https://www.librogame.com/modules/myRev … php?lid=89
Out topic per out topic... ho pescato la recensione dai concorrenti (vero EGO? :-); ha ridestato in me memorie antiche e sommerse, come una pronta fuga in una taverna che sfocia in una finestra rotta e una vacca cavalcata al galoppo per la scontentezza degl'astanti (sacra, ovviamente).
Mi ricordo molto della labirintica sequenza di scelte, meno dei combattimenti data la voglia di finirlo senza spendervi secoli... comunque perché parlare sempre di 'sbilanciamento'? Io credo piuttosto che i combattimenti siano un'espressione calzante d'un certo contesto.
Se Conan riesce a salvare la buccia contro un mostro dei primordi, e voglio intendere la realtà di questa impresa, ecco che i numeri di certo si sbilanciano a favore del mostro, mantenendo però integra la possibilità di riuscita per l'eventuale eroe. Ma non esistono altri modi per dire 'guarda che questo è uno scontro epico, e lo ricorderai a vita'...
Pertanto, avendo scelto uno scenario come quello dell'India, ricco di pretesti avventurosi, fanatici d'ogni tipo e idolatri come se piovesse, trovo ben logico restituire questo senso di 'precarietà' con degli squilibri illogici, proprio perché figli di un ambiente molto preciso.
Va ricordato anche ciò che dice Eco per quel che riguarda l'escamotage della lista ottocentesca: il lettore può leggerla nella sua interezza o meno, ma, saltandola, gli comparirà comunque davanti la grandezza dell'evento descrittovi, aldilà che ne rammenti il contenuto o meno.
Lo stesso si può dire anche per uno scontro 'saltato': aldilà di barare o meno, il lettore percepisce appieno la grandezza dell'evento di ritrovarsi sano e salvo a parlarne, e non perde nulla del dato narrativo che lo scontro gli indica.

Continuando invece il discorso di serie riuscite meglio o peggio, c'è da dire che Misteri d'Oriente fu per lungo tempo considerata da me come la serie migliore -ero già grandicello. Per spunti narrativi, per generosità di scrittore, per lunghezza (parliamo infatti di libri cicciottelli: degno concorrente, solo Sortilegio!, ma Misteri surclassa sia Brennan che Jackson in qualità narrativa), per invenzioni di scenari e personaggi, per profondità psicologica del personaggio e decisamente di trama...
Quei cinque libri riempirono il vuoto di un anno tanto buio come la scelta bislacca di un primo liceo assolutamente inconciliabile con le prerogative e le abilità del sottoscritto; all'uscita di scuola, l'edicola era per me il dubbio amletico d'indottrinarmi davvero o meno con qualcosa d'autentico, costo diecimila lire... Svuotai l'edicola e i miei averi in poco tempo; ma questa è un'altra storia, e si dovrà raccontare un'altra volta...

Danilo Baldoni ha scritto:

Mhhh... che intendi per 'capolavori' e 'libri eccellenti'...? Non ti seguo nella tua logica, così...

PS: la tua è una critica esplicita al 5? Io non lo trovavo accio... sarà che amavo tantissimo Indiana Jones e il Tempio Maledetto, all'epoca... comunque lo trovo molto conforme, in qualità di scenario, a ciò che la serie propone via-via.

L'obiettivo di Prete Gianni era chiaro dal primo libro. Poi gli autori lo fanno viaggiare nello spazio e nel tempo, usando l'escamotage di mandarlo in cerca di qualcuno che conoscesse l'ubicazione di Shangri-La. Tutto bene fin qua. A me è piaciuto di meno Le Miniere di Re Salomone, perchè non mi piacciono i dungeon, ed ho preferito molto di più l'avventura a Babilonia (io preferisco gli scenari di città o di viaggio, rispetto alle esplorazioni di castelli o labirinti).
Il 5 è un po' campato per aria. Non si sa che cosa andiamo a fare, nè chi dobbiamo cercare e siamo trascinati dagli eventi, senza sapere per chi parteggiare. Un bug molto grave mi ha irritato. Prima possedevo il pugnale, poi lo consegnato al tempio, poi mi è ricomparso di nuovo nello zaino...
La storia (il Primo ministro che vuole far fuori il Marajah) è quanto di più trito e ritrito si possa immaginare. Ridicola la scena in cui tre (dico tre) sette si contendevano la mia testa, uccidendosi a vicenda in una taverna, mentre io me ne stavo tranquillamente ad ubriacarmi. Brennan ha scritto tutti i libri con questi toni, ma aveva obiettivi diversi. Gli autori francesi invece hanno invece avuto una caduta di stile...
Direi di chiudere qua, oppure di aprire un altro topic dedicato.

E.A. Coockhob ha scritto:

Yaztromo ha scritto:

In ogni caso il settimo volume sara' "co-firmato" dagli autori originali, ma l'autore principale sara' un altro.

Demo? Indiscrezioni? Altro?

Indovina indovinello: se si raccolgono i soldi la cosa vedra' la luce, altrimenti no.
Tutto quello che ti possono dire al momento (e al momento ci sono solo idee e il settimo libro e' tutto da scrivere) e' che sara' bellissimo e hanno idee fortissimo, fantastiche, pirotecniche, innovative, eccetera...

Qui trovi tutto quello che si sa: http://www.megara-entertainment.com/gamebooks.html
L'autore che verra' "supervisionato" dagli autori originali e' David Walters.
Personalmente non lo conosco e non mi sembra che ci sia il suo curriculum da qualche parte nel sito, ma potrei sbagliare...

Inoltre, l'autore originale dice che questa edizione è solo una licenza per edizioni di lusso, cartonate, a colori... l'anno prossimo verranno comunque ripubblicati i volumi nella versione originale in bianco e nero