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Re: La Fabbrica delle Instant Death
ID in stile squilibrio
Ti cali la pasticca, la botta chimica di schiaffeggia la faccia come una fresca brezza mattutina mentre stai facendo jogging, non ti dimeni, danzi, per una volta padrone di te e della situazione, le ragazze sorridono tutte come se stessero per dartela, dietro le lenti nere dei buttafuori brilla un barlume d'ammirazione, riesci a rifarti le mani su seno, fianchi e culo di alcune ballerine che ti lasciano fare...
...Sei accovacciato in uno spazio ghiaioso tra gli edifici, seduto in ginocchio, non hai i pantaloni né mutande e sei inchiodato a terra da una cascata licquida che scende dal tuo ano formando un laghetto attorno a te, ti stai chiedendo come fanno ad esistere le tue gambe nonostante tu non le senta quando vedi in lontananza l'insegna luminosa del locale.
Cosa diavolo ci fai lì?
Improvvisamente da un cono di luce emerge una ragazza mora, magra, ma con un seno enorme, punta una pistola alla tua testa e fa fuoco: la tua vita finisce qui in un lago di merda.
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E.A. Coockhob
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Cavaliere del Sole
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Re: La Fabbrica delle Instant Death
Squilibrio-Style
"Ehi ciao, perchè non inserisci un'Instant Death sul forum?".
"No, ne avevo una pronta, ma mi hai battuto sul tempo... Ora non la posso più mettere".
"Ah, va bene".
In quel momento passa una fresatrice agricola Sicma SHC 135, trainata da un carroarmato modello Panzer VI Tiger I (numero di identificazione dell'esercito tedesco Sd.Kfz. 181), che imprime al suolo te e il tuo computer.
Il tuo decesso artistico fornirà l'ispirazione a Gabrieleud, che scriverà 467 Instant Death nel giro di una notte, ma nonostante questo non riuscirà a vincere il Contest.
La tua vita termina così, nella consapevolezza di un sacrificio che non è servito a una ceppa.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Adriano
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Re: La Fabbrica delle Instant Death
il mio senso dell'umorismo non è più quello di una volta.
beh, in assoluto a me non e' dispiaciuta (mi ricorda un po' i miei sabato-sera tipici*)
...pero' nemmeno io vedo dov'e' sia umoristica. Inoltre la conclusione non mi ha convinto, lasciando aperte piu' domande che risposte: da dove sbuca codesta? Perche' mai ci spara?
..insomma, secondo me sei ancora in fase di riscaldamento: puoi e devi fare di piu'!
(*) nel senso che in realta' me ne vado a dormire come sempre alle 8:30 ma sogno di essere in discoteca con mille donne.
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Seven_Legion
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Re: La Fabbrica delle Instant Death
Classica (e vampirica):
" "Vieni da me" - la pallida sagoma di Seline distende la sua mano verso di te, supplichevole "ho bisogno di te, amore mio".
La tua Seline. Le morbide gote che carezzavi, quel volto che era il tuo sole, trasfigurato in una spettrale luna imporporata dal rosso innaturale di un sangue che non sembra appartenerle. La sua voce infantile, che ti richiamava insistente ai vostri giochi, cresciuta con voi e con essi, non ti è mai parsa così melodiosa e cara.
Né il tuo essere ha mai avvertito una tale impazienza di trovare pace tra le sue braccia. Le membra non ti obbediscono più e, mentre in un angolo remoto della tua coscienza l'allarme primordiale del pericolo tenta invano di impedirtelo, lasci cadere l'arma mortale per raggiungere la tua amata. Come hai potuto pensare di privartene ancora? Non importa se l'abbraccio in cui ti accoglie è ghiaccio che ti gela fin nelle ossa. Non importa se il suo sorriso letale strazia dolorosamente la tua carne, ripagando le tue mancanze col sangue.
Sarete di nuovo insieme, solo questo conta. Per sempre."
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Aloona
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Re: La Fabbrica delle Instant Death
ID classica
T'inginocchi, afferri il ciuffo di foglie strette, lunghe e grasse, dai uno strattone e non succede niente. Tiri la pianticella più energicamente e...
...Il tuo corpo è stato sbalzato contro un albero in posizione innaturale, la tua mano destra è esplosa e sta ancora gocciolando sangue, poco lontano dal tuo cadavere giace un tubero di forma umanoide: la radice di mandragora.
Provi ad afferrare la radice ma inutilmente, le tue mani affondano nel vuoto come se la radice fosse un miraggio.
Sai che chiedere aiuto qui è inutile, provi ad uscire dal giardino, forse al villaggio riuscirai a metterti in contatto con Miranda, forse le sue doti di strega...
Ma è tutto inutile non riesci ad attraversare il muro che circonda il giardino.
Urli batti i pugni e cerchi di scuotere la forza invisibile che ti trattiene qui ma è fatica inutile.
Sei morto e sei un morto senza pace ma cosa peggiore il destino di Debora è segnato: la sua malattia la ucciderà lentamente.
Ti siedi su una roccia, non hai nemmeno il sollievo di poter piangere, ripensi a quando giocavate a palla nel cortile dell'orfanotrofio o quando litigavate su chi fosse il cavaliere più fote della saga di Uriel.
Sospiri.
Non ti resta che sperare che arrivi qualcuno capace di aiutarti.
Purtroppo la tua avventura finisce qui.
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E.A. Coockhob
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Re: La Fabbrica delle Instant Death
ID Classica
Esci dall'autostrada ridendotela dei timori superstiziosi della vecchia zingara ed entri in una strada di campagna che attraversa i campi, alla tua destra c'è un profondo canale pieno d'acqua. L'auto davanti a te procede a passo regolare. Vecchia pazza! Distruggere il tuo prezioso gatto d'onice nera, questa poi! Se almeno avesse voluto rubartelo o truffarti avresti anche potuto capire, evidentemente con l'età aveva cominciato a credere lei stessa alle bugie che raccontava ai suoi clienti. La macchina rossa, senza mettere la freccia, rallenta e svolta a sinistra, sei costretto a rallentare, quasi a frenare per non tamponarla, ed ecco che senti una botta tremenda dietro di te, il sedile si sgancia ma riesci a rimanere in qualche modo attaccato al volante. La macchina non sta più dritta, il tempo comincia a rallentare, la macchina devia a sinistra ed esce dalla carreggiata, riesci a raddrizzarla prima che sbatta contro un cammioncino bianco che veniva verso di te, senti suonare un clacson, il fianco destro della tua auto sfiora il guard rail, correggi la direzione mentre provi a rallentare, ma il freno non risponde e il quadro è spento, finisci di nuovo nell'altra carreggiata, vedi dei fari in lontananza, cerchi di tornare nella tua carreggiata ma l'auto ha un guizzo, il guardrail si sfonda con un rumore apocalittico, l'auto si ribalta, i vetri vanno in frantumi, la tua testa viene proiettata in avanti, poi indietro, tutto diventa buio.
La tua vita finisce qui col collo spezzato nel fosso che costeggia una desolata stradina di campagna.
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E.A. Coockhob
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