I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di AquisgranaRe: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana Le regole sono regole, nessuno dissente, ma posso trovarlo assurdo? Insomma, è un concorso o una partita di Munchkin?
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
appunto.
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana E' certamente la cosa più strana che abbia visto in questo contesto. E' sperimentale fino all'estremo e rientra nelle regole per un pelo (in fondo siamo italiani), può essere contestabile l'assenza di narrazione per la prevalenza del gioco, tutto quel che vuoi, ma escluso per il termine "Aquisgrana"... é__è
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
Declino ogni responsabilità. Io ho preso posto nel mio ufficio di giudice organizzatore e mi sono trovato sommerso da papiri HTML del vecchio forum che comprendevano gli incunaboli del regolamento.
Verrà dichiarato alla fine, subito prima di chiudere la discussione, così potremo evitare il trolling più spietato.
"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
E che non si dica che non sono scrupolosi!
Questo è un corto incompleto. Immagino che sia questo il motivo per cui si trova fuori concorso (oltre all'utilizzo non consono del termine Acquisgrana). Ecco perché non mi intratterrò troppo sull'incompletezza del gioco, bensì su ciò che è fruibile. Narrativa Il testo è quasi perfetto, almeno per quanto riguarda il regolamento. Non si può certo parlare di narrativa, però, poiché manca una trama e uno sviluppo vero e proprio. Muovendoci come in un videogame, tra paragrafi molto scarni e privi di carattere, non si sviluppa alcuna storia. C'è però un soggetto, un canovaccio, completamente racchiuso nel regolamento, che è risulta arguto e storicamente accurato. L'autore, infatti, ci situa in un periodo storico ben preciso, attorno all'anno 814, ossia alla morte di Carlo Magno. Ritroviamo infatti personaggi come Ludovico il Pio, uomo dalle politiche quantomeno abbiette, che viene dipinto come allegro adoratore di Satana. Insomma, uno sforzo notevole di ricostruzione storica se contiamo che anche tutti gli altri personaggi sono ben inseriti nel contesto, complicato dalla necessità di far quadrare tutto con il mazzo da briscola. Sono personalmente convinto che le chicche non finiscono quì, ma questo dovrà confermarcelo l'autore a fine concorso. C'è la nota dolente delle ripetizioni (decine e decine di paragrafi copia-incollati) che è un vero e proprio pugno in un occhio, ma date le premesse fatte all'inizio non mi accanirò su di esse. Insomma, in poche parole, un soggetto straordinario che manca di uno sviluppo a livello di trama. Data la qualità del soggetto e il fatto che il corto è fuori concorso per ovvi motivi di incompletezza, mi sento di dare la sufficienza a questo aspetto della mia valutazione. Voto ipotetico: 6 Giocabilità Si nota subito che gran parte del valore di questo corto sta nello sforzo fatto dall'autore di creare un regolamento che comprendesse in se anche la trama, in un rapporto simbiotico. A questo proposito vorrei complimentarmi con l'autore per aver saputo inserire l'handicap fisico come svantaggio reale e costante, e non solo come mera speculazione o attraverso sporadici check. E' anche vero che la quantità di regole iniziali può raffreddare l'entusiasmo del lettore (a me è capitato anche in altri corti presentati quest'anno), ma tutto sommato il regolamento in questo corto è scritto bene, chiaro e anche simpatico... che si vuole di più? Una volta trangugiate le varie regole, il gioco si presenta noioso, aldilà dell'incopletezza dei testi. Non essendoci variabili di alcun tipo, se non i punteggi di credibilità, bene o male si sa già cosa aspettarsi a livello di gioco. Trovo poco funzionale la possibilità di iniziare da un paragrafo a caso, cosa che concede al lettore troppe possibilità di sbagliare. Forse l'ha notato anche l'autore, infatti nel prologo si viene avvertiti che "è possibile fare tutta la ricerca pre-partita che vuoi", quasi a voler dire "se non lo fai sono affari tuoi...". Il gioco così com'è non mi ha divertito, purtroppo, e non sono nemmeno tanto sicuro che potrebbe funzionare come gioco da tavolo. Tuttavia il soggetto e le premesse dell'impianto regolistico ne fanno un bel progetto da curare e sviluppare. Sono comunque costretto a considerare insufficiente questo aspetto del gioco. Voto ipotetico: 5 Sentimento Il soggetto è affascinante e dimostra grande sagacia da parte dell'autore; si nota che tutta l'ambientazione è costruita attorno alle carte da briscola, cercando di estrapolarne un significato alternativo. E chissà che questo significato non sia poi quello originale? Ossia, la lotta per il potere. Nonostante l'incompletezza dell'opera, traspare l'intento di regalare al lettore una esperienza librogamistica diversa, che si avvicina molto al gioco da tavolo... forse anche troppo. Oltre al fatto che i paragrafi sono incompleti, è la struttura a mappa a dare il colpo di grazia, alienando ancor di più il lettore. Purtroppo il gioco non può essere giocato aiutandosi con le carte, e questo a causa del regolamento stesso che prevede l'utilizzo di statistiche, forse per cercare di assomigliare un po di più ad un librogame. Allo stato attuale delle cose considero questo corto una bozza di un possibile buon librogame, magari anche lungo. Voto: 7 Voto globale:6
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana Causa tempo mancante ho solo letto il regolamento e leggiucchiato i vari paragrafi.
Il buongiorno si vede dal mattino.
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
ne sei proprio sicuro?
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana Le parole "Aquisgrana", "Infingardo" e "Danilo Baldoni" sono bandite da sempre su questo forum. Mi stupisco che ancora vi sia qualcuno qui che non lo sappia...
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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