Beh, dopo averci giocato un po', mi è capitata la stessa sorte di Sauro svariate volte. L'idea non è male: ci troviamo in un parco divertimenti in attesa della nostra ragazza, quando in seguito al suo ritardo siamo costretti a cercarla fra le varie attrazioni, rendendoci presto conto che non si tratta di un normale luna park...
Ci troviamo a dover affrontare diversi stage, come la Sala degli Specchi, il Circo dei Mostri, la Casa Abbandonata tutti ricchissimi di personaggi e sfide: la tensione è sempre alta, ma ogni tanto è condita con una spruzzata di humor, per via delle situazioni particolarmente grottesche e surreali. Il citazionismo è surreale: si passa dai Simpson a Star Wars a Monkey Island in brevissimo tempo; come avrete capito è necessaria molta suspension of disbelief...
Ogni attrazione è un'ambientazione a se, ed è possibile visitarle (quasi) in un ordine libero: qualora si dovesse morire in un'attrazione è possibile ricominciarla da capo (ma non mi è chiaro se perdendo parte degli oggetti che eventualmente abbiamo comprato dal negozio che si trova al centro del parco). Qui cominciano le note dolenti, perché morire ci capiterà spesso.
Ogni attrazione è infatti piena di ostacoli: da prove di intelligenza come la risoluzione di alcuni indovinelli (forse le prove più riuscite), agli immancabili combattimenti ed ai classici lanci di dado. Infatti il nostro personaggio ha tre caratteristiche. CORPO MENTE e CORAGGIO, che permettono di superare più o meno brillantemente le prove ad esse correlate che si risolvono sostanzialmente nel lanciare due dadi e superare un certo punteggio. Ad ogni prova superata si ottiene un PUNTO EROE, speciali punti che in caso di prova non superata o di un combattimento perduto, permettono di riprovare (spendendo 3 punti) o superare l'ostacolo automaticamente (6 punti). Sicuramente ciò agevola l'eroe, ma questi lanci di dado sono così tanti che è praticamente impossibile non fallirne un buon numero: le conseguenze non sempre sono letali (solitamente si perde qualche punto di CORPO, MENTE e CORAGGIO, oppure dei punti vita che ovviamente scesi a zero significano morte), ma in qualche malaugurato caso un check fallito conduce alla morte.
Anche i combattimenti non sono certo facili: per colpire l'avversario è necessario superare un certo numero con il lancio di due dadi, ed a seconda dell'arma che portiamo toglieremo dei punti vita all'avversario (peccato che l'arma che ha il punteggio minore per colpire richieda quanto meno un 6...). Ci sono poi numerosi oggetti che è possibile recuperare: oltre alle armi (da corpo a corpo o da fuoco), ci sono anche strumenti che possono permettere di svicolare dalle situazioni più difficili, o potenziamenti che aumentano le nostre caratteristiche, molti dei quali si possono comprare col denaro reperibile nelle varie location.
Insomma, Sinister Fairgound è un buon prodotto che soffre però della sindrome da lanci compulsivo vista in tanti FF, qui mitigata dalla presenza dei PUNTI EROE: se con questo accorgimento è più difficile che un'ottima partita sia mandata all'aria da un tiro sfortunato, la cosa non è comunque improbabile (specialmente se si affrontano le attrazioni senza avere gli oggetti che permettono di rendere meno ostici alcuni passaggi...)