainu. in ogni caso non voglio penalizzare questo elemento del mio voto. il gioco funziona dal punto di vista ludico e il problema è relativo solo ai miei gusti specifici.

Longevità 7: credo che la longevità di questo corto consista solo nell ritentare OGNI stessa locazione con abilità o oggetti diversi. Se da un certo punto di vista questa opzione "cambio la mia tattica" regge e funziona, dal punto di vista del "leggere scene nuove" o del "fare scelte diverse" la cosa si incrina un pò. Ad ogni partita fatta sono riuscito a visitare tutti i punti della mappa entro i 12 turni previsti e quello che variava era quasi solo la mia dotazione e le mie caratteristiche. 

Voto complessivo 7,5. un buon corto, privo di difetti fondamentali, ma con qualche incrinatura.

Mi permetto di votare, anche se non sono per nulla esperta. Quindi darò un voto a sentimento e assolutamente non tecnico.

Ho fatto soltanto una partita con caratteristiche medie e sono stata anche abbastanza fortunata nei tiri. Ho recuperato subito tre Ainu nei primi tre luoghi che sono andata... e poi però più nessuno in tutti gli altri. Sono arrivata alla fine che ho avuto la soddisfazione di almeno lottare contro Ophir, anche se poi in mancanza dell'ultimo Ainu lui ha avuto la meglio su di me; il fratello cattivo ha vinto!

E' molto bella la storia e l'ambientazione che mi ha fatto comunque rimanere li. Ho finito il gioco anche se mi crollavano gli occhi. Bellissima la scena finale, l'epilogo, che può andare bene sia in caso di vittoria che di sconfitta, anche se penso che una vittoria perfetta sia difficile da ottenere. Certo non posso dirlo con certezza con una sola partita.
Vorrei dire una cosa, ma non so se è un difetto in un librogame. Ci sono tante informazioni da ricordarsi in ogni momento e fanno si che si debba tornare indietro spesso perché a volte leggi male, non ti ricordi ecc. Il tema "gara" c'è ma non è predominante, soprattutto nell'introduzione che si concentra sulla partenza degli dei. Ma poi durante il gioco, grazie alla presenza costante di Ophir, la competizione un po la senti.

In conclusione il corto mi è piaciuto, trovo che la giocabilità poteva essere migliore e si vede che non è stato ricorretto ma mi sono divertita e mi sono immedesimata.
Voto 7,5

EDIT: il voto precedente era 8, l'ho abbassato di mezzo dopo alcune considerazioni.

Col permesso dei più esperti vorrei votare anche io..
Premetto che ho giocato il racconto solo 3 volte, di cui solo una è andata a buon fine.. Credo di aver ispezionato piu o meno tutte le opzioni che presenta.. La mia impressione è che sia un'opera sicuramente interessante dove si vede l'impegno profuso dall'autore, anche se devo però accertare dei difetti propri della struttura ludica.
In primis, devo dire che giocando non si gode di vera libertà di scelta, dato che le varie opzioni di scelta solo legate alle caratteristiche del personaggio ed all'equipaggiamento fin li ottenuto
Scelte tipo: "se hai l'oggetto x o hai il sentiero y vai di qua, altrimenti prosegui di qui" non lasciano nessuna libertà di azione al giocatore e questo sinceramente non mi è piaciuto moltissimo..
Un punto a favore è in parte l'idea del paragrafo "crocevia" n°20 che però, essendo posizionato in più punti sulla mappa, risulta astratto e privo di collocazione geografica.. tradotto, nei tiri di dadi, succedono sempre delle cose dove il personaggio non interagisce mai col territorio esterno (fatta eccezzione per il ponte dove può capitare che perdiamo un oggetto..) Questo ricade in un certo vaghismo descrittivo assolutamente non in linea con le descrizioni presenti negli altri paragrafi.. (ad esempio, ho fatto 8 coi dadi: che cos'è che mi spaventa??)

Un'altra pecca abbastanza fastidiosa è il regolamento abbastanza macchiavellico per un "corto" (personalemnte mi ci sono sentito un po' schiacciato in mezzo..) e la gestione dei tiri di dadi che secondo me prima della fine della storia diventano sicuramente una presenza fastidiosissima, dato che lasciano le scelte al caso, in particolari paragrafi, come il n°20, non potendo rifare 2 volte lo stesso numero mi sono trovato a lanciare 15 volte i dadi prima di beccare una nuova opzione.. un'evenienza un po' frustrante che si poteva evitare.
Un'altro accorgimento che poteva magari aumentare la longevità del titolo era proprio aggiungere altre ozioni! capisco che 12 sembrino molte, ma per esplorare tutta la mappa (e se si vogliono raccattare 4 reliquie è praticamente obbligatorio girare ovunque) ci si passa minimo 8 volte. Magari portandole a 18, non si verificava il problema dei tentativi consecutivi per ottenere un numero differente che si hanno verso la fine.

In conclusione, considerando che, l'ambientazione creata ha un suo fascino (anche se non mi alletta in modo particolare..),
che le idee strutturali nonostante si basino su un sistema di regole un po' troppo complesso, sono fondamentalemnte ben congeniate,
e che sviluppare un librogame in soli 40 paragrafi crea a qulunque autore dei problemi di meccanica e libertà d'azione..
come voto potrei dare un 6 e mezzo.

La mia scala di voti:

il 10 per me è la perfezione e pertanto non credo che sarà mai possibile dare tale voto;
Il 9 è un eccellente lavoro che posso dare ad un professionista che si spera abbia lavorato per lungo tempo alla sua opera
l'8 è secondo me un lavoro a livello amatoriale assolutamente coinvolgente vicinissimo al potenziale di uno scrittore non professionista
Il 7 è un buon racconto che sicuramente può con poco essere migliorato..
Il 6 è una degna sufficienza, che per quanto possa sembrare misera, se contestualizzata nel mondo dei librogame, per chi ne conosce la complessità strutturale, spero che sia sempre ben apprezzata.

Spero che non sia stato troop duro e chiedeo a prodo dirk o chiunque gestisca la sezione  di poter aggiungere il mio voto anche al primo racconto dato che come un pirla pensavo che i corti fossero giudicati da una giuria di soli admin di lgl ( sono stato tratto in inganno perchè ho sempre visto nei primi post i commenti dei soliti noti.. scusatemi )

Saluti.

Firefox, grazie di aver risposto al mio appello. Pensa che ho inviato un messaggio simile al tuo (per glia altri: si tratta di un laido spam che ho inviato agli utenti che vedo attivi ma che sembrano non essersi accorti del concorso) a circa altri 10, ottenendo soltanto 2 risposte (tra cui la tua).
Vai così!
Puntroppo come ha detto seven non puoi votare per quello antecedente, ma puoi farlo per gli altri! A presto.

Io ho vinto al primo tentativo, grazie a una buona preparazione iniziale (non ho messo nessun punto aggiuntivo alla Vita) e a un pizzico di fortuna (tutti i tiri mi sono riusciti almeno al secondo tentativo).

L'ambientazione è ben descritta, ma l'autore da troppo per scontato che il lettore conosca già l'antico Egitto. Nel Prologo avrei visto bene una definizione dell'ambiente un po' più circostanziata invece di dilungarsi sui "rant" dei vecchiacci, ad esempio. Almeno ci sarebbe stata bene una spiegazione di cosa diamine sia l'Ainu: è pur vero che lo si inferisce dal testo, ma il nostro personaggio lo sa benissimo e ha poco senso che noi lettori brancoliamo nel buio, perché questo inficia il realismo.
Il sistema di gioco non è male, ma mi sembra troppo complesso per un "corto" di 40 paragrafi. Io avrei eliminato senza troppi problemi le "Doti", tanto per fare un esempio. Per il resto la difficoltà è ben calibrata è (come accennavo all'inizio del post) non è difficile ottenere il finale migliore. La struttura "a mappa" non mi piace in linea di massima (mi sembra una scorciatoia per l'autore pigro), ma qui ha l'indubbio pregio di non sprecare nemmeno un paragrafo (e su 40 bisogna davvero stringere la cinghia), oltre a garantire una discreta possibilità di essere giocato altre volte.

In fin dei conti si tratta di un corto ben scritto, ma non eccezionale. Il mio voto è un 7.