un paio di amici che avevo in campagna queand'ero ragazzino mi han trascinato, una sera che erano in giardino coi genitori, a raccontare barzellette, ovviamente si arriva a quelle sui carabinieri, ovviamente io non perdo l'occasione e anzi ci do dentro, e (meno ovviamente) il giorno dopo mi dicono sogghignando che il padre prima del lavoro attuale (insegnante) faceva il carabinere ^^

Gia' il problema e' che pure a me son venute in mente certe figurette di m. del passato ma col cavolo che le racconto perche' su certi argomenti si puo' raccontare ma su altri argomenti tabu', pure se non sono cose gravi, c'e' troppo rischio di rovinarsi la reputazione.
Piuttosto, noto che spiccano per assenza di partecipazione molti grandi nomi del forum... forza!

Aloona ha scritto:

Me ne sono poi ricordata una veramente atroce, ma che riservo il diritto di confessare solo in presenza di un avvocato. Il bello è che non risale a neanche tanto tempo fa.

Seven_Legion ha scritto:

Gia' il problema e' che pure a me son venute in mente certe figurette di m. del passato ma col cavolo che le racconto perche' su certi argomenti si puo' raccontare ma su altri argomenti tabu', pure se non sono cose gravi, c'e' troppo rischio di rovinarsi la reputazione.

Eddai!!!
vi concedo il tabù solo se sono a sfondo sessuale o fisiologico ( tipo ho tossito e per lo sforzo mi son pisciato nei calzoni. cosa per altro realmente successa ad un mio conoscente!) altrimente le dovete dire!

Comunque seven_legion m'ha bacchettato per la mia scarsa conoscenza della lingua inglese, tanto più deplorevole dato che ho vissuto sei mesi a Londra (ma che volete il mio inglese l'ho imparato da lituani, portoghesi, nigeriani che frequentavo nei posti di lavoro o nelle bettole), e devo dire che ha fatto bene perchè sentite che qui pro quo m'ha creato tale mia ignoranza:

Dopo essere tornato in Italia da alcuni mesi mi viene a trovare una ragazza polacca, mia ex collega a londra, insieme col marito che non avevo mai visto.entrambi non parlano italiano ma riusciamo comunque ad intenderci anche col mio inglese non proprio splendido. Li ospito in casa mia qualche giorno e una mattina li porto al mare (s'era d'estate). La ragazza si distende a prendere il sole mentre il marito fa il bagno e più volte m'incita a raggiungerlo in acqua per una nuotata, così sebbene non sia un amante del nuoto lo raggiungo e con qualche bracciata ci portiamo un pò al largo. Rimaniamo li alcuni minuti mantenendoci a galla nella piacevole acqua tiepida e si chiacchiera del più e del meno. Il discorso termina con lui che mi dice che il giorno dopo sarebbero andati a visitare Roma. Segue quindi un pò di silenzio e facciamo altre due bracciate.poi , di punto in bianco, mi butta là : Do you want come with us?
Niente di strano penserete voi. E invece ne nasce una conversazione di alcuni minuti tra l'imbarazzato  e lo stupito, perchè che ci crediate o no io non conoscevo il pronome US! e allora secondo voi come ho inteso la frase, insospettito anche dall'insistenza con cui aveva voluto che lo seguissi al largo lontano dalla moglie? ma chiaramente con uno splendido : Do you want come with ass?
l'ho interpretata come un approccio abbastanza spinto!
Dopo poco comunque abbiamo chiarito l'equivoco e ci siamo quasi affogati per il ridere.

Quella della prof. è capitata anche ad un mio amico, almeno una cosa simile: a loro capitò di esprimere ad alta voce apprezzamenti sull'insegnante di turno nello stesso autobus che prendeva il figlio.

IlSaggio@  Non è a sfondo sessuale in senso PRATICO, ma è comunque imbarazzante anche da raccontare, se non si conosce il mio modo di scherzare un po' sciolto, ma che va sempre preso molto poco sul serio... va beh, comunque, confesso: mi trovavo vicino il capolinea dell'autobus, in quel momento completamente vuoto e si scherzava, rideva e discuteva con un mio amico. A un certo punto, discutendo animatamente di una questione su cui si era finiti, l'amico mi serve su un piatto d'argento un simpatico lazzo, rispondendo ad alcune mie affermazioni in acceso contrasto con le sue con qualcosa come "porca miseria, mo' ti sbatto al muro!", nel senso che mi avrebbe preso a sberle.
Io, simpatica umorista, prendo l'occasione al volo ed esclamo, senza accorgermi del tono della mia voce un po' troppo squillante "OOOOH! Finalmente! Possibile che mi tocca fare tutto questo casino per farmi sbattere al muro da un uomo?". Non contenta, me la sghignazzo allegramente con aria diabolica; dopodiché mi volto e mi accorgo che l'INTERO autobus, nel frattempo riempitosi di gente, è ancora fermo lì con le porte APERTE e noto almeno una quindicina di facce che mi fissano tra l'attonito e l'interessato.
Nonostante, a quel punto, desiderassi una voragine sotto le scarpe, raccolgo la mia miglior faccia da culo e sorridendo con nonchalance mi accendo una sigaretta, GRIDANDO in modo da farmi sentire bene verso il mio amico (che bastardo se la ride, ma non è che mi avverte, nonostante fosse girato in vista della fermata... ): "Dai, su, lo sai che scherzo sempre! Ehehe... comunque non vado di fretta, voglio PROPRIO fumarmi una sigaretta, mi sa che prendo il prossimo..."