Dorfus (gioca un jolly e) si rialza da terra. I colpi ricevuti avrebbero fracassato un barile di rovere, ma evidentemente il boscaiolo è fatto di un legno ancora migliore...

Ignorando il richiamo di Damas, l'uomo dei boschi si avvicina alla porta del laboratorio e getta un'occhiata all'interno.
La sala è ampia e illuminata di una luce verdastra, che promana da lampade, ampolle e fuochi alchemici che ardono qua e là senza fare fumo.
Dei tavoli dotati di cinghie e catene sono sparsi per la sala, così come altre catene e strumenti di costrizione, tutti gettati a terra alla rinfusa. Da un paio di calderoni e numerose vasche di cristallo trasparenti si sentono gorgogliare degli intrugli verdastri e altre apparecchiature sconosciute sono accatastate per ogni dove.
Vi sono alcune figure vestite di nero nella stanza, tre uomini di età diverse e una donna, che guardano nella direzione delle scale con timore e dubbio...
Non sembra vi siano altri mostri da affrontare.

(Non ce la fai a usare le erbe al volo, ma potresti trangugiare la pozione. vuoi?)

Mornon ha scritto:

(Non ce la fai a usare le erbe al volo, ma potresti trangugiare la pozione. vuoi?)

Si, grazie!

DORFUS

A questo punto entra nel laboratorio e chiude la porta dietro di se (per non farsi cucinare).

Dorfus si porta freneticamente la mano al giustacuore di tela e ne estrae la fiasca di pozione. La butta giù in un sorso e il potente cordiale ha l'effetto sperato, donandogli nuove energie.
Poi, udendo quello che sta per accadere più in alto, si lancia nel laboratorio ad armi sguainate, per evitare di venire inondato dal liquido del calderone. Non esiste purtroppo un uscio da chiudersi alle spalle.
Nella sala, le figure ammantate di nero si mettono in movimento. Una di esse afferra un'ampolla piena di liquido nero. Un'altra si guarda attorno e poi afferra una lunga lancia che termina con un guinzaglio. La donna estrae due corte lame seghettate. L'ultimo avversario fa qualche passo indietro e si allontana dal Boscaiolo.
Mentre Vallorch, Constantine e la ragazzina si mettono in fuga e raggiungono Damas, Cassandra si trova a fronteggiare la creatura orripilante.

Human zombipede: Prova di Prodezza 8 Riuscita! Impatto 4 Protezione 2, Danno 2

Cassandra: Prova di Prodezza 4 Riuscita! Impatto 3, Protezione 2, Danno 1

Il mostro riesce a colpire la prode Amazzone, ma la donna è abile quanto il più esperto dei guerrieri. Non solo incassa il colpo con una semplice imprecazione a filo di labbra, ma riesce anche a ferire la creatura con la sua lancia.

Un attimo dopo, con un ghigno sadico e l'aiuto di Vallorch, Damas  rovescia il contenuto del pentolone giù dalle scale, poi con una torsione scaglia il calderone rovente nella stessa direzione, "Ci vediamo nell' Abisso, cane bastardo!"

Prova di Prodezza (aiutato): 9 Fallita!

Il liquido immondo e fetido si rovescia giù dalle scale come una piccola cascata, inondando i gradini.
Cassandra grida non appena il fluido le invischia i piedi e anche il mostro sembra essere ora decisamente rallentato.
Purtroppo non è stato possibile essere più precisi e anche il calderone finisce per rotolare via.

Cassandra e l'orrendo mostro rimangono a combattere sulle scale, mentre il liquido inizia a risalire lungo gli arti inferiori di entrambi.

VALLORCH:

"Damas, posso provare io a prendere il tavolo! Tu e Constantine provate a tagliargli la testa: senza quella, il mostro non può più vederci!".
Quindi Vallorch si reca verso la cucina per provare a vedere se riesce a caricare un tavolo (anche più piccolo, non necessariamente il più grande) da spingere con tutta la forza lungo la tromba delle scale contro il mostro, almeno per stordirlo e per guadagnare tramite l'effetto sorpresa qualche secondo per recidergli la testa.