Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Rece:
Questa rece verrà aggiornata man mano.
Bel corto, premesse ottime e regolamento molto coinvolgente.
Stile: Coinvolgentissimo. Per dire, dopo aver letto il corto, mi sono andato a guardare "Requiem for a dream" (bellissimo, lo consiglio a chi non l'ha visto). L'atmosfera anni 90 è ricreata piuttosto bene. La scrittura permette di identificarsi appieno con l'eroinomane e il fatto di dover far fronte a continue crisi d'astinenza e di essere in balia di carabinieri, sguardi ostili e loschi figuri più forti di te intensifica l'esperienza di gioco. Molto ben reso il trascorrere del tempo, con personaggi che si incontrano solo in determinati momenti della giornata.
Peccato che l'Autore abbia litigato con gli apostrofi In tutto il testo non c'è una sola volta in cui l'articolo "un" seguito da femminile abbia l'apostrofo, in compenso ho trovato scritto "qualcun'altro". "Lo Ciao" è incomprensibile, come "la speed" (ok, io l'ho sempre sentito al maschile e anche in wikipedia è usato così, ma google conferma l'uso anche al femminile). Comunque sono peccatucci veniali, a cui dò poco peso.
Le instant death: non ho potuto fare a meno di notare la quantità di ID presenti nel corso, ben 10 in un corto di 50 paragrafi, il 20%. Quasi tutte (se non proprio tutte) purtroppo sono impossibili da prevedere, e arrivano dopo una scelta alla cieca del tipo "vai a destra o vai a sinistra? Se vai a destra: muori".
Capisco che si voglia dare l'idea che investigare nei panni di un eroinomane è quantomeno difficilissimo e basta un'inezia per arrivare a un nulla di fatto, però la mancanza del benchè minimo indizio per la maggior parte (o tutte) le scelte che conducono a ID mi ha indispettito.
La più paradossale è quella per cui all'inizio si può scegliere se andare a prendere metadone o a fare furti: nel secondo caso si assumono ben DUE dosi di eroina, di cui una subito prima di andare al paese. Due paragrafi dopo, ci viene chiesto (sempre se non si finisce in un'ID nel frattempo) se si è assunto metadone: no, si è assunta l'eroina, DUE dosi ribadisco, ma andando al paragrafo corrispondente si finisce in un'ID per crisi d'astinenza. Ora, capisco che scegliendo il metadone viene spiegato che l'effetto viene rilasciato lentamente, ma questa è un'informazione che si scopre prendendo l'altra strada, quella in cui non si muore: arrivando all'ID nel modo in cui ci si arriva, non si trova alcuna spiegazione logica. Mi rendo conto anche che nel paragrafo in cui si assume l'eroina viene spiegato che è stata tagliata male e ti provoca poca euforia. Ma le dosi restano DUE. L'Autore avrebbe potuto limitare a una il numero di dosi, cosicché trovarsi in crisi sarebbe stato più comprensibile.
In un altro caso si imbecca in un'ID per non aver comprato in precedenza dello speed. Ma il mio personaggio non ha dipendenza da speed, perchè avrei dovuto buttare i miei soldi così e ritrovarmi senza dosi d'eroina più tardi? L'ID sembra quantomeno gratuita. Avrei trovato più accettabile che possedere lo speed mi desse dei vantaggi, ma non possederlo mi consentisse comunque di andare avanti.
I personaggi: Quasi tutti riusciti. Donnola mi ha ricordato tantissimo il personaggio di Begbie del film Trainspotting. Chiedo all'Autore se l'ispirazione è stata davvero quella.
Il personaggio di Carletto è quello che stona: troppo assurdo e "paranormale", oltre il livello richiesto da un corto "neorealista" come questo. Viene presentato come uno che prende allucinogeni "c he gli consentono, a suo dire, di raggiungere gradi di consapevolezza superiori" e " a volte dice di avere delle premonizioni". Vabbè, ma è chiaramente uno che ha visioni allucinogene, perchè dovrei recarmi da lui se con ogni evidenza non può avere alcun indizio? Invece è un personaggio chiave. Intanto se non si è preso il metadone, l'unico modo di non finire nella famosa ID è andare subito da lui. Se invece lo si è preso, bisogna comunque andarci dopo, sempre per non finire in un'altra serie di ID. Le sue premonizioni sono esattissime: numero e stazza degli assalitori, il modo in cui sono andati gli eventi per filo e per segno. Chiaramente eccessivo per uno che si è semplicemente fatto un trip.
I tre finali: arrivano tutti al penultimo paragrafo, tutti e tre per una semplice scelta finale. In tal modo non viene invogliata la rilettura, perchè per arrivare a un finale o all'altro bisogna semplicemente rifare le stesse identiche cose e fare una scelta diversa al penultimo paragrafo. Infatti me le sono semplicemente lette una di fila all'altra, e quella che ho trovato più assurda e inverosimile è proprio l'ultima, la cosiddetta fine "migliore", in cui come niente fosse emerge questo personaggio mai visto prima e ci convince con due frasi a smettere di farci. Così. Con due frasi.
Nel complesso comunque un ottimo corto. Complimenti all'Autore.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Intanto volevo fare un commento sugli aspetti narrativi, che sono veramente ottimi e assolutamente a livello professionale: complimenti! Adesso che ci sono degli editori che sono interessati ai librigame, non mancare di farti sotto!
Per quanto riguarda le "stigmate" degli eroinomani, io avrei anche citato la tipica "faccia da eroinomane", con la pelle che si tende sul volto, le rughe profonde ai lati della bocca eccetera (rimane spessissimo anche a chi ha smesso da molti anni), i denti rotti / mari (la decalcificazione e' uno degli effetti collaterali degli oppiacei), la mancanza di appetito (per gli eroinomani, perche' i cannabinoidi hanno l'effetto contrario...) e la parlata perennemente strascicata.
Ha colpito anche nel segno il fatto che molti drogati facciano uso di piu' tipi diversi di droghe, pur "privilegiandone" una.
Complimenti acora per la gran bella storia!
Anche gli aspetti della meccanica di gioco mi sono molto piaciuti: il regolamento scarno e funzionale, la tecnica che e' stata usata per gestire l'investigazione (molto Jacksoniana direi...).
Ho dei dubbi per quanto riguarda certe concatenazioni di eventi, certi aspetti che non sono stati considerati nelle scelte a disposizione pur essendo i piu' logici.
Prima di dare un voto, vorrei rigiocare un po' di volte per capire bene se ci sono dei buchi logici nella pratica del gioco.
Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione. Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Yaztromo ha scritto:Adesso che ci sono degli editori che sono interessati ai librigame, non mancare di farti sotto!
Assolutamente sì... Prova tipo Origami... (se già non la conosci )
Aggiungo che è molto calzante anche il (Quasi) True Path di gioco, visto che si tratta di un'avventura davvero difficile per uno svantaggiato come quello... Una delle poche volte che ci sta davvero bene! Ottima anche la mappa!
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
In primis ho avuto paura a leggerlo. L'argomento non è dei miei preferiti. Mi sono fatto coraggio e, ingoiato il rospo, mi sono divertito sia a leggerlo che a giocarlo. Suppongo che anche scrivere una storia di questo tipo sia stato doppiamente difficile.
Devo dire che ho imparato parecchio sugli effetti di varie droghe comuni all'epoca delle vicende... non che ci tenessi, ma ogni informazione ricevuta migliora l'impressione generale, e l'immedesimazione.
Stile narrativo: gradevole, tipico di una persona abituata a scrivere e a descrivere.
Coesione dei paragrafi: molto buona. La storia fila liscia, c'è un true path, ma le scelte da compiere sono tali che sembra di avere libertà d'azione. La ricerca del true path avviene rigiocando il Corto, ed imparando dagli errori precedenti, che in questo caso stimolano alla rilettura. E' reso molto bene il trascorrere del tempo, per il quale eventi diversi si alternano nello stesso luogo, a seconda del momento. Muovo un appunto al paragrafo 6, nel quale siamo costretti a rimanere in attesa di Dimitri: se non abbiamo cash finiamo arrestati dai Caramba; eppure non abbiamo avuto alternative, il testo non ci chiede se vogliamo aspettare lo spaccino o andare da qualche altra parte.
Editing: ieri i Cari Binieri mi hanno portato all'identificazione della sorella morta, e oggi hanno bisogno di portarmi in caserma per identificarmi. Non l'avevano già fatto ieri? E di me non si ricordano? Tanto più che vengo fermato proprio dal maresciallo, che certamente mi aveva già parlato il giorno prima. Devo quindi supporre che ci siano due diverse caserme nei due paesi, ma - ripeto - mi è sembrato strano.
Personaggi: uno più bizzarro dell'altro, specialmente i fattoni. Nel complesso una "allegra brigata", ed è persino divertente cercare di conoscerli tutti.
Gioco: nel suo "piccolo" di 50 paragrafi, questo Corto ha tutto il necessario per divertire. La ricerca degli oggetti da smerciare, l'uso di robba a scadenze prefissate, gli indizi da scoprire.
Finali: buoni, peccato quello con Sai Baba (che voi non lo sapete, ma in realtà è uno spacciatore: con quattro belle parole in fila si fa consegnare tutte le polveri dai tossici che incontra e li rivende a Dimitri che li rivende di nuovo allo stesso tossico ).
Voto: 9.5
p.s. non entro nel merito dell'errore, o presunto tale, della crisi da astinenza pur avendo assunto eroina. Non ne so proprio nulla, quindi giudicherei a vanvera.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Mi è piaciuto.
In particolare, ho apprezzato l'originalità del Corto sia a livello di trama, sia a livello di regolamento (le dosi, il bottino dei furti), sia a livello di struttura (tempo).
Molto interessante.
Anche io avevo notato una discrepanza se si prendono 2 dosi e poi si va alla villa (e si muore se non si ha il metadone): di fatto mi sembra un modo per far evitare di prendere le 2 dosi a favore del metadone. Ma sono dettagli...
Il racconto è scorrevole, in certe occasioni non ho apprezzato i nomi scelti (es: Donnola) ma poco male.
Effettivamente le premesse sembrano fin troppo apocalittiche, e pare quasi di muoversi in un mondo in cui la maggior parte delle persone sono drogate.
Ad ogni modo, merita un bell'8,5, e complimenti all'autore.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Adriano
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Corto coraggioso e dal fortissimo impatto, per via del tema trattato e del punto di vista che il lettore deve "assumere". Devo dire che dalle prime "righe" del Corto ho avvertito un senso di repulsione: certamente non sono io il protagonista possibile di questa dis-avventura, ho pensato, ma ho cercato di sforzarmi (per il bene della manifestazione letteraria) e con mio grande stupore ho scoperto di potermi "calare" nel personaggio fin troppo bene, tanto da risolvere il caso al primo colpo e sopravvivendo alle crisi di astinenza trovando ciò di cui avevo bisogno...peraltro terminando con il migliore dei finali possibili.
CIò premesso, il Corto è molto molto molto ben curato, stile impeccabile imbevuto di cultura anni 90, conoscenza molto approfondita del tema che viene trattato (spero non per una sorta di autobiografia!!!!) personaggi caratterizzati al meglio, trama che fila tanto bene da sembrare più lunga dei 50 paragrafi, scelte sempre in mano al lettore. Forse le uniche "stonature" sono rappresentate da quell'articolo LO riferito al CIAO, il famoso motorino, e alcuni passaggi un po' troppo epici in riferimento alla "bontà" della droga. Ok che è il punto di vista dell'eroinomane, ma ho avvertito alcuni passaggi contrastanti, nel mio modo di vedere.
Impersonificare l'eroe "negativo": ecco, l'unica cosa che mi mette un po' a disagio...
Voto 8,5
In questo libro il protagonista sei TU!
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