Il Betatesting, questo sconosciuto
Parto dall'intelligente domanda di Rexraptor per aprire una discussione sul betatesting. Mi piacerebbe che qui di seguito riunissimo le nostre "abitudini" sul betatesting, per parlarne insieme in modo costruttivo.
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Personalmente, dividerei il betatesting di un LibroGame nelle sezioni (ma va'!) LIBRO- e -GAME.
LIBRO-
Durante la lettura dovrebbero scattare tutti i controlli tipici di un editing. Il tema mi interessa moltissimo, ma riassumo solo alcuni punti principali con alcuni esempi stupidi:
* refusi ("la sedia è sott il tavolo");
* verbi sbagliati ("ho stato io ad affondare la nave");
* tempi sbagliati ("l'anno scorso andiamo al mare");
* apostrofi e accenti ("un'altro uomo venne sù");
* ripetizioni evitabili ("i mercanti mercanteggiavano").
Più importante ancora quanto segue:
* coerenza dei personaggi (un personaggio ignorante sfodera termini specialistici di filologia ugro-finnica);
* coerenza dell'ambientazione (se oggi c'è la luna piena, fra due settimane non può essere ancora piena... e se sono in un mondo alieno, non è detto che ci sia la luna - o che sia una sola);
* documentazione (se si parla di branchie di un piccione, l'autore dovrebbe informarsi meglio);
* gestione del punto di vista (se il narratore è Apologeta, non posso inserire pensieri di Rexraptor in mezzo alla narrazione senza dare qualche appiglio al lettore).
Banalmente, devo leggere più volte il libro.
-GAME
Ecco quello che ci contraddistingue! Altre considerazioni sparse su cosa verificare:
* regolamento non contradditorio (l'Abilità che diventa Combattività, regole di combattimento incomprensibili ecc.);
* continuità fra i paragrafi (sono su una nave, decido di gettare l'ancora andando al 94 e mi ritrovo al Korova Milk Bar);
* giocabilità (ho solo avversari contro cui perdo sistematicamente, per ottenere il finale migliore devo ottenere un doppio 6 ai dadi per 6 volte consecutive ecc.).
Ritengo FONDAMENTALE avere sottomano il grafo dei paragrafi, da cui si possono notare un sacco di cose interessanti (loop, paragrafi irraggiungibili...); è quindi consigliatissimo il favoloso LibroGameCreator, che ha un utility che crea il grafo con un clic evitandoci ore di lavoro.
Banalmente, devo giocare più volte il libro.
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E' sempre importante tener conto che il betatesting non può e non deve sostituirsi alla scrittura del libro. Deve essere un insieme di suggerimenti dati all'autore per aiutarlo nel suo lavoro. E se non ci riusciamo, beh, autori, portate pazienza!
Attendo vostre considerazioni.
Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
trovo tutto sacrosanto TRANNE
Apologeta ha scritto:* gestione del punto di vista (se il narratore è Apologeta, non posso inserire pensieri di Rexraptor in mezzo alla narrazione senza dare qualche appiglio al lettore).
seguo le discussioni tra lettori e scrittor da molti anni e ho visto sorgere dal mare della rete il culto di gamberetta, il duca, zwei, tapirullanza e altri siti di hating sulla scrittura, che ormai inneggiano a concetti come il POV e altre regole talebane sulla scrittura, cancellando tutto il resto. Le regole e le considerazioni ci vogliono, ma ormai si trascende sempre sulla loro importanza relativa/assoluta.
Per tanto il punto di vista è un concetto che lo scrittore secondo me deve usare come servo, non a cui deve assoggettarsi come schiavo...
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
Per fare chiarezza e sapere di cosa si parla, copiaincollo qui di seguito alcuni stralci dal sito di editing del Duca.
Cos’è l’Editing per la Narrativa?
Cominciamo dicendo cosa non è l’Editing: non è riscrivere il romanzo al posto dell’autore; non è cambiare brani o inventare qualcosa senza il consenso dell’autore; non è inventare una storia migliore al posto dell’autore.
In nove parole: non è fare il lavoro al posto dell’autore.
Lo scopo dell’Editing è fornire all’autore gli strumenti necessari per capire e usare meglio le tecniche della scrittura per la Narrativa, con puntuali citazioni e un lavoro all’interno del testo stesso, con correzioni, suggerimenti e annotazioni.
Il risultato non è un testo pronto per la pubblicazione, ma un testo commentato che renda più consapevole l’autore: sta a lui applicare tutte le indicazioni e riscrivere nel modo migliore, in base alle proprie capacità potenziate dalla nuova conoscenza, per ottenere un’opera migliore.
[...]
Esistono tre tipologie fondamentali di Editing, [...]
Content Editing
[...] Questo è l’Editing che si occupa del libro nel complesso. Analizza il quadro generale pensando ai dettagli minuti. Trama e personaggi, l’uno in funzione dell’altro, sono i due campi principali su cui agisce il Content Editing.
[...]
Il Content Editing si occupa anche della premise e del tema dell’opera, per verificare che le scene non siano un’accozzaglia casuale, per quanto singolarmente ben scritte, ma abbiano un motivo per trovarsi lì, sostenendo un’idea generale alla base dello scritto. [...]
Il Content Editing fornisce consigli e informazioni su campi del sapere in cui l’editor ha sufficiente esperienza per correggere l’autore o suggerire modifiche al testo. [...]
Più l’editor è istruito sugli argomenti trattati dal libro, più potrà aiutare.
[...]
Infine il Content Editing si sovrappone al Line Editing intervenendo sul testo con consigli tecnici per scrivere al meglio i dialoghi, mostrare i dettagli importanti, descrivere in modo efficace, scegliere e utilizzare in modo adeguato il Punto di Vista per trovare quello che scatena al meglio le potenzialità dell’opera e dell’autore.
Un intervento dettagliato in questo campo è però compito del Line Editing.
Line Editing
Il Line Editing fa proprio ciò che il nome suggerisce: si occupa riga per riga del testo. L’obiettivo principale è perfezionare la tecnica narrativa, molto più di quanto sia incluso in un Content Editing puro.
Gli obiettivi di un buon Line Editing sono quelli della buona Narrativa:
[...]
L’uso efficace del Punto di Vista, delle descrizioni, dei dialoghi ecc… è lo strumento per ottenerlo.
Per maggiori informazioni su cosa sia la buona Narrativa, vi invito a leggere l’articolo dedicato alla Narrativa come forma di Retorica.
[...]
Se l’editor non è ferrato nello specifico Genere, può concentrarsi più sul Line che sul Content Editing e fornire più esempi, più spiegazioni, più note dettagliate al posto di note brevi che rimandino ai documenti di spiegazione allegati ecc…
In ogni caso un editor esperto nel Genere scelto è meglio di uno inesperto, visto che potrà dare consigli di Content Editing oltre a occuparsi della sola forma del testo.
Secondariamente il Line Editing può sovrapporsi al Copyediting, segnalando refusi ricorrenti, correggendo errori grammaticali e suggerendo come migliorare la formattazione del testo.
Copyediting
[...]
Il lavoro di Copyediting si sovrappone parzialmente al Line Editing e alla Correzione delle Bozze. È ormai l’unico tipo di Editing fatto nelle case editrici, quanto meno perché necessario per gestire e produrre il documento di stampa in PDF del romanzo che si sta curando.
[...] Per questo motivo l’Editor ha ormai più il compito di fare da scuola di scrittura agli autori inediti/amatoriali che quello di sistemare gli orrori prodotti in serie da autori “professionisti” che scrivono solo per ottenere l’anticipo sul romanzo, scegliendo l’argomento in base alla moda del momento, e se ne fregano di scrivere male se questo permette loro di finire l’opera in un quarto del tempo.
Rimane infine la Correzione delle Bozze, o Proofreading, che non è un tipo di Editing
[...]
La Correzione delle Bozze è molto importante e un testo con troppi errori verrà visto come poco professionale, indegno di essere pagato, e riceverà moltissime critiche negative sia per i refusi (reali) che per errori immaginari (nati dal fastidio causato dagli errori). Se volete uccidere la vostra opera e rovinarvi la reputazione, mettetela in vendita zeppa di errori.
* fine dell'estratto. per leggere l'articolo completo andate su: http://www.agenziaduca.it/cosa-editing/ *
A questi tipi di editing noi dobbiamo aggingere il Play editing o Game editing.
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
Mornon ha scritto:Per tanto il punto di vista è un concetto che lo scrittore secondo me deve usare come servo, non a cui deve assoggettarsi come schiavo...
Questo è indubbio, ma io credo che Apologeta si riferisse a cose tipo: "Tu entri nella locanda e vedi un uomo enigmatico vestito con una pesante cappa nere: Lo scruti per apirne le intenzioni. L'uomo pensa che tu..."
Insomma cambi alogici e repentini di punti di vista.
In ogni caso mi sembra che il decalgo di Apo sia piuttosto coerente: personalmente divido il testing in due fasi: nella prima controllo che dal punto di vista sintattico e lessicale il racconto sia perfetto. Nella seconda mi occupo della coerenza del percorso, della riequilibratura, nel caso ci sia bisogna, dei parametri ludici, e della sistemazione del regolamento nel caso in cui spuntino fuori regole assurde e insensate.
Tenete conto però che l'autore dovrebbe essere il primo a rileggere il racconto ed eventi come regolamentei deficitari o combattimenti insuperabili non dovrebbero mai verificarsi in sede di testing, perché i problemi più evidenti dovrebbero essere individuati facilmente da chi scrive in fase di prima stesura.
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
Ho cercato di essere al top della sintesi, ma non fui abbastanza chiaro. Intendevo una cosa del tipo:
"Ti avvicini al Mucalitto con la spada in mano, annusandone il nauseabondo odore. Bene, ecco qui il pranzo di oggi. Ti infili i tamponi al naso".
La frase in grassetto è evidentemente un pensiero del Mucalitto: devo introdurre qualche variazione perché il lettore non pensi che voglia cibarmi dell'orrido bestio.
"Ti avvicini al Mucalitto con la spada in mano, annusandone il nauseabondo odore. Lui ti fissa, forse sta pensando Bene, ecco qui il pranzo di oggi. Ti infili i tamponi al naso".
Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
Rygar ha scritto:Meglio ancora sarebbe fare capire il pensiero del Mucalitto senza "suggerirlo al lettore".
ecco qui che riemerge il retaggio del gioco di ruolo in rete, mandon.
sono dello stesso parere di rygar, ovviamente. non è dato al lettore leggere nel pensiero ma può intuirlo da un atteggiamento o un movimento di chi ha di fronte.
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
Yanez ha scritto:Rygar ha scritto:Meglio ancora sarebbe fare capire il pensiero del Mucalitto senza "suggerirlo al lettore".
ecco qui che riemerge il retaggio del gioco di ruolo in rete, mandon.
sono dello stesso parere di rygar, ovviamente. non è dato al lettore leggere nel pensiero ma può intuirlo da un atteggiamento o un movimento di chi ha di fronte.
Ben detto, mon vieux!
E' una forma mentis che mi porterò dietro per tutta la vita!
"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"
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Re: Il Betatesting, questo sconosciuto
Yanez ha scritto:non è dato al lettore leggere nel pensiero ma può intuirlo da un atteggiamento o un movimento di chi ha di fronte.
E' esattamente quello che stavo dicendo io: i cambi repentini di persona legati a pensieri sono ingiustificabili ed errati. Devono essere inseriti con esacamotage credibili tipo "I tuoi sensi affinati ti fanno percepire la paura del nemico" e non "il nemico pensa che ha paura".
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