Ketharr
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Il Cacciatore raddrizza la schiena, come un animale da preda pronto a colpire, e inspira rumorosamente dal naso. Minuscole goccioline di gelo imperlano la sua barba. L'uomo avanza  e appoggia una mano, fredda come il ghiaccio, sulla spalla di Lorelai.
"Dama, questo non e` il momento di esitare." Esclama l'Uomo del Nord guardando la fanciulla negli occhi "E` il momento di colpire e staccare la testa del serpente prima che esso ci morda! Muoviamoci! Insieme possiamo sconfiggerlo!"

Il gioco di sguardi dura solo un attimo (se Lorelai non lo interrompe), poi il Cacciatore si volge a cercare la porta piu` vicina per raggiungere il nemico

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Ketharr prepara la Tempesta di Ghiaccio
Master, puoi aggiornare la mappa con le posizioni di ognuno?

Ketharr
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Il Cacciatore rompe gli indugi, apre la porta, si posiziona in modo da poter permettere l'accesso agli altri (diciamo 2 quadretti a sud dalla porta e prova a lanciare la Tempesta di Ghiaccio sul gran panzone!

Zagrabal avanza sicuro all'interno della stanza e cerca di fermare kaltorak.
""Orsù messer cacciatore, non agitiamoci prima del tempo. Costui che si fa chiamare 'il Padrone' meriterebbe maggior cortesia. In fondo abbiamo invaso la sua dimora...".
Poi si rivolge cerimonioso al Padrone: "Generoso ospite,  perdonate l'irruenza dei miei inesperti accompagnatori. Siamo stati irresistibilmente attratti in questo luogo e prima di mandarci contro le vostre magie, vogliateci raccontare che cosa la vostra persona trova di interessante in un luogo sperduto nelle pianure, come questo. A parte rozzi pastori non vi è null'altro..."

"Il mio nome è Costantine Sineterra" declama il crociato, facendosi avanti con la mano sull'elsa della spada "cavaliere della Vera Fede." Il crociato osserva attentamente sia il padrone sia la figura che ha di fronte, senza tradire alcuna emozione, come se fosse indifferente all'aura di malvagità che trasuda dagli esseri. "In questo luogo ho assistito ad atti di inenarrabile blasfemia contro gli insegnamenti del Salvatore: una simile violazione non può restare impunita. Con l'autorità che mi è stata conferita, vi ordino di liberare la ragazza che tenete ostaggio e di consegnarvi spontaneamente nelle mani della Chiesa".

Damas

La canaglia fa una smorfia nel vedere i suoi compagni avanzare nella stanza mentre lui invece indietreggia. Appoggiandosi la spada sulla spalla avanza sicuro fino a trovarsi al fianco del Crociato e con tono arrogante si rivolge alla figura seduta sul trono
"Non mi interessa della ragazza ne tanto meno della Chiesa" ridacchia al solo pensiero ma torna subito serio e con sgardo torvo prosegue "Avresti fatto meglio a pensare contro chi sguinzagliare i tuoi cani, bastardo. Adesso sono qui per la tua testa!"