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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Un po' di spacato di vita reale:
-Ale ‘o Roscio: “Quando so’ passato a bucamme, non me lo facevo mai da solo, me lo faceva sempre qualcun altro il buco. Non era solo perché non ero capace. Me giravo proprio dall’altra parte, non lo volevo vedè, perché lo capivo che era proprio ‘no schifo quello che me stavo a fa”
-Io: “Che c’è? Che c’hai?”
Ex: ”Te devo dì ‘na cosa: Ho fatto la più grande cazzata che potevo fa…”
Io:” M’hai messo le corna?”
Ex:”Seee, macchè. Me so’ pippata ‘a robba…”
-Mio padre: “Glielo dicevo sempre ad Annibale: lascia perde’ ‘sta monnezza. Lui diceva: smetto quando voglio. Un bel ragazzo, c’aveva tutto, ha lasciato solo quella pòra madre a piagne.”
-Conversazione di piazza:
“Hai visto Capolongo? Se lo so’ caricato in ambulanza. Un giorno si e l’altro pure se lo portano in overdose”
“Lassalo fa, che intanto ha seppellito 10 regazze e 10 cani, e lui ancora sta qua”
-Altra ex:” Mio padre l’hanno messo dentro, che l’hanno fermato e c’aveva l’eroina: spacciava l’eroina. Non se la faceva però: ci piace mbriacasse e la cocaina.”
-G.:Io me domando: “Ma come semo fatto noi a salvasse dalla droga?”
Io: “Non lo so. Magari non se semo salvati…”
-Io:“L’altro giorno ho visto Romina: ammazza non c’è rimasta più”
Giu.:”Eh, la robba se la sta a magna viva”
-Io: “Ma Dimitri? Che fine ha fatto? S’è Morto?”
L.: No, no: s’è ripijato. Se n’è annato non me ricordo andò, e s’è ripulito. Dicono che sta bene. Qua non ce torna più però”
Io: “ E te credo, se ritorna sai che ce rimette a inizià a pungicasse de novo?”
-Io: “Non capisco perché vengono tutti qua a Londra a disintossicasse. Ma perché? Me pare a me che ce girano più droghe che a qualsiasi altra parte, non me pare proprio il posto pe’ disintossicasse. Tu per esempio: perché sei venuto qua?”
Ale ‘o roscio:” MA è proprio per quello: quando smetti la rota dura qualche giorno che stai proprio a pezzi, ma dopo te passa il dolore. Solo che in testa te ce resta ‘na cosa sola: ‘a robba. E allora te serve de sta in un posto andò te poi pijà qualsiasi altra cosa; Io qua me so’ stordito un mese de continuo: pasticche, speed, alcool, finchè a una certa me so’ accorto che non ce pensavo più tanto, e ho allentato. Così me so ripulito. A londra lo poi fa.”
-Mio padre: “Vatte a leva’ sta maglietta a maniche lunghe; con le magliette a maniche corte devi girà: te devo pote’ vede’ sempre le braccia”
-Un marocchino appena scarcerato: “ A regà, so appena uscito de galera, mica c’avete qualcosa da fumà? Una cannetta?”
Io e un amico mio:”Tiè pijate sto’ spino”
“Grazie regà, e mica sapete andò posso trovà un po’ de robba? Conoscete qualcuno?”
Io:” No, noi con la robba non c’entramo niente. Non ne voglio sapè niente”
Marocchino:”Eh, brutta cosa; però anche bella cosa. Certe volte dentro era l’unica cosa per campare. Prima volta che fumi eroina senti che ti avvolge come una coperta e t’addormenti. E poi fai sogni bellissimi…”
-Mia madre al telefono con mia zia:” ma quindi ha l’AIDS? L’epatite C! Oddio…”
Una mia ex: “ Te credo che non rispondeva al telefono quell’altra: era andata in overdose mentre stava sotto la doccia. Il ragazzo l’ha dovuta porta’ al pronto soccorso.”
-Una coppia di tossici sull’autobus: “Che c’avete un accendino?”
Io e un mio amico:” Regà, ma mica ve potete prepara’ la pera qua sopra!”
Uno dei due tossici: “E perché no? Scusa te una canna non te la prepari prima de scende’?
Io:”Non è la stessa cosa”
Uno dei tossici: “Ahahah! E chi lo decide? Tu?”
Il mio amico:”Vabbè eccote l’accendino, però non voglio vede'”
Il tossico:” vabbè, tanto famo qua dietro ai sedili, voi girateve”
-M: “Hanno ammazzato Giampaolo ieri sera: un albanese gli ha dato ‘na cortellata al petto giù al pub”
Io:”Ammazza, me credevo che era immortale, non ce so’ riusciti vent’anni de robba, c’è riuscito uno che ha sbroccato una sera…”
-Mio padre:”…la madre è entrata in camera per portagli la colazione; il figlio c’aveva un piede fori dal letto: era tutto martoriato de buchi, se faceva là sotto pe non se fa sgama’…”
-A.M.: ‘Na volta me la so’ pippata la robba, per provare, per varia’, invece de pippamme sempre la merce (la cocaina). Ma ho capito subito che non era cosa: la merce la gestisco, pippo da ‘na vita, ma la robba, la volevo un’altra volta il giorno appresso, ho capito che non se poteva rifà, la dovevo lassa’ perde subito.
-Io: “Certo che ormai che st’autobus lo pijamo io, te, 2-3 matti e ‘sti 6-7 tossici, se t’addormi te risvegli in mutande…”
-Un tossico alla stazione termini, dopo l’entrata in vigore dell’euro: “Aò’, bello, ma che c’hai una liretta? Un leuretto, come se chiamano, io co’ tutte ‘ste lingue non ce sto a capì più ninete…”
-Io:”aò, bona l’amica de L.”
-G.:” Si, ma non fa per te, quella se fa la robba”
-Io:” ammazza, terribile!”
G.:” Tu, te fai troppo impressionà: te la ricordi A.? Quella con cui me vedevo? Pure quella se faceva de robba. Che poi se faceva…gliele facevo io le pere che manco era capace a bucasse. C’aveva i sordi per comprasse mezza Roma, ma non era capace a fa un cazzo.”
Io:” Certo che pure tu…!”
G.:”Ao’ nella vita uno deve fa quello che je pare, te voi buca’? bucate. Voi che te buco io? Te buco.”
-Io:” Ammazza Gimmi ormai è proprio senza ritegno, senti come strilla, ormai proprio tutto alla luce del giorno, non è che cerca de nasconde che spigne a robba!”
L.:”Seee, Gimmi c’ha il sangue fracico, gli hanno trovato l’AIDS, sai che je frega?”
-R.:Vabbè, ‘st’oppio è ‘na cosa per menti rinascimentali, ormai con la robba uno è abituato a ben altro…”
-L.: Aò, avemo dato uno strappo a Rambo che stava a fa’ l’autostop (giusto perché uno lo conosce), non sapeva più che doveva provà a fregasse, ce mancava solo che provava a staccamme lo specchietto. L’ho dovuto fa scende’.
Io: ”E tocca sta’ pure in campana che se te mette le mani addosso voglio vedè come lo fermi.”
-Uno storico tossico del paese, convivente con un fratello tossico pure lui: “Quello se ne sta a casa aspettando che gli porto i soldi o il metadone, io dico: io vado a lavorà, no? Almeno tu prepara il pranzo, spiccia casa, macchè, niente!”
-Un giovane tossico sull’autobus: “Ma che c’hai paura? Ma mica devi vecce paura, aò io so’ un pischello come te!”
Io:”non penso…”
-E.:” ma tu come hai fatto a capì che se bucava?”
Io:”dopo tanti anni me so’ fatto l’occhio, lo capisco dai gesti: ‘O roscio in discoteca ha raccolto con le mani un cubetto de deodorante da dentro un orinatoio per capire che fosse; quell’altro c’aveva un panino in mano l’ha poggiato su un davanzale dove ce stava uno strato de zozzo alto due dita. Solo i tossici posso fa cose del genere. Ma un tossico che concetto de igiene ce può avere? Il problema è che sta gente ce prepara da magnà…vabbè se faremo l’anticorpi”
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ilsaggio79
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Ecco. Ho postato questo estratto parziale di frasi che ricordo abbastanza nitidamente, estrapolate da varie situazioni in cui mi son trovato, per rispondere a chi si interrogava sulla mia conoscenza del mondo dell'eroina, ma anche perchè volevo dare un quadro più completo di cos'è il mondo della robba. Un quadro tragicomico come giustamente fa notare Abeas. Purtroppo nel corto, per motivi di spazio, la parte comica non ha trovato spazio, ma v'assicuro che c'è sempre: il tossico diviene col tempo qualcosa di grottesco, e le sue reazioni, ciò che gli accade, nonostante siano spesso velate di disperazione, in fondo risultano spesso comiche, dato che rappresentano una caricatura del dire, fare, sentire, delle persone normali. Immaginate la scena del tossico alla stazione, oppure la conversazione a cui ho partecipato riguardo Capolongo (che ancora campa!), ci sarebbe del tragico, eppure fanno sorridere. Il fatto che un aspetto del genere non sia potuto emergere dal corto mi è dispiaciuto tantissimo.
Tutte le situazioni descritte sono reali, come reali, qualcuno l'avrà capito, sono tutti i luoghi e i personaggi del mio corto.
Qualcuno (Lone?) parlando dell'introduzione disse che era un po’ troppo apocalittica: L’apocalisse dalle mie parti (provincia sud di Roma)c’è stata, l’eroina era vissuta come un problema tanto presente che in terza elementare (!!!) ci fecero un corso di prevenzione per diffidarci dall’uso. Ricordo nitidamente la spiegazione dei dettagli anatomici degli alveoli polmonari indeboliti dall’uso di roba che contraevano infezioni (tubercolosi e polmonite sono malattie dei tossici).
Il mondo dei tossici di eroina è un mondo a parte con cui mi son sempre dovuto confrontare e che, devo ammettere con un po’ di imbarazzo, mi ha sempre affascinato. Intendo affascinato come può affascinare uno scienziato lo studio di qualcosa di ignoto: la corruzione del fisico, la perdita della ragione, la scomparsa della morale. Le implicazioni, le cause, i pericoli. Tutto questo me lo trovavo continuamente intorno. Mio padre poi era ossessionato, era convinto che mi sarei bucato prima o poi e quindi mi sorvegliava, interrogava, controllava. La perdita dell’amico, a cui ho dedicato questo corto, insieme alle tante storie che venivano a galla di continuo nel paese e nei paesi intorno, lo rendevano folle. Una volta mi prese a schiaffi perché trovò nel taschino del mio giubbino un cucchiaio di plastica (avevo mangiato una coppetta gelato), solo dopo si rese conto che con un cucchiaino di plastica era difficile squagliare alcunché senza bruciare anche il cucchiaino stesso.
Questo per quello che riguarda l’ambientazione il know-how eccetera.
Poi possiamo parlare della storia (quella ovviamente inventata), dei personaggi e delle meccaniche di gioco. (Sempre che non abbiate altro da domandare al riguardo )
Una cosa però intanto la vorrei dire a Mornon: Nascondere la localizzazione geografica del corto mi è costata gran pena e mi ha anche penalizzato (più avanti spiegherò), ma l'ho fatto soprattutto per non essere sgamato al totoautori. Poi leggo il primo commento, tuo appunto, e dici: chiaramente una cittadina laziale...
Ma porcaputt... come cavolo hai fatto? centrato subito e subito centrato anche il fatto che tra i vari film ispiranti Amore tossico è stato uno dei fondamentali, anche per quel discorso sull'umorismo suscitato dagli eroinomani (che purtroppo come detto, alla fine non ha trovato sfogo) Bravo!
La scena del gelato è troppo
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
ilsaggio79 ha scritto:Una cosa però intanto la vorrei dire a Mornon: Nascondere la localizzazione geografica del corto mi è costata gran pena e mi ha anche penalizzato (più avanti spiegherò), ma l'ho fatto soprattutto per non essere sgamato al totoautori. Poi leggo il primo commento, tuo appunto, e dici: chiaramente una cittadina laziale...
Ma porcaputt... come cavolo hai fatto? centrato subito e subito centrato anche il fatto che tra i vari film ispiranti Amore tossico è stato uno dei fondamentali, anche per quel discorso sull'umorismo suscitato dagli eroinomani (che purtroppo come detto, alla fine non ha trovato sfogo) Bravo!
La scena del gelato è troppo
E se capisce sì...
Sì, la scena del gelato non si batte...
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Mornon ha scritto: se capisce sì...
Ma da cosa in nome di Dio? Possibile che abbia reso così bene l'atmosfera?
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Ahahaaahahah... esatto, non si batte. Io credo che in Sicilia, in Campania, in Toscana o in Lombardia i giri, gli scazzi, le situazioni, i soprannomi sarebbero diversi...
Sarà che ho l'orecchio allenato alla lazialità, ma non ho avuto dubbio alcuno su questa cosa (al limite bassa toscana, tiè... Già Umbria o Marche sarebbe stato differente...)
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