Con un po' di ritardo, ecco i risultati:
Utenti che hanno partecipato: 9
Totale voti: 16
1° posizione: ID 127: (6 voti, spadadelsole, Yaztromo, Adriano, gabrieleud, Aloona, ulnar primo)
127.
Nell’anno 15.990 a.C., nel corso del Mesolitico, un Neanderthal Castelperroniano di nome Ugg assistette a
un breve evento nel cielo notturno di quella che è conosciuta oggi come la città di Allier, in Francia. Una
collisione di due meteore avvenne nel quadrante L725-32, ad approssimativamente un anno luce dalla Terra.
Una delle meteore era composta prevalentemente di ferro, mentre l’altra di acondrite. Al momento della
collisione, i loro due nuclei si fusero e rilasciarono un’energia equivalente a una detonazione nucleare di 120
mila megatoni. A Ugg questa esplosione galattica apparve solamente come un breve lampo di luce fra molte migliaia di stelle splendenti, visibile per alcuni secondi prima di sparire allo sguardo, lasciando un alone cremisi per qualche altro momento. Il Neanderthal si fermò a grattarsi l’ampia fronte sporgente, poi sorrise ai bei colori rossi rimasti nel cielo notturno, li indicò e pronunciò il suo nome: “Ugg”.
Un anno luce dopo, tutto ciò che rimane di quell’antica collisione meteorica del quadrante L725-32 entra infine nel campo gravitazione della Terra. Inesorabilmente si staccano alcuni frammenti, mentre la frizione con l’atmosfera terrestre frantuma il suo guscio di acondrite e trasforma il suo nucleo ferroso in frammenti fusi di metallo bollente. Proprio come il tuo lontano antenato Neanderthal Castelperroniano chiamato Ugg fece 18 mila anni terrestri fa, ora assisti a un breve evento nel cielo proprio sopra la tua testa.
La fiammeggiante coda della bruciante meteora si inarca davanti al tuo sguardo, splende brillante per alcuni
secondi mentre le ultime tracce del suo guscio di acondrite sono vaporizzate, poi il suo nucleo di ferro incandescente si schianta a terra alla velocità di oltre 18 mila metri al secondo. Un piccolissimo frammento di
ferro incandescente ti penetra appena sopra il soppracciglio destro, attraversa tutto il corpo in linea diagonale passando per il torso ed esce dalla coscia destra prima di seppellirsi a trenta metri di profondità
nel terreno sotto di te. Mentre svieni, pronunci un ultimo grido pieno di shock e di sorpresa: “Ugg!”
Tragicamente, sei caduto vittima di un crudele (ma non impossibile) scherzo astronomico e antropologico del
fato. La tua vita e la tua avventura si concludono qui.
2° posizione: ID 20: (5 voti: spadadelsole, ilsaggio79, Anima di Lupo, Aloona, abeas)
20.
"Papà, papà!" - grida tuo figlio, correndoti incontro con una mano dietro la schiena. "Indovina che gioco ho imparato oggi?".
Tenti di sbirciare invano, riflettendo: "Mmmm... non so... da un indizio a papà"
"Va bene..." - concede il pargolo, con un sorriso soddisfatto - "Qui dietro ho una cosa, io te la lancio e tu la devi prendere senza farla cadere! Pronto?".
"Pronto!" - Ridacchi tra te e te, ma purtroppo quel che ti vola incontro, non è la pallonata che ti aspettavi.
Fai appena in tempo a dirti che dare in pasto tutta la tua collezione di Lupo Solitario ad un bambino di otto anni non è stata forse una grande idea, prima di stramazzare al suolo con un'accetta piantata nel cranio".
Chiudo.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".