Firewolf è una serie tutta in terza persona.
Anche un corto che partecipava al concorso dei corti dell'anno appena trascorso era in terza persona: Guerre civili di Gpet74.
Un altro corto invece: Lo spettacolo di Lionardo di Mompracem è in prima persona se nn sbaglio.
Non capisco però perché parli di pecca sui librogame impersonali. Intendi dire che i librogame generalmente caratterizzano ppco il protagonista?

gabrieleud ha scritto:

Mi ricordo una discussione avuto con la prof di italiano delle Medie, che sosteneva l'impossibilità che esistesse un libro scritto in seconda persona. Quando le portai Oberon 3: "Ah, bè, ma questo è solo un gioco."

Le ho rivolto col pensiero numerosissime insolenze, che si sappia!   

e dire che il fatto di conoscere i librogame lo devo proprio all'insegnante di italiano delle medie...

Infatti, Fire*Wolf è in terza persona.
Personalmente preferisco quelli in seconda, ma non credo siano più difficili a livello di "costruzione".

Diciamo che il tema della persona è strettamente collegata all'immedesimazione ed al protagonista.
Se i romanzi dovrebbero basarsi sullo spessore dei personaggi, è vero che il librogame ha un vuoto nella figura del protagonista che viene riempito dal lettore. Quindi i personaggi dei LG *tendenzialmente* hanno un passato scarno ed una personalità poco delineata.
Ovvio, è questo il punto del LG: il protagonista sei tu. Ma mi chiedevo se ci sono LG che riescono a riempire questo vuoto senza perdere però la caratteristica ludica.
Già mi avete fatto un nome interessante, Firewolf. Ho visto che la saga si può comprare in versione APP, qualcuno l'ha provata?

se la vuoi leggere in cartaceo munisciti di tavole dei logaritmi e di un laureando in teoria delle stringhe.

l'app non l'ho provata, ma se automatizza la parte di calcolo dei combattimenti perlomeno ti riesci a godere la scrittura di brennan.