Sabretooth ha scritto:

ma dici che per esempio
nel primo scontro l'arma X ha -2 nello scontro successivo ha -1 poi 0 poi 1 etc?

Il pezzo in questione credo che sia il seguente:

6) Aggiorna il Modificatore di più o meno un punto verso lo zero (Per cui se Modificatore nel Primo Scontro fosse stato di +3 al Rapporto di forza esso diene un +2 nel secondo Scontro, un +1 nel terzo Scontro e 0 in tutti quelli successivi)

Da ciò deduco che il totale del modificatore (e per totale intendo eventuale arma favorevole o sfavorevole, eventuale fattore sorpresa, etc.) va cambiato ad ogni scontro, sottraendo o aggiungendo 1 punto verso lo zero.

supponiamo di avere una valore di combattività di 14, di possedere un tigerwolf, una lancia e di affrontare il seguente nemico:

Ranger di Sommerlund
Combattività 11   Resistenza 16
Spada
Modificatori:
Se stai combattendo con il Pugnale a lama curva = -2
Se stai combattendo con la Scimitarra Giak = 0
Se stai combattendo con la Mazza ferrata o Lancia = +1
Se hai un Tigerwolf = +2

Il nostro rapporto di Forza sarebbe di +3 al quale andremo ad aggiungere i +2 (tigerwolf) e +1 (lancia).
Totale modificatore +3.

Dunque:
primo scontro: mod +3 (tot. rapp +6)
eventuale secondo scontro: mod +2 (tot. rapp +5)
eventuale terzo scontro: mod +1 (tot. rapp + 4)
eventuali altri scontri: mod 0 (tot. rapp +3)

Se avessimo avuto un modificatore complessivo da -3, per esempio, si sarebbe fatto al contrario. Cioè -3, -2, -1 e 0 per i successivi scontri.

Io l'ho inteso così. Che poi sia apprezzabile o meno è un altro paio di maniche.

Icedlake ha capito giusto.

Del resto, lo stesso regolamento dice che "i modificatori possono fare la differenza all'inizio del combattimento, ma diventano via via meno importanti".

È un'idea interessante, che tiene conto del fatto che man mano che si combatte, i duellanti si "adattano" al terreno, allo stile e alle armi del nemico, ecc. Quindi, per esempio, all'inizio della battaglia la lancia può essere più comoda da usare contro un nemico a cavallo ma più difficile da manovrare nello spazio ristretto della casa dei contadini. Man mano che ci si adegua alle condizioni dello scontro, però, il bonus o il malus tendono a ridursi.

Forse mi sbilancio un pò troppo, essendo il primo corto, e oltretutto non essendo io un esperto di lupo solitario, d'altra parte non voglio neanche seguire la prassi di penalizzare il primo candidato perchè non conosco il valore dei successivi che potrebbero essere migliori del primo.

Esprimo quindi il mio giudizio in maniera totalmente assoluta, emozionale,  a caldo ma comunque dopo analisi accurata dei possibili parametri di giudizio:

10 mai avrei pensato che in così poco spazio, con così pochi paragrafi, si potesse creare qualcosa di così minuziosamente articolato, piacevole, scorrevole, e attinente alla traccia.

All'autore faccio complimenti vivissimi e sinceri e non inquinati dai pareri degli altri votanti (intendo dire che mentre scrivo non ho ancora letto cos'altro pensino gli altri utenti)

Andando nel dettaglio:

Innanzitutto credo che sia stata sfruttata magnificamente l'ambienzazione, non semplicemente ci si muove nel magnamund, ma si prende le mosse da uno degli episodi più significativi di tutta la saga: la distruzione di zagarna alla finde del secondo volume di LS; per altro ben presente i principali elementi del bestiario: Giak, Gurgaz, Cavalieri Drakkar, Kraag, Tigerwolf, Helgast; come pure l'armamentario: scimitarra giak, mazza, vigorilla ecc. e viene mantenuto il sistema dei pasti. Insomma gia 10 per tutto questo...

La trama è semplice ma ben strutturata: fuga con pericoli annessi, d'altra parte ho trovato molto buona e divertente l'idea di interpretare il cattivo: anche qui resa eccellente, il cattivo è veramente tale, uccide i bambini prendendoli per i piedi e fracassandogli la testa contro il muro (l'autore ha forse letto MAUS???) e azzoppa i suoi simili per darli in pasto agli umani e così fuggire; valore aggiunto molto importante, se pur non certo originale, la descrizione del disgusto provato dal giak nei confronti degli umani per le loro fattezze; cosa dire poi dell'espediente utilizzato per far parlare gli umani, rendendo contemporaneamente il loro linguaggio incomprensibile al protagonista ma comprensibile al lettore!

Lo sviluppo del sistema di gioco l'ho trovato eccelso: l'utilizzo dei modificatori nei combattimenti rende più avvincenti gli scontri e giustifica la scelta di talune armi anxziche altre nei diversi scontri; la presenza di 3 diverse specializzazioni permette di supplire alla sfortuna nel determinare combattività e resistenza, permettendo di non barare. Lo zaino minimo, è usato sapientemente, come pure il reparto oggetti speciali che contiene gli oggetti determinanti alla fine del racconto; il diario con gli incontri casuali genera una notevole varietà di percorsi, eliminando o inserendo un incontro, e cmq mischiando l'ordine delle situazioni che si svolgono, cosa non trascurabile dato che, fare un incontro prima o dopo aver trovato un certo oggetto può dare esiti diversi. Questo rende il racconto molto più longevo (rispetto ai corti delle passate edizioni) ma senza essere snervante, ho perso 4 volte prima di riuscire a finirlo, ma solo perchè non si son o incastrate bene le mie scelte con il caso, in pratica non ci sono scelte sbagliate (o quantomeno sbagliatissime a priori).

Infine: con tutte e tre le specializzazioni si hanno bonus che aiutano, forse con l'esploratore può essere leggermente più favoriti, ma non troppo, quindi anche da questo punto di vista il racconto è stato sviluppato adeguatamente.

mi son proprio divertito.

Ripeto, per me:

10

bravo bravo bravo 

sono curioso di sapere chi è l'autore.

A mio avviso il maggior pregio di questo racconto è contemporaneamente il suo peggior difetto: la struttua ad incontri casuali. Da un lato questo meccanismo, unito al doppio percorso iniziale, garantisce una longevità non solo prodigiosa per un corto (personalmente ho fatto quattro run, tutte godibili) ma anche degna di un librogame normale. Dall'altro sacrifica completamente la trama, che si riduce semplicemente allo spostamento da un punto A ad un punto B. Le scene dei vari incontri sono comunque narrate molto bene e rendono la lettura molto piacevole. Un racconto-game poco racconto e molto game, in piacevole controtendenza rispetto all'andamento della serie che fa da sfondo a questo concorso. Su singoli aspetti di cui finora si è discusso:
REGOLAMENTO: molto bello, offre interessanti opzioni tattiche ma punti distintivi come il sistema dei modificatori potevano essere spiegati meglio, magari con degli esempi.
INVENTARIO: non credo si sia infranta alcuna regola né si possa parlare di furbate da parte dell'autore. Il concorso pone tra le condizioni la presenza di una lista d'inventario chiamata Zaino con capienza 2 e la possibilità di sviluppare un regolamento autonomo. Premesso che vi sono sistemi di gioco con più di una lista d'inventario (esempi: Lupo Solitario ne ha tre: Zaino, Armi, Oggetti Speciali. Oberon ne ha quattro, Zaino, Armi, Oggetti Speciali, Borsa dell'erborista. Oltre l'Incubo ne ha due: Armi, Equipaggiamento) e che gli Oggetti Speciali non sono necessariamente oggetti chiave in stile parole d'ordine (in LS sono OS le armature ad esempio); nella stesura del suo regolamento (lasciata volutamente libera dalle regole del corto) l'autore di Fuga Infernale decide di utilizzare tre liste d'inventario: lo Zaino da due posti richiesto; i Pasti, conteggiati a parte; gli Oggetti Speciali, oggetti leggeri che possono essere trasportati senza occupare spazio. Piuttosto si potrebbe contestare che il suo "Zaino" è in realtà un generico "Equipaggiamento" in cui infilare sia oggetti che armi, ma solo se si vuole eccedere nella pignoleria. Resta dovuto al votante il diritto di assegnare un voto basso se non ha apprezzato questa scelta dell'autore.
STILE NARRATIVO: essenziale e diretto, dipinge con poche pennellate ambientazioni credibili, scene e personaggi vividi. Ho apprezzato -tra le altre- Moton Lajak e la scena finale col giak di palude. Piccole cadute di stile nel "dormire al calduccio" e in Banedon "al telefono" col mago anziano, scena peraltro godibile ma completamente fuori contesto. Voto complessivo 7, 5

Fly ha scritto:

La prima cosa sono i modificatori ed in particolare non ho capito perchè vadano azzerandosi durante i combattimenti, va bene che sarà pensata per equilibrare i combattimenti più impari però non ho capito materialmente perchè ciò debba accadere, insomma se sono più forte continuo ad esserlo per tutto lo scontro!

molti fanno questa considerazione, io al contrario trovo il meccanismo giusto e intelligente: parto con -2 col pugnale perchè è un arma corta, ma probabilmente dopo il primo scontro dove con un arma più lunga mi hanno ferito, ora sono più vicino, e anzi a corto un pugnale può essere più maneggevole che uno spadone;

ancora: se affronto un cavaliere sul suo destriero ed ho una lancia è giusto che io sia avvantaggiato nel primo scontro, ho la possibilità di colpirlo prima che mi finisca addosso, negli scontri successivi più a corto la lancia diviene un arma molto meno efficace, d'impaccio addirittura.