Penso che nel caso 2, il Corto "Epistemologia di Topolinia" vada fuori tema perchè deve essere ambientato nel Magnamund

firefox ha scritto:

Apologeta ha scritto:

Due domande.

CASO 1
Apologeta scrive il Corto "Pippo".
Poi ci prende gusto e scrive anche "Pluto".
Al momento dell'invio - o comunque prima della scadenza - deve comunicare quale dei due è in concorso e quale no.
Dico bene?

CASO 2
Apologeta scrive il Corto "Pippo".
Poi si incontra con Prodo a un meeting filosofico, e in preda a raptus creativo insieme buttano giù il Corto "Epistemologia di Topolinia".
A questo punto, Apologeta deve scegliere se presentare "Pippo", con buona pace di Prodo che va fuori concorso, oppure rinunciare alla sua opera in solitaria perché "Epistemologia di Topolinia" concorra alla classifica finale.
Dico bene?

1) interpretazione corretta.
2) Apologeta è un utente, apologeta+prodo è un nuovo utente. Tutti e due i corti verranno accettati e giudicati in gara (a patto che rientrino nei paletti del concorso)

Cito il manifesto nella parte interessata:
"3. Può partecipare chiunque sia iscritto alla community alla data di scadenza del bando, con un solo racconto per partecipante. Nel caso venga presentato un racconto scritto da più partecipanti costituisce univocità il gruppo di autori e non la somma dei singoli autori, pertanto è possibile partecipare al concorso sia con un racconto scritto da soli sia con uno scritto con altri autori."

Ma in tal caso ad Apologeta (cito il suo esempio..) non basterebbe presentare "Pippo" in singolo e proporre "Pluto" in gruppo fornendogli qualche accorgimento dovuto alla supervisione/lettura o semplice favore di Prodo? Dove inizia Headline e finisce Monroq? Voglio dire che il primo passaggio è totalmente - e facilmente - scavalcabile. A mio avviso sarebbe ben più coerente la scelta di presentarsi al concorso come singolo O come gruppo.

kingfede ha scritto:

Subito:
5: Abbastanza auto-esplicativo, è la narrazione della prima esplorazione di Tipasa l'Errante nella tomba del Mahjan.
6: Racconta le avventure parallele vissute da Gwynian il saggio per arrivare a incontrare Lupo Solitario a Varetta e indirizzarlo nella sua ricerca della Pietra della Sapienza. Splendida, peraltro.
7: Tavig è intrappolato a Khazad-Dum e cerca di sfuggire alla prigionia.
8: non la ricordo bene, ma è un'indagine un po' complicata su infiltrazioni strambe dei Signori delle Tenebre nella città di Hikas, a Dessi. Praticamente è un'avventura in solitario mutuata dal Multiplayer Gamebook se ben capisco, ha regole anche molto strane con modificatori nei combattimenti, ed è lunga come la fame...
9: Sogh deve rubare un cimelio prezioso e la sfida è tutt'altro che agevole...
10: Avventura molto particolare, il protagonista è LS stesso, che vive una sorta di proiezione onirica nel suo cammino verso il Daziarn, venendo proiettato tra le rovine di una antica città rivivendone la caduta per mano dei Signori delle Tenebre, il tutto per recuperare la Pietra della Sapienza (quella delle tre di cui non perde il controllo nella caduta, insomma).
11: Storia ambientata qualche anno dopo la partenza di LS dal Daziarn. Ai confini del Regno del Caos le cose sono ancora un po' complicate e si rumoreggia che qualcuno voglia riorganizzare i mostriciattoli che scorazzano nella zona, dunque Lorkon deve andare a verificare la situazione.

Immagino che nell'eventualità di una partecipazione non si possa utilizzare l'idea di una di queste storie, sbaglio?

firefox ha scritto:

Il tuo è un discorso un po' fine a se stesso. Se la mettiamo così, potrebbe benissimo prodo scrivere un corto e senza dire nulla regalarlo ad altri per utilizzarlo a loro nome.. certo che se prodo è daccordo, non c'è regolamento che possa bloccarlo. Dubito però che un autore si faccia spontaneamente carico di un'azione del genere senza poi un reale scopo.

più facile che si presentino dei prestanome per autori troppo prolifici

Appunto. E' quello il nocciolo del discorso da un po' di post a questa parte.. il concorso non da nessun premio in denaro, quindi se togliamo anche la gloria.. suvvia, non rimarrebbe nulla.