ilsaggio79 ha scritto:

A parte questo: per ora mi ha preso tantissimo bravo baba mi sa tanto che ti sforno una recensione...

Sì però se la recensione la fai per babacampione, mi sa che icedlake non è tanto contento! 

ilsaggio79 ha scritto:

I medaglioni con cui parto e che sono derivanti dal mio punyeggio di aiuto divino (9 nel mio caso) Possono aumentare o comunque non devono mai, nel corso dell'avventura, superare il numero iniziale, al pari del punteggio iniziale do Forza e Destrezza? E se la risposta è si: perché quando bell'aedes mi regalano un medaglione di Marte se voglio accettarlo debbo cancellarne uno di quelli già in mio possesso?

La quantità di medaglioni non deve mai superare la cifra definita dal punteggio di Aiuto Divino.
Cito dal regolamento: "Sin dall’inizio dell’avventura porterai con te un numero di medaglioni pari alla cifra che definisce la tua caratteristica Aiuto Divino. Nel caso dovessi trovare altri medaglioni lungo il tragitto, e non dovessi avere ulteriore spazio libero, potrai sempre sostituirli, senza mai superare la quantità massima stabilita."

Di conseguenza il medaglione che trovi nell'aedes è il primo in cui si può incappare e se si vuole prenderlo bisogna per forza di cose effettuare una sostituzione.

Grazie per i complimenti Saggio e buona lettura. Ormai attendo con ansia la recensione! 

Quanto mi e' piaciuto questo librogame!! La storia, la cultura, la mitologia, il colore, la magia tutto si fonde benissimo in questa avventura!
Soprattutto splendido livello di dettaglio e informazione, ma la bellezza e' che l'informazione non e' fine a se stessa, ma si sposa benissimo con la storia.

Se proprio si vuole cercare dei possibili miglioramenti, c'e' l'introduzione che ti fa intuire un po' troppo fin dall'inizio, la pergamena di viaggio che e' leggermente meno bella delle altre illustrazioni (mediamente stupende) e.... sembrera' un dettaglio... quando indossi le armi e armature da legionariosei obbligato ad abbandonare le tue armi e armature, ma cosi' ho anche abbandonato la spada di Marcello che era migliore... non vedo perche' avrei dovuto farlo. Forse si sarebbe potuto spiegare un po' meglio perche' gli indizi sono stati raggruppati in quel modo (se non hai entrambe le meta' della Pergamena, devi avere o un gruppo di indizi, oppure un altro gruppo di indizi, ma se ne hai un po' di un gruppo e un po' dell'altro gruppo non puoi superare il check): sicuramente c'e' un buon motivo, ma sarebbe bello che venisse spiegato un pochino...
Di possibili miglioramenti per ora non me ne vengono in mente altri...

Non vedo l'ora di gustarmi il seguito!!!

Mi riferivo ad eventi specifici. Per esempio quando trovuamo i 2 legionari che litigano e ci intromettiamo, ootteniamo che ci venga momentaneamente affidato il presunyo calunniatore. Perché? Siamo solo degli ausiliari. E poi semplicemente perche6 diciamo che ha ritirato le accuse nessuno gli rompe più le scatole.

Anche l'essere pagato con informazioni mi sembra un po forzato dato che non sappiamo che informazioni ci possono essere date e che(teoricamente) non si dovrebbe sapere cosa stiamo cercando.

Cmq confermo il divertimento e la bupna riuscita globale del libro.

In primis, un ringraziamento ancora a tutti per l'interesse che dimostrate, che mi riscalda il cuore.
In seguito tenterò di rispondere più o meno a tutti i vostri appunti.

Yaztromo ha scritto:

c'e' l'introduzione che ti fa intuire un po' troppo fin dall'inizio

Questa cosa mi era stata fatta notare già dal momento in cui avevo postato la sola introduzione per sondare l'indice di gradimento. E, come allora, risponderò che la non troppa difficoltà nell'intuire chi sia il fanciullo chinato sopra il padre inerme è voluta. Nel senso che non propongo la ricerca delle origini di Caio al lettore stesso, bensì a Caio stesso. La curiosità sarà nel capire in che modo le scoprirà e che altre sorprese ci saranno ad attenderlo nel secondo volume. Secondo volume che potrete leggere ai vostri nipotini, i quali potranno leggere il terzo ai loro figli, dopo che mio figlio avrà completato la trilogia secondo le linee della trama da me precisate sul letto di morte.

Yaztromo ha scritto:

Forse si sarebbe potuto spiegare un po' meglio perche' gli indizi sono stati raggruppati in quel modo (se non hai entrambe le meta' della Pergamena, devi avere o un gruppo di indizi, oppure un altro gruppo di indizi, ma se ne hai un po' di un gruppo e un po' dell'altro gruppo non puoi superare il check)

Colgo in questo caso l'occasione per svelare cosa ogni singola "nota" rivela a Caio. Questo servirà come curiosità anche a chi magari l'ha completato ma non ha avuto voglia di spulciarselo tutto, e di conseguenza non è a conoscenza di cosa rivelano le note che non ha trovato.
Divido le note in due blocchi, esattamente come sono richieste nel check al quale ti riferisci, cioè al par. 32.

BLOCCO A
- Pergamena intercettata: non capiamo il testo della missiva ma solo la firma. Non sappiamo a chi è indirizzata ma sappiamo chi è l’autore: Alsir.
- Misterioso destinatario: capiamo il testo della lettera ma non sappiamo a chi è indirizzata.
- Incontro segreto: vediamo Sextus che confabula con i capi daci.
- Infiltrato: apprendiamo che il clan degli Scitzari (e quindi anche Alsir) vogliono i romani via dalla Dacia e, inoltre, un romano è un traditore.

BLOCCO B
- Accordo nascosto: veniamo a conoscenza del fatto che Sextus ha parlato con i daci e della presenza di una “lettera d’impegno” presso la torretta d’avvistamento.
- Anello compromettente: dal falegname dace  troviamo l’anello con la scritta “Sextus”.
- Nome del traditore: il cacciatore ti consegna il nome di Sextus, dicendo che egli complottava con i daci
- Pecora nera: scopri dal fratello, che Alsir complotta contro i romani.

La divisione non è casuale naturalmente. Ai tempi ricordo di avere dedicato una buona fetta di tempo appunto cercando di assicurarmi che sia il blocco A che il B abbiamo nel complesso informazioni sufficienti ad incastrare il traditore.
Va da sè che gli exhibit del blocco A sono più robusti, e lo si evince anche dalla conseguente reazione di Plinio. Il blocco B, però, pur essendo più debole gode del fatto di avere a portata di mano il fratello di Alsir, il quale canterà come un usignolo a tempo debito.
Non tutti gli incroci di informazioni sono possibili perchè alcune vie scelte da Caio escludono a priori la possibilità di scoprire altre "note". Per quanto riguarda gli incroci possibili, oltre a quelli sopra citati, non mi risulta che forniscano informazioni sufficienti da poter incastrare alcun colpevole.

ilsaggio79 ha scritto:

Per esempio quando trovuamo i 2 legionari che litigano e ci intromettiamo, ootteniamo che ci venga momentaneamente affidato il presunyo calunniatore. Perché? Siamo solo degli ausiliari. E poi semplicemente perche6 diciamo che ha ritirato le accuse nessuno gli rompe più le scatole.
Anche l'essere pagato con informazioni mi sembra un po forzato dato che non sappiamo che informazioni ci possono essere date e che(teoricamente) non si dovrebbe sapere cosa stiamo cercando.

Ammetto che il fatto che poi nessuno "rompa più le scatole" è un po' forzato, ma il fatto che ce lo concedano per fare due parole non lo è. Alla fine si tratta di soldati semplici e all'interno del campo Caio potrebbe anche circolare senza lorica, quindi non c'è modo per loro di intuire che sia un ausiliario.
Per le informazioni non è che proprio non sappiamo cosa stiamo cercando. Plinio all'inizio è abbastanza chiaro: dobbiamo cercare informazioni su Sextus che, a suo modo di vedere può essere un individuo pericoloso. Caio, insomma, non brancola nel buio.

Yaztromo ha scritto:

Ah... quasi dimenticavo: quando sei ormai alla fine, dopo che ottieni (piu' o meno, a seconda di quanti punti hai fatto) informazioni sul tuo passato, tiri fuori il pugnale e minacci chi ti ha dato le informazioni.... ecco, io ho trovato quella esplosione di violenza improvvisa un po' "fuori carattere".

In un primo momento può in effetti sembrare non da Caio, ma se si pensa alla frustrazione di avere dei dubbi sulla propria origine, al trattamento non proprio ortodosso che Caio riceve nel finale e alla sua dura giornata di lavoro, forse lo sclero ci può stare.
E poi, per citare un filosofo dei nostri tempi: “ Non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo.”