Constantine lanica uno sguardo omicida a Damas, estrae la spada della canaglia dal corpo di Jacob e la lancia contro la parete. "Dissacrare il corpo di un crociato è un reato punibile col rogo!" poi si china sul cadavere, lo ricompone alla bell'e meglio e recita una rapida preghiera per l'anima del ragazzo. Rialzatosi, il crociato sembra più vecchio di dieci anni; scuote tristemente la testa mormorando: "Simul crocesignatus, semper crocesignatus".
Afferra da Damas il denaro di Jacob ed annuncia: "Sarà mia cura riconsegnarlo alla famiglia di Jacob insieme al corpo; fate del resto di queste cianfrusaglie quello che volete, ma ascoltate il mio consiglio e non commettete lo stesso errore fatto da Jacob, non fidatevi degli oggetti di un negromante".

Cassandra non sembra particolarmente interessata agli oggetti ritrovati.
Spinge con la punta dei sandali i corpi dei negromanti e non frena un gesto di disgusto.
"Sbrighiamoci a trovare una via d'uscita" dice. "comincio ad averne abbastanza di questo posto!"

Damas

Il viso del brigante si deforma in una smorfia e non fa nulla per nascondere l'irritazione che prova.

"Ti avverto, paladino" pronuncia l'ultima parola con una punta di rabbia e derisione, "prima o poi mi riprenderò quel denaro..." gli abbaia contro additandolo.

(mi disfo della spranga e faccio posto per la pozione)

DORFUS

"Ehi! che fine ha fatto la figlia della megera che abbiamo incontrato nella prima stanza? Chi la teneva d'occhio? Vallorch? Dov'e'?"
Si rivolge poi al crociato: "Conosci la famiglia di questo maledetto? Chi sono? Dpve stanno? Togliti dalla mente di trascinarti dietro il cadavere qua sotto: prima pensiamo a sopravvivere, poi penseremo a tutto il resto: non puoi combattere con una carcassa sulle spalle."

DORFUS

"Dicci come si chiamano e dove abitano, cosi' se muori riporteremo noi quel denaro."