Se non fosse che la parola "ciao" grammaticalmente vuole l'articolo "il" e non "lo", così come, ad esempio, "cianuro". Dici il cianuro, mica lo cianuro

gpet74 ha scritto:

Riguardo a Lo Ciao voglio dire la mia.

Io nel leggere i vostri commenti su questo aspetto del corto ho ripensato al mio IL Spada del Signore che tutti mi avete criticato aspramente, arrivando a frustarmi con il rosmarino. Obbligandomi a cambiarlo con LO Spada del Signore. Io scrivevo Il Spada del signore, essendo questo il nome proprio del dirigibile (Il Dirigibile, quindi Il Spada del signore).
Esattamente lo stesso ragionamento che fate voi nel dire Il Ciao, per cui Il motorino, che si chiama Ciao, diventa Il Ciao.

Ma se sbagliavo io a dire Il Spada del Signore e me lo avete voluto correggere con Lo, allora dovete accettare che l'autore ha correttamente articolato il motorino Ciao come Lo Ciao.

Capito?
Ciao. (LO)

Caro Giovannino, questa volta il rosmarino te lo sei fumato!
Evidentemente hai qualche problema con gli articoli, ma ti assicuro che la regola e' semplice semplice e praticamente "meccanica": la scelta si fa a seconda dell'iniziale della parola successiva (oltre a genere e numero, ovviamente) http://grammatica-italiana.dossier.net/ … ana-06.htm



EDIT: questo e' anche piu' bello: http://www.google.co.uk/url?sa=t&rc … S5-G1yZDHg

Allora, nonostante sia stato trattenuto in sequenza da: un addio al celibato, una visita preoperatoria a Bologna e un matrimonio, arrivo in extremis al voto:

Ottimo corto, mi ha colpito in primis l’originalità del tema: un drogato che investiga; tanto più che la droga è si elemento fondamentale del quadro, ma non l’unico. Non mi è dispiaciuto infatti questo connubio tra la realtà del mondo della droga e l’atmosfera a tratti surreale della rocca bandita vecchia e dei suoi abitanti.
Dal punto di vista narrativo, lo stile risulta scorrevole, piacevole, con qualche bella trovata, soprattutto nella descrizione della città vecchia, che senz’altro ha permesso all’autore di spaziare con la fantasia (penso ad esempio al portale d’ingresso descritto come la bocca spalancata di un drago).
Inoltre c’è stata sicuramente una certa quantità di lavoro di ricerca per tentare di ricreare nel racconto l’atmosfera degli anni ’90.
Dal punto di vista delle meccaniche di gioco la perla è sicuramente la gestione del trascorrere del tempo all’interno del corto. Non è sempre perfetta, ma sicuramente una gran bella trovata. Inoltre i paragrafi sono ben concatenati, il regolamento è snello, diversi percorsi per giungere ai finali (almeno 2 principali, più delle deviazioni).
Ottima aderenza ai temi del concorso: personaggio svantaggiato E italiano; tre bei finali che non saprei neanche se definire positivi, negativi o boh…

Le cose che non mi son piaciute:
-Alcuni personaggi non erano sufficientemente caratterizzati (neanche un accenno di descrizione della principessa Fulvia!)
-Qualche furberia dell’autore. Ad esempio:nel paragrafo di Gioele lo zingaro, su tre opzioni, solo l’andare ai pescetti può essere un’azione scelta pur essendo già stata compiuta, mentre per le altre due, non si può tornare in luoghi già visitati; Perché? C’è una mancanza di coerenza.
-Lo spiegone dei falsari: abbastanza stereotipato

Nel complesso i difetti son ampiamente superati dai pregi: Voto 9

VOTAZIONI CHIUSE!

Ho capito... si sono sfidati a duello e domani all'alba si deciderà CHI da il voto. XD