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I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Ciao a tutti!

Ecco l'ottavo Corto di quest'anno.

Vita da Cani

Le votazioni per questo Corto si chiuderanno alle 23:59 di domenica 22 giugno.

Buona lettura!

Ultima modifica di: gpet74
Giu-15-14 23:08:59

gpet74
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Evviva!

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Bene bene, ottimo esempio di come poteva essere sfruttata meglio l'idea dell'avventura nei panni di un cane.
Lo ammetto, sono partita con molto entusiasmo; il racconto è molto carino e scorrevole, l'idea assai disneyana e i personaggi ben delineati. L'azione non manca ed è anche ben resa: avvincente l'incontro/scontro col molosso dello sfasciacarrozze, bella l'avventura delle fogne, commovente l'incontro con Manto Grigio. La barboncina mi ha fatto sorridere, specialmente nel giocare in forma di "Topocane", ricordandomi la "divina barboncina" di "Oliver & company" alle prese col rozzo chiwawa. bigsmile

Purtroppo, però, non posso andare oltre il 7. Vorrei dare 7- a dire il vero, ma non posso e quindi scelgo (tra 6,5 e 7) il 7 come "premio" per la maggior inventiva a parità di soggetto con altri Corti, la presenza di una storia vera e propria ed anche l'ottima resa dello spirito randagio, la simpatia ed il "concept" dei personaggi.

Il voto (e vorrei prendere a schiaffi l'autore per questo) cala molto per colpa di errori totalmente evitabili, a mio parere, alcuni leggeri, ma altri anche pesantucci. Riporto le mie osservazioni:

1) Innanzitutto, molti paragrafi potrebbero essere sviluppati meglio, troppo brevi e buttati via. Esempio: la ricerca di cibo nelle fogne: autore, sprecati a mettere due righe in più per descrivere cosa troviamo e come. Fa colore.
Altro esempio, la casa sulla Collina: non la vediamo nemmeno. Incontriamo la barboncina, come si dice…ta-ta…senza un minimo di descrizione della casa, che invece dovrebbe essere un momento chiave, magari ispirare qualcosa in noi (soggezione, invidia, snobismo… insomma, poteva riagganciarsi benissimo a quella introduzione "contro" i cani altolocati. Invece non viene sfruttata per nulla e bastava pochissimo.
Altro esempio ancora, il par. 11: ci vorrebbe una descrizione minima di cosa c’è a destra o sinistra, altrimenti non ho elementi che mi ispirino una scelta piuttosto che l'altra. Qui mi fermo, ma ho avuto più volte l'impressione che sprecare due righe in più per la "scena" non avrebbe fatto male. Capisco lo stile diretto, ma in alcuni momenti è addirittura trascurato e troppo sbrigativo.

2) Paragrafi sprecati: esempio principe, la prima scelta (se ricucire con Lupo Rosso o seguire la barboncina), che porta ad esito esattamente identico. Poteva essere risparmiato per qualche opzione in più in altri casi, ad esempio tentare di salvare manto Grigio o dare un'opzione di "rischio" in più alla scena del custode del canile, prevedendo ad esempio di poter venire scoperti. O qualsiasi altra cosa.

Per restare al Canile, segnalo un'altra cosuccia che, più che un errore, è (secondo me) un'occasione mancata: in tutto il nostro tentativo di ingresso la nostra taglia non pesa affatto; eppure c’è da arrampicarsi (a sinistra) o da passare attraverso una rete strappata in un solo punto. Ci si aspetterebbe che essere un Topocane o un Cerbero conti qualcosa nella "mission impossible".

3) Par 10: è MOLTO difficile non prendere la scelta giusta, salvo non si sia dei kamikaze o si voglia fare i finti tonti perché davvero onesti dentro. Inoltre, sappiamo cosa siano le rotaie; sappiamo addirittura che portano in città e avremo quindi sicuramente visto dei treni passarvi sopra, sappiamo ADDIRITTURA che a rischiare di trinciarci è un "treno merci"… poi non ne riconosciamo il vibrare, scambiandolo per un temporale?

4) Di nuovo i "dialoghi macchietta"= il soliloquio del custode. Perché, dico, dovete fare 'ste cose? Non le sopporto nemmeno con questa atmosfera disneyana. Qualsiasi altro escamotage si poteva trovare: ascoltare una telefonata, vedere i nuovi padroni della cagnetta mentre la portavano via e poi seguire le tracce, rubare al custode un registro con gli indirizzi dei cani comprati e poi, con affinità umana, farsi aiutare da qualcuno a cenni (anche se ciò avrebbe comportato una diversa disposizione delle scelte). Qualsiasi cosa era MEGLIO del soliloquio del custode con la bottiglia. E' già improbabile che uno parli con la bottiglia ad alta voce se non per bestemmiare, guarda caso parla DELLA NOSTRA CAGNETTA appena noi siamo lì per ascoltare dietro la finestra e non si limita a riflettere su come siano fortunati i cani a volte, ma ci da PURE i dettagli della casa. Non giustificatemela con "è un racconto per l'infanzia" (a parte che in questo caso mi sembra un racconto per tutti) o "anche i cani che si parlano sono surreali" perché vi mozzico: i cani parlano tra loro in una loro "lingua" e sono plausibilissimi da quel punto di vista, esternamente si comportano come cani normalissimi. E i dialoghi tra i cattivi de "la carica dei 101" sono esempi di come si può gestire molto meglio il dare informazioni utili senza sfociare nella bruttura.
Ah, poi, parliamo della Collina: ok, il custode parla di una bella casa e di una Collina… ma chi ci dice che è proprio QUELLA vicino al Canile? Siamo in città, è l'unica casa in collina? Magari il cagnolino (o cagnolone) può anche ritenere sia quella che ha visto dietro al Canile, ma andiamo con assoluta certezza mentre invece le informazioni sono molto vaghe. E, guarda caso, ci azzecchiamo a pieno. Siamo cagnolini/oni molto fortunati.

5) Logica: mi lascia perplessa quella del punto nel Canile in cui ascolto il suddetto soliloquio: se ho “affinità animale” capisco tutto, se non ce l’ho capisco lo stesso dove andare (quindi che cambia?), ma paradossalmente, averla mi svantaggia. Il fatto che porti ad un finale positivo rispetto l’altro mi sembra molto tirato a caso e senza una logica vera dietro.

6) Attenzione: errore clamoroso al paragrafo delle fogne: si dice di andare al par. 2 se NON si ha fiuto e al 26 se si ha fiuto… ma il risultato è l’opposto.  Infatti è al 2 che ci gettiamo sugli “inconfondibili odori di…” e andiamo sicuri, mentre al 26 andiamo avanti senza certezza. Questo falsa tutto il resto e purtroppo è il classico, evitabile errore da non rilettura o rilettura frettolosa. Gran peccato, grandissimo.

Last but not least: sbaglio o per finire l’avventura con la barboncina l’UNICA via è avere fiuto o non c’è alcuna alternativa? Ci vorrebbe almeno UN percorso parallelo, magari più complesso e rischioso, che ci permetta di terminare la nostra vera missione anche avendo altre caratteristiche. Forse l'autore non ha in mente un "vero finale" e, se vogliamo, per me è molto migliore quello con Stella; c'è da dire che sono comunque finali di "consolazione", che non centrano la missione a pieno. E' quindi un errore, sempre secondo me, condannare il giocatore a non arrivarci SE NON prendendo una certa caratteristica iniziale e basta.
Ora so che il Saggio arriverà e mi svelerà che in realtà c'era un altro modo e io l'ho mancato pur avendo giocato il libro tre volte con diverse caratteristiche incrociate. Quindi metto subito le mani avanti e sottolineo l'iniziale "sbaglio o", in attesa di conferme.

A head full of dreams

Aloona
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Devo ammettere che leggere "enclave di cani" mi ha fatto ridere. bigsmile

monpracem
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

A me è piaciuta l'epica introduzione al territorio del branco.  smile

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Aloona
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Uffa, al primo tentativo sono morto; e per un motivo che non ritengo giustificato.

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 Ho trovato la barboncina (della quale, io umano, ho da subito diffidato) nella nuova casa, mi ha mandato a spasso e non avevo "ululato" a questo punto mi viene detto che "Ormai non te la senti di tornare al Branco e ti arrendi a girovagare per le strade" - mentre è esattamente quello che avrei fatto io - e, non avendo "occhi di triglia", sono stato ammazzato dai ragazzini (cosa per altro molto inverosimile, ero un "cerbero" e per quanto crudeli difficilmente i ragazzi sono così stupidi da attaccare un randagio di grossa taglia: anche se armati di bastoni e quindi sicuri di prevalere presto o tardi possono nel frattempo rimediare dei morsi molto pericolosi). Io odio quando il testo di un librogame prende una decisione al posto tuo: non c'era nulla nella situazione che mi costringesse a non tornare dal branco, quindi rifiuto che le cose vadano in questo modo. In sede di giudizio questo abbasserà il mio voto di almeno mezzo punto se non di un punto intero.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Dopo un paio di riletture mi trovo a concordare profondamente con Aloona per quanto riguarda gli errori che ha individuato, li quoto tutti.

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 Per altro, se per arrivare al finale positivo con quella profumiera della barboncina si deve aver per forza "fiuto", per quello positivo con la molto migliore Stella è obbligatorio avere "ululato", quindi la scelta della "dote canina" predetermina la compagna con la quale si può finire.
Tutto ciò, unito a quanto scritto sopra, fa sì che il mio voto sia solo 6,5, nonostante il tono generale mi sia piaciuto.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Devo dire la verità, questo corto non mi è piaciuto affatto.

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La caratteristica che salta subito all'occhio è che qui i cani sono umanizzati. Parlano, usano nomi, hanno sentimenti umani (e fin qui ok, ci può stare), sono in grado di capire parole articolate (par 7), sono superstiziosi ("buona fortuna"), pregano addirittura (par. 11)! Manca solo che ballino e cantino e sarebbero i protagonisti di un cartone Disney!

La prosa è asciutta, asciuttissima, fin troppo. Molte frasi sono contorte e implorano l'uso di una virgola o una riformulazione; es.: par 1 "la capacità di interrompere fastidiosamente i tuoi pensieri di Stella è unica"; "'Senti Stella Bianca', questo è il completo nome del Branco di Stella" (???).

L'avventura scorre senza alcuna logica dall'inizio alla fine. Le tempistiche sono sballate: da quando la barboncina viene rapita dagli accalappiacani (è sera inoltrata, par 50, e la barboncina è appena stata raccolta, successivo par 46) a quando si arriva al canile quanto tempo passa? Un'ora? Non può essere trascorso molto tempo, eppure quando si arriva al canile (a sera più che inoltrata) la barboncina è già stata adottata. Che rapidità!

L'aspetto gioco è ridotto all'osso. I primi sei paragrafi sono ininfluenti, qualsiasi cosa si faccia la prima vera scelta è al par 28. La maggior parte delle scelte si riducono a un check se si possiede o meno una caratteristica. Ho contato i paragrafi in cui la scelta è libera e non condizionata dall'avere una caratteristica: sono 12, ma in realtà si riducono a soli 8 effettivi (un sesto del totale), perchè i par 11-9-21 e i par 28-19-23 sono concatenati e si rimandano a vicenda. Tra questi paragrafi a scelta libera, solo in un caso (par 18) vengono offerte tre alternative tra cui scegliere, in tutti gli altri ci si limita a scegliere tra due alternative, quasi sempre alla cieca ("vai a destra o a sinistra?")

Perfino i tre finali sono raggiungibili solo possedendo una specifica caratteristica: "ululato" per arrivare al 29, "occhi da triglia" per arrivare al 24 e "fiuto" per arrivare all'8. Senza una di queste si arriva a una ID, perchè "ormai non te la senti di tornare al branco" (ma perchè mai poi???)

Paradossale il par 12, in cui viene chiesto se si ha "ululato": peccato che al 12 si arrivi solo e soltanto avendo "fiuto", che è alternativo a "ululato". Erroraccio causato dal copia-incolla e da una scarsa revisione del corto.
Altro errore al par 43, in cui i rimandi all'uso di fiuto o meno sono invertiti!
Il soliloquio infodump del custode al par 7 è grottesco, così come il fatto che il cane sappia trattenere il respiro (ma tanto tutto è possibile, è un cartone!)

Le caratteristiche: la scelta della taglia viene chiesta 3 volte, sopravvivenza 2 volte ("randagiosità" viene chiamato "randagismo" al par 17!), giocoleria (ma non sarebbe stato più appropriato "giocosità"?) 2 volte, doti canine 6 volte, empatia umana 2 volte. Forse si poteva ridurre il numero di caratteristiche e dare più influenza a ciascuna scelta, o lasciare più scelte libere.

In definitiva un corto sballatissimo senza capo nè coda.
Non me ne voglia, l'Autore, del voto che gli assegnerò, non è un voto alle sue capacità, che sono sicuro siano superiori a quanto offerto da questo corto, è solo un voto al risultato di questo racconto, forse (o almeno spero) scritto in fretta e senza ispirazione negli ultimi giorni disponibili prima della scadenza e funestato da numerosi errori. A dare di più farei un torto agli altri Autori che hanno profuso un impegno nettamente maggiore nella loro opera.
Voto finale: 2.

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abeas
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

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 Vorrei far notare che "fiuto" e "ululato" si escludono a vicenda e quindi uno dei due lo si possiede di sicuro, dunque la possibilità di finire con una delle due cagnoline è comunque garantita. Piuttosto, è la combinazione di "fiuto" con "affinità umana" (come nella mia prima partita) che condanna a morte certa, infatti se al canile si va a sinistra e si ascolta e comprende il monologo umano ("affinità"), una volta che si arriva dalla smorfiosa che si è sistemata nella nuova casa, il possesso di "fiuto" esclude quello di "ululato" e quindi la possibilità di ritrovare il vero amore in Stella, e quello di "affinità umana" esclude "occhi di triglia" che permette almeno una vita satolla; e anche se si incontra Manto andando a destra le uniche possibilità di salvezza sono legate al possesso di "ululato" e "occhi di triglia".
L'autore avrebbe dovuto almeno garantire la possibilità del finale positivo con la stronzissima cagnetta anche a chi fosse arrivato alla sua nuova casa per aver capito il borbottio dell'accalappiacani.

A questo proposito volevo far notare un'altra cosa: al par. 31 un nostro comportamento (fermarsi a osservare o correre chiamando a gran voce) determina un cambiamento in una situazione che dovrebbe essere precedente e indipendente (se Barbie si sia trovata bene o no nella nuova casa); era il genere di cose che non sopportavo in Avventure stellari o nei pochi SLTA che ho sfogliato.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Vita da Cani (16-22 Giugno)

Bene bene... un altro bel corto, purtroppo effettivamente non eccellente come altri finora apparsi in concorso.
L'atmosfera disneyana non mi dispiace e neanche la missione.
Anche la scelta delle "abilità" e l'uso in gioco è molto divertente, anche se effettivamente si poteva equilibrare meglio le possibilità delle singole varianti e trovare in alcuni casi dei nomi migliori (ma topocane non si batte).
I testi sono più corti della media degli altri, ma anche questo non mi dispiace. In questo modo, si gioca e rigioca velocemente e la storia non è appesantita da eccessive descrizioni. Azione! Scelte!

Tuttavia, le varianti della storia, i percorsi e qualche trovata potevano essere resi meglio. In generale un bel corto, che ha ancora un certo margine di miglioramento.

Voto: 8

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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