Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
Voto di EGO
Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana è di certo uno dei Corti più particolari della storia del concorso. Se non ci fossero i paragrafi numerati, si potrebbe tranquillamente dire che compete per tutt'altro tipo di gara, perché non c'è davvero modo di farlo rientrare di diritto nella "letteratura interattiva". Questo è un gioco, ma non un racconto-gioco: non bastano i paragrafi e una contestualizzazione storica per farne una narrazione. Le descrizioni degli Assi e dei Re non fanno una storia, e non c'è nemmeno un epilogo.
Dunque il Corto è giocoforza fuori concorso. Non c'è una vera e propria vicenda: perciò, anche se ci sono 4 possibili "finali", e teoricamente innumerevoli esiti per la partita a più giocatori, questo aspetto del regolamento non è stato rispettato.
Detto questo, io nutro grande stima per chi sa creare giochi. La considero una delle attività più creative che ci siano. E quindi, anche se Sangue e intrighi non è proprio ciò che ci si aspetta da questo concorso, è un lavoro che ritengo degno di molte lodi. Il regolamento è molto brillante, ed è scritto con molta cura; l'unica cosa che avrei spiegato meglio è che il lettore può scegliere uno qualsiasi dei paragrafi come punto di partenza. "Un paragrafo a tua scelta tra l'1 e il 36", inizialmente, mi aveva fatto pensare che si dovesse partire o dall'1 o dal 36.
Il testo delle stanze dei vari Maggiorenti minori è essenziale e forse perfino ridondante, ma secondo me è meglio metterlo che affidarsi alla memoria del giocatore, già costretto ad assimilare e tenere a mente un regolamento assai complesso (ci ho messo un po' a capire bene il funzionamento del tutto, inizialmente facevo parecchia confusione). Possiamo lamentarci della ripetitività e della mancanza di descrizioni, ma preferisco questo rispetto al racconto di un certo venditore di tappeti...
Mi è piaciuta molto la struttura a scacchiera e la sua relazione con le carte della briscola: veramente un gioco ben pensato e ben impostato, e quel poco testo che c'è è assai simpatico, oltre al regolamento che già di per sé fa parte della "storia" ed è una meraviglia da leggere. Mi riesce difficile pensare a come si possa però arrivare da qualche parte senza conoscere in anticipo il contenuto di tutte le stanze, e a quel punto, il gioco in solitario si riduce ad un mero calcolo dei movimenti e dei punteggi. Mi aspettavo che dopo il paragrafo 36, la seconda parte contenesse qualche ulteriore sfida, magari con più finali determinati dal tempo impiegato ad arrivarci. Non c'è nulla di tutto ciò, e la cosa mi ha sorpreso e un po' deluso. Non credo affatto che l'opera sia incompleta, ma decisamente non è stata proprio pensata come opera di narrativa a bivi. Un po' un peccato, visto l'impegno e la creatività profusi nel rispettare la regola del personaggio italiano, e soprattutto la geniale implementazione del personaggio svantaggiato. Questo è l'unico Corto in cui lo svantaggio del protagonista si integra in modo inestricabile nell'impianto di gioco, invece di essere più che altro un pretesto narrativo.
Mi preme segnalare che al 18 c'è un errore: a sud si va al 25, non al 27!
Come giudicare Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana? Salvo gli errorini segnalati, è un lavoro impeccabile nell'esecuzione e brillante nella concezione. Però... non è un "librogame". Ha partecipato al concorso sbagliato. E non è davvero possibile giudicarlo con i criteri con cui abbiamo giudicato tutti gli altri Corti. Dovendo proprio dare un voto, gli do un 7,5; avrebbe potuto meritare qualcosa di più, ma la presenza della parola "Aquisgrana" è davvero imperdonabile e mi costringe a non andare oltre.
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gpet74
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
Importante:
Alcuni voti sono stati espressi in modo confuso, oppure usando il condizionale. Io ho riportato tutti quelli che mi sembravano dei voti, segnando un (?) di fianco a quelli che mi sembravano dubbi.
per favore, confermatemi tali voti ed evitate, in futuro, di scrivere "io darei x". Insomma x o lo dai o non lo dai, siamo chiari!
Votanti, voti e medie
Gran Maresciallo Rygar - 6,5 (?)
Adriano - 7
Anima di Lupo - 7
Lonewolf79 - 6,5
Monpracem - 6
Mornon - 7 (?)
Aloona - 5 (?
Seven_Legion - 7,5
Abeas - 7
Gpet74 - 4
EGO - 3
Rygar - 7,5
Totale votanti - 12
Punteggio totale - 74
Media = 6,166
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gpet74
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
gpet74 ha scritto: Tanto per cominciare esso è ambientato molto dopo, alla morte di Carlo Magno, nipote del Carlo Martello della canzone (Che non era imperatore, ma re dei Franchi, quindi, per forza, non è di lui che si parla in questo Corto)
Se è per quello non era nemmeno re, era maggiordomo di palazzo.
Una nota: io non mi sono dimenticato di votare, ho considerato che un voto non fosse applicabile, per me questo non è un librogame nemmeno nell'accezione più ampia del termine, tuttavia come gioco mi è sembrato molto buono, quindi un'insufficienza la trovo completamente fuori luogo, visto che per altro è fuori concorso.
Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
gpet74 ha scritto:EGO - 3
Rygar - 7,5
Hai invertito il mio voto con quello di EGO. Alla fine la media non cambia, ma potrebbero sballare le classifiche secondarie sulla Gazzetta.
"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"
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Re: I CORTI 2014 - Sangue e intrighi alla Corte di Aquisgrana
abeas ha scritto:Heimdall di Bifrost ha scritto:Credo che sia fuori concorso perché non aderisce a nessuno dei tre temi del concorso di quest'anno.
Non è vero, aderisce al tema dello svantaggiato.
Ma è proprio per questo che lo affermavo: secondo me lo 'svantaggio' che affligge il protagonista è solo una parola, buttata lì un'unica volta nel corso del prologo senza nessun altro effetto pratico sulla narrazione (?); un elemento di differenziazione che avrebbe potuto essere agevolmente sostituito con qualunque altro (verdi, bianchi, rossi, oppure franchi, longobardi e bizantini) senza che questo incidesse in alcun modo sull'andamento del corto.
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