Quindi non ti debbo rivelare la mia doppia identità... è un peccato. Ci tenevo come se fossi il mio specialista.

Non semplificare troppo: esistono vari tipi di violenza e vari modi di rappresentarla; quella di Kick-ass è molto truculenta, esibita e compiaciuta. Che sia anche ironica a me non basta affatto: in questo caso l'ironia è solo un pretesto e un mezzo per smerciarne di più, e non un modo per demistificarla davvero.

In molti film di supereroi, specie i più vecchi, la violenza è poco mostrata, e per la maggior parte si limita al livello "botte".
Per altro ribadisco una mia coerenza: non mi piace la violenza e non mi piacciono i supereroi. Perché allora ho visto Kick-ass? Speravo che la parodia e la commedia fossero predominanti; e anche il "realismo", per così dire: gente normale che si mette a fare il supereroe nel mondo comune, quindi assenza totale di superpoteri. Questa sarebbe la premessa a inizio film, ma non appena entra in scena Hit Girl, con le sue capacità comunque impossibili per un umano - anche se non del livello di un Superman o di un Hulk - il realismo va a puttane.

E sai benissimo che nel teatro greco la violenza avveniva fuori scena, sono quei grezzoni di romani che la mostravano.


P.S.
Va bene Danilo, posso farti da terapeuta. 

Danilo Baldoni ha scritto:

ilsaggio79 ha scritto:Charles Petrie-Smith ha scritto:Io ho visto solo di recente il primo. Decisamente troppo violento per me, mi ha dato fastidio... ma io sono molto sensisbile e rompicoglioni sull'argomento. E poi come vi ho già detto odio i supereroi.beh, supereroi e violenza è un accoppiata dovuta, non credo che possa esistere un supereroe supergentile che combatte il crimine a colpi di mazzi di fiori (tranne forse che su Rat-Man). Ti sbagli almeno due volte... https://www.youtube.com/watch?v=ARZ3zikdeCE
https://www.youtube.com/watch?v=nlA6ry5vz3I

In merito alla violenza, debbo ammettere che la detesto, e che non scriverò mai di cose violente, violente o niolente...

Per loro stessa definizione MEDIO man e NORMAL man NON sono SUPER eroi 

ilsaggio79 ha scritto:

il vecchio ("vero") supereroe di solito menava ma non uccideva e cmq si limitava a far imprigionare i cattivi, perchè poteva farlo in quanto protetto dai superpoteri

Vedi appointment with FEAR / Appuntamento con la MORTE...

https://www.youtube.com/watch?v=KFr86g7CwfA
Bellissime le dichiarazioni di Ende su La Storia Infinita: la Torre d'Avorio è un'antenna parabolica a tre punte, il suo interno somiglia a un club privato notturno o a una discoteca, ogni senso del magico e misterioso è reso con trovate banali... l'apice del ridicolo sono le sfingi: due spogliarelliste dai seni puntuti in pieno deserto... e l'Infanta Imperatrice, dietro una conchiglia hollywoodiana. Tutto ciò è inspiegabile... e in effetti... come dargli torto.

In merito alla violenza, il quesito è sempre lo stesso: cos'è che riusciamo a sopportare, e cosa no...?
Probabilmente riusciamo a sopportare molto meglio qualcosa di noto: la violenza che si pone come sfogo esagitato e incontrollabile, ci dà fastidio perché non ne conosciamo i risvolti, né abbiamo ben chiare le logiche di quella violenza...
Ad una seconda lettura o fruizione, quella stessa violenza ci sembrerà addirittura esaltante: l'abbiamo dominata, e dunque controllata e anche sconfitta.
Si può dire che tutto il cammino della narrativa sia una lenta ascesa verso una violenza (intesa anche come forza d'immagine) più manifesta, e che dunque l'asticella del gusto comune in tal senso s'abbassi sempre più fino ad abituarci alle sue estreme conseguenze.
E' esemplifico The Passion di Mel Gibson: una violenza piuttosto brutale, che forse nemmeno tocca i suoi vertici massimi, ma che comunque è sufficiente per farci sentire inadeguati rispetto alla pellicola. Oggi, che si conoscono quelle immagini e che l'asticella s'è ulteriormente abbassata, per rendere quell'effetto bisognerebbe esasperarla ancora di più...

In merito ai racconti, comunque, la cosa si pone a mio avviso in questi termini: così come esiste la più nota 'sospensione della credulità', per cui accettiamo di buon grado in un film che alcuni eventi siano leciti pur sfidando l'illecito (forza di gravità, eccessiva tempra del fisico e dei riflessi, ecc.), così esiste la 'sospensione della morale', che equivale ad accettare che la storia mi indichi l'esaltazione d'una virtù tramite l'esasperazione d'un difetto; la volontà omicida di cui gode un personaggio come Conan, mi indica attraverso un processo allegorico fra mondi e persone coraggio e risolutezza, che nulla hanno a spartire con la volontà omicida.
Chi si ferma alla violenza in sé dovrebbe fermarsi anche al bacio della principessa smaccato al rospo, per dire che non è possibile una così drastica trasformazione...