E concludiamo in bellezza con Rygar.

Questo corto è fuori concorso, ma io credo che sia meglio così. So che l’affermazione può sembrare paradossale, ma la spiegherò in seguito.
L’autore dimostra un discreto coraggio nell’affrontare un tema ancora relativamente “fresco”, come la guerra civile in Spagna. Finché si tratta di mondi fantasy o di realtà remote, ci si possono permettere numerose libertà nell’ideare una trama e nel caratterizzare i personaggi; quando si parla della storia recente (meno di un secolo fa), si inizia a camminare su un terreno più “scivoloso”. In questo caso, il racconto riesce benissimo nel narrare una serie di vicende senza scadere in facili moralismi o in divisioni manichee: i vari personaggi, per quanto appena abbozzati, dimostrano tutti una certa umanità. Questo è vero soprattutto per i Fascisti, che temevo venissero ridotti a macchiette come Gaetano Maria Barbagli (interpretato da Corrado Guzzanti).
La ricerca storica c’è stata, sia per fatti ormai conosciuti da chiunque (il bombardamento di Guernica), sia per eventi meno noti a chi non ha studiato approfonditamente il periodo (la divisione interna del fronte repubblicano). Ammetto di non avere controllato con cura tutte le date delle battaglie e gli spostamenti delle truppe, ma voglio fidarmi della correttezza dimostrata dallo scrittore. Un piccolo rammarico è di non avere visto qualche battuta in spagnolo, ma mi rendo conto che sarebbe stato un impegno non da poco e, per alcuni lettori, avrebbe potuto risultare pesante. Avrei visto anche di buon occhio l’uso del “voi” nel rivolgersi al Federale, soprattutto perché l’incontro si svolge nel suo ufficio, ma in fin dei conti si tratta di un amico di famiglia.
C’è poi un interessantissima trama a sfondo fantascientifico che si innesta ad arte sulla trama principale, anzi, la copre del tutto: dal momento in cui veniamo a sapere del/i doppio/i, ovviamente tutta la faccenda della guerra e delle amicizie passa in secondo piano. Gli incontri con i nostri alter ego sono gestiti forse in modo troppo cinematografico, con il fermo immagine “à la Matrix” e a volte risultano un po’ pesanti tutte le riflessioni di Vittorio.
A livello di regolamento, le disposizioni del bando sono state rispettate: il protagonista è inequivocabilmente italiano e non si fa ricorso al caso nemmeno una volta. Sui tre finali ho qualche dubbio: due sono quelli ai paragrafi 19 e 33 (perché sono la conclusione della vicenda) il terzo dovrebbe essere quello “agrodolce” al paragrafo 3. A questo proposito, trovo azzeccatissima l’idea dei simboli, che costringe il lettore a giocare più volte il corto, invitandolo esplicitamente a prendere strade diverse: già un corto è breve per definizione, se poi si creano troppe diramazioni il rischio è che il lettore perda qualcosa. Per quanto riguarda il numero dei paragrafi ho delle perplessità, perché sembra aumentato ad arte: in alcuni casi si trova un testo “spezzato” in due con rimandi “vai al” senza alcuna necessità reale (succede per esempio dal 21 al 9 e dal 50 al 19).
Le note dolenti sono i vari refusi sparsi qua e là nel testo (problema sempre diffuso in questi concorsi) e qualche sbavatura nel presentare personaggi e avvenimenti. Ogni tanto, infatti, il testo fa riferimento a eventi pregressi che potremmo non avere vissuto, oppure che potremmo avere affrontato nel corso di una giocata precedente. Dà un po’ fastidio, inutile negarlo.
Perché è un bene che questo corto sia fuori concorso? Perché buona parte del suo fascino deriva dalle descrizioni, dalla narrazione fine a se stessa di un mondo visto (e questa è un’altra grande innovazione) in prima persona. Se l’autore avesse dovuto “tagliare” qua e là per rientrare nel limite dei caratteri, avremmo avuto un racconto competitivo, ma privo di tutto il suo fascino. Per queste ragioni, preferisco dargli un voto molto alto, pur sapendo che non potrà aspirare al podio.
Voto: 8,5.

Ma ilsaggio, essendo minorenne, può votare? 

Davvero Giovanni! Allora prima ero ilsaggio78,  poi mi hai purgato la mia copia di mdo6 (spedita chissà dove), ora sarei il saggio97....
Stai cercando di provocarmi???

Seven_Legion ha scritto:

Ma quello di Yaztromo? spero non un tentativo di fare umorismo perche' i voti sono una delle poche cose su cui e' meglio non scherzare...

No, piuttosto vorrei ora conoscere ufficilamente dai giudici il motivo del fuori concorso, se possibile.

ps: ilSaggio, vuoi dire che ora in qualche parte d'Italia c'e' qualcuno che ha ricevuto per sbaglio una copia di MizarIII e si stara' chiedendo "che diavolo e' sta roba?!?" No, dai e' troppo divertente! 

Non mizar III (ben esposta nella mia libreria) ma misteri d'oriente 6.

Corto molto ben realizzato. Ambientazione storica di qualità, storie che si intrecciano in maniera precisa, semplice la modalità di gioco e, bisogna riconoscere, la rigiocabilità è "automatica": finchè non si è letto tutto, sino all'ultimo percorso disponibile, non si può dire di averlo letto.
Qualche piccolo refuso sparso non rovina la godibilità dello stile narrativo, di alta qualità.
Voto 8,5

edit: ero convinto che ci fosse tempo ancora oggi per votare pazienza, anche il mio voto sarà fuori concorso!