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Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Ciao Yaztromo,
sì, direi che ci sei, anche se le due cose, pensando ai gdr, sono piuttosto annesse: un buon gdr parlerà di sé e del suo mondo proprio tramite il regolamento, che, potremmo dire, non solo disciplina degli avvenimenti, ma anche 'il carattere' di cui gli stessi debbono essere connotati.
E ciò è quanto di più vero pensando a Kata Kumbas, la cui particolarità sussiste proprio in vece della sua diversità, della sua capacità di essere piuttosto collaterale a qualsiasi altra ispirazione fantasy dell'epoca d'oro del gdr -ed io aggiungerei: anche contemporanea...

Insomma: a Kata Kumbas si gioca quando, io credo, ci si rende conto che l'odore di eroismo di cui i normali giochi di ruolo ci vorrebbero cospargere, non funziona fino in fondo, specie se poi si gioca fra amici e ognuno conosce bene i difetti dell'altro... O, semplicemente, tira fuori la 'voglia d'allegria', più che d'onnipotenza, che solitamente avvolge ogni buona partita di gdr...
In questo, è di certo operazione italiana fino in fono, e piuttosto da contrapporsi al sapore americano di DeD; potremmo dire che sia 'il nostro modo d'intendere il medioevo', fra la ricostruzione e l'invenzione... Un gdr che guarda molto al Brancaleone di Monicelli.
Esiste sì un mondo fiabesco e fatato, ma è tutto 'corrotto' dalla puzza dell'umano, potremmo dire, e da qui il grottesco; sei, più che altro, all'interno del folclore nazionale... e anche se si tratta d'un mondo d'invenzione, costruito lì dove nel nostro c'è solo mare, e demolito lì dove nel nostro c'è solo terra, per essere dai mari abitato, è molto facile che come corredo alla storia si trovi qualcosa di storico o simil-storico.
Gli eroi non sono eroi ma antieroi, e un panorama alla 'morte a Venezia' potrebbe essere il luogo migliore nel quale muovere i nostri personaggi...

S'annusa una 'capacità di sdrammatizzare' che è tipicamente italiana, e anzi, ci si diverte proprio a vedere come le sorti di questi manipoli d'uomini piuttosto goffi possano essere così beffarde (come dicevo più su, appunto, il fatto di partire avendo in dote null'altro che un gatto nero -che proprio a nulla può servire).
Al contempo, in questa bizzarria piuttosto manifesta, s'incorre di contro in un realismo dato dall'esagerazione delle atmosfere, che ben ti fanno comprendere come doveva essere dura, per taluni, la vita medioevale. Lo storico e l'ironico ci porterebbero a citare Brennan, ma, appunto, guardando assai di più a Sortilegio! nella varietà dell'inumano -più che dell'umano- e del mondo.

PS: stavo per citare Fantaghirò come possibile ispirazione al mondo... e solo leggendo Wiky, mi rendo conto che non avrei esagerato; senza volerlo, una citazione l'ho azzeccata -Brancaleone- ma inoltre scopriamo anche che:
Kata Kumbas è ambientato in un "medioevo fantastico italiano", ispirato alla tradizione favolistica greco romana, dove ogni nome o descrizione era una versione anagrammata, deformata o caricaturale dell'originale. Il tutto genera un'ambientazione tra il comico ed il grottesco, ispirata all'Orlando Furioso, a L'Armata Brancaleone, alle Fiabe italiane di Italo Calvino e al filone dei film peplum.[2]

Nella finzione del gioco si supponeva che i personaggi fossero i giocatori stessi, la cui mente veniva rapita nel sonno per vivere vite fantastiche in Rarte; all'atto di questo passaggio, le persone di questo mondo incontravano un vecchio (il "custode", incarnazione a sua volta del Magister, il nome usato per il master di Kata Kumbas), che li "introduceva" alla realtà di Rarte, spiegandogli usanze, lingue, mestieri, per permettere loro di scegliere una propria identità. Fatta la scelta, veniva fornita ai giocatori una nuova identità, con un passato, un'eredità, una storia, ed essi perdevano la loro "memoria reale" per divenire abitanti di Rarte in tutto e per tutto.

In pratica, ciò introduceva il concetto di "giocare di ruolo" e interpretare un personaggio, ma all'interno del gioco, piuttosto che all'esterno dello stesso. Quest'elemento assumeva una particolare connotazione nel momento in cui era data al giocatore la possibilità di ribellarsi al custode e di ucciderlo; iniziava cosi un gioco totalmente diverso, dove i giocatori assumevano il ruolo di "Erranti", ovvero personaggi dei giorni nostri in un mondo completamente nuovo.

PPS: per coloro interessati, qui un ottimo commento alle Regole: http://leganerd.com/2013/01/01/gdr-uffi … ta-kumbas/
e fra l'altro c'è una piccola citazione di LGL.

PPPS: a distanza di tempo, non è forse sbagliato ricordare uno dei due autori, che purtroppo solo ora apprendo non essere più con noi; un uomo al quale si deve molto, come ben può sapere chi ha toccato con mano, almeno una volta, il suo Kata Kumbas. Non mi stupisce il saperlo, grazie anche alle parole, poche ma sentite, del nostro Angiolino, uomo molto colto e sempre raffinatissimo fiutatore di novità, trascinatore ed entusiasta:
http://www.goblins.net/modules.php?name … mp;sid=616
Debbo dire che in quella magnifica stagione nella quale la E.L. rivaleggiava col più noto DeD, i due titoli Kata Kumbas e I Cavalieri del Tempio primeggiavano di gran lunga nel mio immaginario rispetto a qualsiasi altra cosa...
Il senso di familiarità che ti lasciavano -quella voglia di allegria e compagnia che oggi è molto rara, e che solo più tardi riguarderà operazioni come Munchkin- era davvero il sugello, il fiore all'occhiello di questo fantastico periodo. Ovviamente, come detto più su, a questa scanzonatezza va aggiunta, per esaltare i veri sapori, profonda conoscenza... e direi che allora, da questo punto di vista, Kata Kumbas davvero mi sembra la più ottima carta d'identità che il suo padre fondatore possa mai aver lasciato sulla terra...

Danilo Baldoni
Cavaliere del Sole
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

drystan ha scritto:

Perlatro per chi fosse interessato ho una vera e propria mole di materiali per KK, tra avventure, personaggi, home rules ecc.

NOI SIAMO INTERESSATI!

Perché non le raduni assieme e ne facciamo un rolenostro?

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Yaztromo ha scritto:

Non conoscendo per nulla il gioco, ho dato una letta rapida alle regole e ai vostri interventi.
Ho l'impressione che la forza di questo gioco sia piu' il suo carattere / ambientazione particolare che le regole... o sbaglio?
In tal caso, nulla vieta di trasportare l'ambientazione in un altro regolamento (semplice, possibilmente...)

Dal mio punto di vista è un'operazione assolutamente lecita e fattibile. Come dice Danilo Baldoni, Kata Kumbas è un gioco in cui i giocatori non sono così eroi, ma una volta tenuto a mente questo elemento fondamentale qualsiasi regolamento può essere comunque giocato senza una patina eroica.

Funzionano meglio però secondo me Uno sguardo nel Buio e le vecchie versioni di D&D, oppure versioni semplificate della 3.5 come l'E6. L'unico personaggio è è un po' difficile da rendere con altri regolamenti è l'evocatore.

Anche warhammer fantasy roleplay è un regolamento dal quale si potrebbe trarre ispirazione, per quanto ci sarebbe molto da fare per adattare alcune carriere.

Ursha
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Consiglio vivamente di adattare almeno 'il sapore' che questo singolare mondo lascia al palato del fine intenditore di gdr... :-)
Quando giocavo, come dicevo, lo scenario ha fatto da sfondo a molte partite di DeD, e credo che ancora siano poco chiare a tutti noi -me in primis- quante e quali non siano le sane influenze che la mitologia greco-romana esercita sul fantasy a dispetto di quella nordica -di certo più giocosa, ma, proprio per questo, troppo 'enfatizzante', alla lunga... Mondi agitati da papposileni ed egipani, da Ninfe e divinità basse, sono ancora piuttosto inesplorati... Di certo, come si diceva, più 'adulti' -dacché necessitano di molto studio, prima di essere affrontati a dovere- ma anche molto-molto gratificanti ed istruttivi.

Danilo Baldoni
Cavaliere del Sole
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Per fare un esempio pratico per essere un'avventura di forgotten realms seconda edizione giocata con regole di terza questo ti pare abbastanza Laitiano?

Principessa, riprendo da dove ho interrotto la missiva precedente.

Il reggente del nostro ordine è un uomo inquietante che parla sibilando e pare spesso assente, perennemente avvolto in una nube di incenso sacro. Egli mi comunicò l’identità dei tre giudici che avrebbero vagliato nei giorni seguenti il mio caso, ciascuno appartenente come tradizione ad una delle tre stirpi di Laitia. Chardath, una maga del popolo antico da poco ascesa nelle grazie di Depra, il signore del sapere; Oslvaldo Paniccia, un guerriero iperboreo sicuramente fedele ad Educ (l’uomo di cui avevo ucciso il figlio) e Gasparre de Luca, un ricco commerciante rom, amico del signore dell’oro e noto lenone, proveniente dalla Basnia.

Il mio signore mi consigliò molto prosaicamente di tentare di corrompere tutti e tre i giudici in ogni modo che ritenessi confacente per mitigare la mia sentenza di esilio e poi di impegnarmi ad espiare il mio chiaro peccato di superbia, responsabile di avermi portato a questo punto a suo dire, andando a caccia di una fantomatica vampira nella città di Nevezia.

Contattare Chardath fu molto semplice, la donna sapeva già del mio arrivo e mi attendeva seduta su uno scranno elaborato, rivestita di veli trasparenti color carminio. Mi disse che se recuperavo per lei dal decaduto castello Stregazza una corona, un anello e un libro di misteri sui fantasmi avrebbe perorato la mia causa per mitigare la mia pena e convinto il conte Basianto di Imen a ritirare le sue accuse contro di me. Quando le chiesi come intendeva fare mi disse sorridendo che il suo corpo sarebbe stato una offerta irresistibile per il conte di Imen… in effetti il conte aveva una vulnerabilità per le belle donne, aveva tentato di approcciarsi persino con me.

Se per caso lo avessi trovato, alla donna interessava anche un vecchio pugnale con una gemma incastonata. Acconsentii dubbiosa ad aiutare quella maga lasciva e me ne andai.

Gasparre del Luca si rivelò esattamente la serpe viscida e disgustosa che immaginavo. Cercava un pugnale maledetto da aggiungere alla sua enorme collezione di siffatte armi. A suo dire lo avrebbe utilizzato l’ultimo discendente degli Stregazza, Kaladrath, per uccidere la sorella Marilissa. Se gli avessi portato il pugnale era disposto a convincere Bruno Visconti a ritirare le sue accuse contro di me e intercedere perché la mia pena fosse mitigata. Acconsentii al patto con quell’uomo. Probabilmente si trattava dello stesso pugnale che poteva interessare a Chardath, ma personalmente preferivo darlo alla donna piuttosto che a un essere viscido come Gasparre.

Osvaldo Paniccia era un vecchio odioso e mi disse semplicemente di andarmi a fare benedire. Per aver ucciso il figlio del suo signore avrei meritato ben più dell’esilio. Ed in effetti quella sera i suoi scagnozzi tentarono di portare a termine la minaccia, ma li spedii a rotolare in un fossato con la gola tagliata.

Non avendo più altro da fare attesi il processo in preghiera. Come sperato la sentenza fu di un semplice esilio da eseguirsi in forma dimessa alle porte della città. Lì riuscii a corrompere l’ufficiale della guardia a controllare per un eventuale mio segnale qualora avessi avuto la necessità di rientrare in città non vista, in cambio mi sarei recata in un villaggio li vicino a controllare la salute della sua fidanzata, che non vedeva da qualche mese, sul cui conto aveva ricevuto lettere preoccupanti. La donna era anche la sorella di Berus, mi sembrò il minimo recarmi in quel luogo per portarle la triste notizia della dipartita di Bianciforte.

Devotamente serva Vostra,

Camelia Farnese.

Ursha
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Molto simpatica ed intrigante, caspita...
Non ho potuto seguire passaggio per passaggio tutto il criterio logico che via-via s'infittisce, ma forse proprio per questo, per questa sua arzigogolatezza, risulta molto coinvolgente e molto adatto al mondo offerto da KK.
Sì, direi che ci sei eccome... :-)
Storie rurali, di paese... storie piuttosto contadine, dove il Paladino è un signorotto di contrada che vive alla meno peggio piuttosto che qualcuno che possa vantare davvero l'onore di 'senza macchia e senza paura'.
Gli intrecci sono propri della mitologia e anche delle 'chiacchiere di paese' :-) Anzi: direi la prima cosa applicata alla seconda, dunque ben si confano...

C'è il giusto realismo e anche il giusto grottesco; ottimo il mischiare il giallo -l'assassinio- proprio per dare un'impronta realistica e macabra... Il pretesto del giallo, sarà qualcosa che se non sbaglio torna anche ne I Cavalieri del Tempio, dello stesso autore.
I nomi sono buffi e pomposi, quindi davvero un tessuto più che idoneo per sviluppare un'avventura in questa terra permeata da mistero e balordaggine...

Danilo Baldoni
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Eh... questo è uno scorcio di un'avventura che era cominciata nel luogo dove è ambientata "la porta del diavolo" ed è finita dopo 4 mesi di gioco via skype in una nave in fiamme nel mediterraneo...

Rigorosamente tutto D&D 3.5 salvo una parentesi iniziale di uno sguardo nel buio.

Ursha
Dott. Ing. Magister Laitiano
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Re: Risorse per Kata Kumbas e Uno Sguardo nel Buio

Molto-molto particolare, complimenti :-)

Danilo Baldoni
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