No, mi riferisco alla nuova legge più assurda d'Italia, secondo cui dovrei pagare 290 euro perché, in pratica, non mi sono "autodenunciata" entro 60 giorni quando mi hanno fatto una multa stupida da 45 euro. Sapevate che ora, secondo questa legge, non danno per scontato che il conducente sia tu, ma devi auto dichiararlo presso l'ente che ti multa, pena 250 euro di ulteriore esborso? A parte l'assurdità intrinseca (non si capisce cosa cambi al Comune se la multa la pago io e/o mi faccio levare io i punti, anche se a guidare era un altro; semmai può servire l'auto denuncia dell'ALTRO che ha fatto infrazione al posto mio, magari perché gli ho prestato la macchina, per evitarmi di pagare al posto suo), ma i comuni stanno incassando miliardi di euro basandosi sul fatto che NESSUNO LO SA. Non ci sono state comunicazioni chiare, ecc. ecc., sperano in tutti gli automobilisti che sono abituati da sempre a pagare e pensano di stare a posto, cioè chiunque. Praticamente una truffa legalizzata, contro cui stanno lottando le associazioni dei consumatori e che a Milano hanno già sentenziato illegittima. Chiaramente, piuttosto che darglieli mi incateno davanti al Comune di Roma (e NON STO IRONIZZANDO) per protestare, intanto ho allertato l'associazione cui sono iscritta.

E intanto, mi ha levato una buona notte di sonno per la rabbia.

Ne approfitto per dire: informatevi e non ci cascate, si può ricorrere.

In realtà non è una nuova legge, ma è quanto si ricava dall'art'126 bis del Codice della Strada. Quando non è posisbile contestare subito l'infrazione (nella maggioranza dei casi) ci arriva a casa la famigerata e tanto temuta busta verde. In essa sarà contenuta la sanzione erogata, il bollettino con cui effettuare il pagamento e un modulo con cui comunicare i dati del conducente. Questo perché il proprietario dell'auto ed il conducente che ha commesso l'infrazione possono non coincidere: una corretta individuazione è necessaria per individuare la persona a cui ridurre i punti della patente. Infatti, in seguito ad una pronuncia della Consulta, non è più possibile decurtare automaticamente i punti della patente senza avere adeguatamente individuato il conducente effettivo dell'auto, senza tenere conto del fatto che si creerebbe una violazione del principio di uguaglianza tra proprietari patentati e non. L'errore in cui Aloona è caduta (e in buona compagnia) è quello di pensare che pagare la sanzione senza contestare alcunché renda superfluo l'invito a comunicare i dati del conducente. Purtroppo non è così, in quanto l' "invito" è in realtà un vero e proprio obbligo, la cui mancata ottemperanza è a propria volta sanzionata. Pertanto, quando si paga una contravvenzione è sempre necessario compilare l'apposito modulo, a meno che si voglia evitare di perdere punti della patente. E' possibile infatti pagare la sanzione principale e non comunicare i dati del conducente (fossimo anche noi stessi):in questo caso non dovrebbero venire tolti punti dalla patente (in quanto non è stato dimostrato che il proprietario fosse anche alla guida). Scatterà in questo caso la sanzione ulteriore, ma almeno i punti DOVREBBERO essere salvi.

Anima di Lupo ha scritto:

La multa l'ha pagata lui ma mi avranno tolto i punti?!?

Se non è stato comunicato il nominativo del conducente, non dovrebbero essere stati tolti punti (almeno nel mio caso è stato così); in ogni caso con la mancata comunicazione hai commesso un ulteriore illecito amministrativo e pertanto pure tu ti becchi la sanzione di cui parla Aloona.

ilsaggio79 ha scritto:

Da auando è in vigore?

Se non sbaglio dal 2007, dopo che la Consulta aveva giudicato incostituzionale la precedente formulazione.

Aloona ha scritto:

Fossero stati in buona fede, avrebbero banalmente deciso che, in mancanza di comunicazione, i punti venissero tolti al proprietario, senza possibilità di appello. E basta.

Era quanto accadeva in origine. La Corte Costituzionale lo aveva però giudicato incostituzionale perché, in assenza di comunicazione non è possibile decurtare i punti dalla patente del proprietario del veicolo (per ovvi motivi di violazione del principio di uguaglianza, tra proprietari patentati e proprietari non patentati); inoltre, non è automatico, e non è giuridicamente possibile, in quanto situazione non accertata, dedurre, da parte dell'organo di polizia che, in assenza di comunicazione, il trasgressore coincida con il medesimo proprietario del veicolo, anche nel caso in cui abbia pagato la sanzione.
Che ci sia un certo livello di confusione sul punto e che nessuno faccia chiarezza (specialmente i Comuni coinvolti) è innegabile... ma non è appunto così che si fanno gli italici magna-magna?

Io sta cosa me la ricordo da un bel pezzo, da quando c'è la "famosa" patente a punti, quando le multe prevedevano la decurtazione ti arrivava anche una dichiarazione su cui scrivere il nome del guidatore.