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Re: Consigli LG per nuovo lettore
In effetti avete ragione, non ho detto i miei gusti. Leggo da molto tempo tutto ciò che rientra nel genere fantastico (fantasy, horror, sci-fi) con una predilizione per il primo. Anche se non disdegno gli scritti di fantasy classico come Tolkien, Brooks, D&D e Eddings, negli ultimi tempi mi sono orientato verso il fantasy più moderno scritto da Erikson, la Hobb, Martin, Sanderson e Rothfuss.
Da quello che ho capito, ma potrei aver capito sbagliato, i LG fantasy sono quasi tutti ad ambientazione e vicende classiche, del tipo l'eroe senza macchia che va a sconfiggere il mago cattivo e salva il mondo. Mi vanno bene LG del genere per iniziare, però mi piacerebbe in futuro passare a qualcosa di diverso, come i miei gusti librari.
Facendo il punto della situazione, mi sono state consigliate e ho trovato in giro sul web le seguenti saghe di LG che potrebbero interessarmi:
- Lupo Solitario
- Oltre l'incubo
- Guerrieri della Strada
- Oberon
- Fighting Fantasy
- DestinyQuest
Come ho scritto sopra mi vanno bene anche i libri in inglese. Ho trovato il primo di Lupo Solitario a un centesimo per la vendita in inglese
Per proseguire la mia lista di LG meritevoli, cosa aggiungereste o togliereste a quelli che ho addocchiato?
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Re: Consigli LG per nuovo lettore
"Lupo Solitario" e "Oberon " sono i classici dei classici. Personalmente, per quanto riguarda LS, mi fermerei ai primi dodici, se non ai primi cinque (il ciclo completo delle avventure Ramas), perché in seguito la godibilità e la giocabilità scemano in modo drastico - ma qui le opinioni tra gli appassionati variano sensibilmente - mentre Oberon è la serie che consiglio o presto a tutti coloro i quali si interessano da principio ai LG, quindi: scelta sicuramente approvata!
Vedo che hai preso nota della lovecraftiana "Oltre l'incubo": se ami quel particolare tipo di horror è la scelta appropriata!
"Fighting fantasy" (parzialmente tradotta in italiano nella serie "Dimensione Avventura"), è una serie talmente vasta che è impossibile esprimere un giudizio unitario. Tieni presente che la stragrande maggioranza di quei volumi è caratterizzata dal cosiddetto "true path", ossìa dalla presenza di un unico percorso corretto per portare a termine l'avventura: è quindi quasi sempre necessaria più di una lettura per riuscire ad imbroccarlo. Alcuni lo trovano stimolante, altri ritengono che questa cosa sia la negazione della narrativa interattiva. Trovi una discussione dettagliata qui.
Per quanto riguarda l'integrazione della tua lista, naturalmente parte la ridda dei gusti personali. Vado con i miei con una brevissima spiegazione del perché.
Se hai letto Tolkien potresti apprezzare i LG della "Terra di Mezzo": in italiano non sono stati tutti tradotti e ce n'è almeno uno ("Le miniere di Moria") che circola a prezzi assassini. In inglese s'intitolano "Middle-earth Quest" e ce ne sono parecchi di più. C'è più di una strizzata d'occhio ai lettori della saga, ma i libri vivono di vita propria e, sposandosi anche col sistema di gioco di ruolo del SdA, garantiscono un livello di gioco a tratti decisamente approfondito, oltre ad avventure degnissime. Oltretutto molte delle regole sono selezionabili come opzionali - quindi eventualmente si possono trascurare - e i libri sono tutti stand alone, pertanto non c'è bisogno di collezionarli tutti o di leggerli in un determinato ordine.
Un fantasy decisamente atipico, ma con un sistema di gioco fenomenale, è "Sortilegio": personalmente è la mia serie preferita, globalmente considerata. In molti ti diranno che è la classica serie che si ama o si odia: se ti può interessare c'è un topic discusso di recente da parte di alcuni membri del forum che hanno costituito un gruppo di lettura della serie.
In teoria la trama è la più semplice che tu possa immaginare: il cattivo ha rubato un potente artefatto e tu lo devi recuperare prima che lui ne faccia un uso malvagio, nel frattempo devi scontrarti con tutto ciò che sta tra il posto da cui parti e il posto in cui devi arrivare: goblin, assassini, orchi, truffatori, maghi, sacerdoti di religioni del caos, vagabondi, invasati vari, esattori delle imposte, elfi neri, tamarri vari e tutto il genere di robaccia che ti può venire in mente.
In pratica si tratta di una delle serie più elaborate dal punto di vista ludico: sono quattro libri che propongono enigmi, sfide di memoria, incastri narrativi veramente sfidanti e, soprattutto (il vero quid pluris della serie), un sistema di incantesimi poderoso e dettagliato, in cui è necessario letteralmente studiare le formule e i loro effetti affinché queste siano efficaci. Checché se ne dica, i libri vanno letti quasi necessariamente in sequenza perché altrimenti il livello di difficoltà cresce esponenzialmente.
L'altra mia serie preferita è "Grecia Antica", che ha uno sfondo decisamente atipico: le leggende e i miti della Grecia classica, in una ridda di citazioni che non può non stupire e divertire un lettore curioso, soprattutto se dotato di una minima preparazione pregressa che lo metta in grado di cogliere la pletora di riferimenti al mito e alla tragedia classici.
È un'altra di quelle serie che suscitano opposti sentimenti: gli autori, infatti, tendono decisamente a bistrattare il protagonista-lettore, facendogli piombare in capo tutta una serie di sventure, maledizioni, punizioni perfettamente in linea con gli sventurati protagonisti della letteratura ellenica, soggetti al capriccio del fato e di dèi bizzosi e stravaganti, quindi non manca chi detesta cordialmente questi volumi perché li trova frustranti e avari di soddisfazione.
Mi sento infine di suggerirti un'ultima serie: "Misteri d'Oriente", in cui si interpreta un personaggio mitico, il prete Gianni, protagonista di alcune leggende che risalgono all'epoca delle Crociate, impegnato nella ricerca di un luogo altrettanto leggendario: la città di Shangri-La, il luogo dell'eterna felicità delle leggende tibetane. La ricerca lo porta ad incontrarsi con ambientazioni, personaggi e mostri appartenenti alle leggende d'ogni civiltà e d'ogni tempo: a mio avviso i libri sono costruiti per garantire al lettore la massima soddisfazione nel godere dell'interattività narrativa. Vengono infatti costantemente premiate le scelte ponderate sulla base del buonsenso e delle caratteristiche di cui si dispone; anche qui si pongono sfide di memoria, acume e intelligenza e, ciò che non guasta, i libri sono scritti con grande senso del ritmo e dell'ironia. L'unico - enorme - limite è dato dal fatto che la serie è incompleta: su otto libri previsti ne sono usciti solo cinque (e il quinto, secondo me, non è al livello dei primi quattro). Ciò non toglie che i volumi funzionino benissimo anche se letti singolarmente, se si esclude un piccolo vantaggio che ottengono i lettori che portano a termine il secondo.
Lascio che siano gli altri a decantarti le lodi di altre serie di LG tra cui, sono certo, non mancherà Blood Sword che ricordo di aver molto apprezzato, ma che non rammento nel dettaglio, essendo passati troppi anni dalla mia ultima lettura.
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hdibifrost
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Langravio di Analand
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Re: Consigli LG per nuovo lettore
Hidibifrost, nel tuo attento sviscerare hai saltato una delle serie più belle, che è Alla Corte di Re Artù...
Per questa metterei in luce addirittura un nuovo modo d'intendere e affrontare il libro-gioco, ossia, si potrebbe dire tranquillamente 'proporre ad ogni puntata una nuova lettura del medesimo', un nuovo modo di scriverlo e giocarlo...
Dunque si passa da un primo volume che sembra quasi una 'demo', per metà letto e per metà giocato, e molto deciso a giocare soprattutto sull'effetto psicologico dell'immedesimazione, ad un secondo nel quale, credo per la prima volta in assoluto, si mette in mostra le possibilità della mappa interattiva, ad un terzo in cui questa mappa assume i toni di un videogioco, quasi, ove gl'incontri risultano casuali e dunque ove la lettura-gioco, per una serie di fattori squisitamente legati al calcolo delle probabilità, non risulta mai uguale a se stessa.
E che dire della mappa nautica del quarto, o di quella astrale del quinto...
Peccato che i miei ricordi si fermino qui... e forse anche l'antico entusiasmo di Brennan per questa serie piuttosto fortunata, pur se in ritardo rispetto al mercato del tempo.
PS: concordo sul mancato mordente che via-via LS incasella nei suoi vari tasselli che lo compongono, unitamente alla sempre più riconosciuta volontà di farne una saga narrativa più che un libro gioco... cosa peraltro confermatissima dai cosiddetti libro-fantasy; però suppongo che le storie continuino ad affascinare almeno fino al 9, per fantasia e varietà di scenari. Il 7 fu il mio primo libro, e conservo dei ricordi felicissimi di quell'esperienza...
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Danilo Baldoni
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