Mi sa che io ce l'ho ancora, Kata Kumbas cartonato... ti intererssa, Mimimmi?

Seven_Legion ha scritto:

e per ultimo, interamente a Charles Petrie-Smith, Premio: "si, ma almeno dinne uno!":
-Hobbies? è difficile definire cosa per me sia hobby e cosa no (...)
-Sito preferito? Difficile sceglierne uno solo.
-materia preferita a scuola? Dipendeva dagli anni.
-gioco di società preferito?  Difficile definirne uno preferito in assoluto
-Sogno nel cassetto? Non direi che ce ne sia UNO solo, ben definito e predominante.
- luogo più bello di Milano? Sono tantissimi, spesso poco noti o viceversa dati per scontati.
-Un tuo pregio? Mah... qualcuno ne ho, e saprei anche dirne, ma tendo al sospetto verso me stesso...


   

Questo ovviamente era voluto.

Seven_Legion ha scritto:

-premio: "ma allora perche' ..."  alla domanda "il librogame che vorresti inventare?": una storia di un giovane artigiano della ceramica che compie un pericoloso viaggio per imparare il segreto della fabbricazione della porcellana… Non lo scriverò mai, per mancanza di competenza!   

Qui invece non capisco cosa intendi.
Non ricordo esattamente come sia nata l'idea, però il tutto partiva da una miscela di spunti: da una parte quella di un mondo poco fantastico, in cui l'apparizione di qualcosa fuori dall'ordinario fosse davvero perturbante; dall'altra quella di utilizzare un personaggio che non fosse un guerriero (e nemmeno un mago), ma qualcuno più abile a fare qualcosa d'altro.
Ha preso quindi vagamente forma una specie di Marco Polo (per il viaggio verso un Oriente misterioso, il pensiero è anche rivolto ai bestiari medioevali con le illustrazioni di creture fantastiche che si pretendeva vivessero davvero in quelle terre) ma che non fosse un commerciante bensì un artigiano. E quale tecnica artigianale era praticata in Oriente ma completamente sconosciuta in Europa? La fabbricazione della porcellana.
Nel mio mondo i commerci tra dove il protagonista vive (l'Europa alternativa) e l'Oriente (il Catai alternativo) sono interrotti da più di un secolo, qualche esemplare di porcellana circola ancora a Occidente, ma queste rarità sono di proprietà di pochi ricchi e potenti. Un giorno il mastro artigiano presso cui il protagonista è apprendista decide di mostrargli, in quanto suo migliore allievo, il più grande tesoro che possiede... che dovrebbe essere semplicemente un piattino di porcellana (però del genere porcellana a guscio d'uovo), magari un po' sbreccato. Ma tanto basta a generare nel giovane una febbre che lo costringe a partire per un lungo e pericolo viaggio per apprendere i segreti della lavorazione di quella meraviglia.
Una carattaristica fondamentale del regolamento di questa ipotetica serie sarebbe la presenza di tabelle: per tener conto dello scorrore del tempo, per misurare lo stato d'animo e livello di confort, e per misurare l'esperienza acquisita. Perché la mia idea è di una storia in cui cose come il fatto che il protagonista veda per la prima volta un deserto, abbia i piedi bagnati, faccia conoscenza con persone nuove, contino di più dei combattimenti (che per altro dovrebbero essere rari e risolti quasi sempre con la fuga, propria o degli assalitori).

Sentiamoci domani via PM non spammiamo il thread!!

Seven_Legion ha scritto:

Bella intervista, molto istruttiva e interessante! Effettivamente i due intervistandi hanno dato il meglio nelle domande sugli RPG! Ma ora, come da tradizione, e' il momento di assegnare i premi:

-Premio "Se te lo dicessi dovrei ucciderti... (ma che domanda è?)" alle solite, incalzanti, domande iniziali che, gia' che ci siamo, si potrebbero approfondite ulteriormente: non solo Nome, Nick e Nome in codice. Sarebbe bello chiedere anche Pseudonimo Segreto, Nome di Battaglia e Nomignoli nell' Intimita'.   

Ottima idea Seven, provvederò.

Scherzi a parte, anche io avevo notato l'evasività di Charles Petrie-Smith in alcune domande, io aspettavo le risposte e mi sono accorto che, alla fine dell'intervista, un bel mucchio di domande esprimevano concetti generici.
@Charles Petrie-Smith: quasi quasi ti invio un'altra integrazione.
Scherzo...

Aloona ha scritto:

Gabriele, mi ricorderò anche della tua di simpatia, appena ti becco.

Amica Alianna, e di me ti rammendi? Ci incontrammo a Lucca 2008, ero con mia moglie che all'era epoca la mia fidanziata; addossavo un jeans, anzi un jean dato che era uno solo, due scarpe entrambe una a destra e una a manca, pur avendola, poi una felpa e un giubbo di "stag", cioè di metà stagione. Alla cena feci anche un gioco di magia con le carte in regola a Joe Dever-icordarselo anche lui! Ti ricordi di tutto ciò amica?