Senza ricorrere al demiurgo possiamo fare un discorso più pragmatico e legato all'argomento, cioè alla musica.
E' ovvio che, come in tutti i generi musicali (e artistici), niente nasca per caso e anzi c'è sempre un filo logico che lega lo sviluppo della musica.
Nel caso del punk non ci possiamo dimenticare che McLaren torna da NY con in testa i New York Dolls, che i Radio Birdman nascono in Australia per fare eco agli Stooges, che i Ramones avevano consumato i Sonics e gli MC5. Il caso degli Stooges e degli Mc5 è emblematico perchè praticamente tutti i protagonisti del '77 (a parte Lydon, che impazziva per il dub) li hanno citati come principale fonte di ispirazione.
Tutto questo per dire che c'era qualcosa di punk prima del punk, è normale, come è successo nel metal coi Black Sabbath o nel rock n roll con il blues del delta.
Per finire, si potrebbe anche citare il fatto che nel 1978 sia nato il post-punk con PIL, Gang of Four, Ultravox! ecc ecc, uno stile legatissimo al punk (anche nei protagonisti)ma che già aveva delle pretese artistiche più impellenti e che un paio di anni dopo sfociarono nel synth-pop, nella new wave, nel gothic (in italia il dark), nell'HC americano e in quel fenomeno spaccatutto che furono gli Smiths. E anche: l'indie americano (Husker Du, Sonic Youth, Replacements, Dinosaur Jr, Fugazi, Mudhoney...) che poi, mischiandosi con Black Sabbath  e ricordi seventies, influenzerà molti gruppi di Seattle e non agli inizia degli anni 90.
Insomma, una coerenza e una fluidità di fondo è facile da trovare.
E dopo tutta questa pappardella... è tutto il giorno che ascolto i Misfits!

Dopo tanto metal, punk ecc. sono stato un po restio a citare questa, che pero' ha un certo significato per me, e' stata infatti la prima che mi e' riuscito di strimpellare con la chitarra. La soddisfazione, a dispetto del pezzo, fu enorme e mi spinse a continuare ad esercitarmi fino a diventare il chitarrista (che parolona!) mediocre di oggi. Anzi di ieri, perche' sono un paio d'anni che la suono poco. Tornando indietro, ricordo che imparai altre canzoni con la mia fidata Squier e, contemporaneamente, scoprii che tra i miei colleghi di lavoro c'erano un batterista, un bassista e un cantante. Tutti mooolto approssimativi con i rispettivi strumenti, ma uno di loro aveva il posto dove suonare, quindi il gioco era fatto. Ci chiamammo i Metal-meccanici e suonammo insieme per un paio d'anni divertendoci molto. Purtroppo per democrazia e per accontentare ognuno dei membri facevamo pezzi che svariavano dagli Eagles a Morandi e dai Geen day alla Pausini(!)
Il che strideva un po sia con il nome del gruppo sia con i imiei gusti musicali, ma l'importante era suonare e divertirci.

Non so se molti di voi lo conoscono, ma vorrei parlare del vecchio videogioco Wizards and Warriors sulla vecchia NES (Nintendo Entertainment Sistem). La storia era semplicissima: si intepretava un cavaliere in armatura che doveva scottenare decine di mostri, trovare degli oggetti, spiezzare in due il boss di ogni livello, ricuperare il tesoro e fregarsi altamente della principessa appena liberata...

Questo gioco era molto popolare perché si utilizzavano tutti i pulsanti del pad (quindi 3 pulsanti in più di quello per la pausa), c'erano vari oggetti che si potevano mettere in un piccolo inventario (e quindi utilizzarli nel momento giusto) e la giocabilità era ben migliore di quella dei giochi con il famoso idraulico...

Troverete qui il remix metal della sigla di questo gioco. Penso che sia stato questo gioco che ha dato il calcio d'inizio al mio amore per il fantasy-fantascienza... qualche anno dopo, ho letto il mio primo LG: Robot Commando.

Eh...

Aloona ha scritto:

Pirata, mi sono permessa di editare il post: preferiamo i video direttamente qui.

Hai fatto bene, grazie. Infatti, ho preferito mettere un link perché non riesco più a vedere i video sul forum: ho solo un piccolo schermo nero con i bordi grigi...allora ho pensato che fosse meglio mettere un link diretto.