Adriano ha scritto:

Nel verbale dell'assemblea di ieri è stato scritto che il problema è stato affrontato e l'assemblea ha approvato all'unanimità che se il padre della ragazza non risolverà radicalmente il problema, verranno informati della cosa Tribunale e Prefettura.
Insomma: o lo risolve lui con le buone portandosi via i cani ed affiancando alla tossica un assistente sociale che la aiuti ad integrarsi col resto del condominio, oppure la cosa finirà in Tribunale e la tipa rischia grosso.

Beh dai sembra che si possa risolvere tutto per il meglio!

Ah, mi ero dimenticato di aggiornare!
Il padre della demente gli ha tolto 3 cani, quindi è rimasta con 3 cani e 7 gatti.
Problema risolto?
Si.
Per 10-15 giorni.
Poi le abitudini sono tornate quelle di un tempo e la puzza di escrementi è tornata a farsi sentire. A fasi alterne, ma è tornata.
Venerdì scorso sono stato dai Vigili Urbani a sollecitare un secondo controllo, mentre lunedì ho ricontattato l'Amministratrice, che ha confermato che si rivolgerà al tribunale.
Vediamo chi la spunta.

Ciao Adriano, ho visto solo ora il topic.
Mi dispiace molto per la situazione.
Molti condomini prevedono nel regolamento il divieto di tenere animali in appartamento o quantomeno il divieto di sporcare e danneggiare le parti comuni. Per le violazioni può essere disposta una sanzione di euro 200,00, aumentabili fino ad 800,00 in caso di recidiva (art. 70 disp. att. c.c.): il problema è che molti condomìni non hanno aggiornato il regolamento (questa norma è in vigore solo dal 2012, prima la sanzione massima era di lire 100 (!)).
In ogni caso ti sconsiglio di andare dall'avvocato: ne ricaveresti solo una causa lunghissima e sostanzialmente inutile (se anche - dopo cinque o sei anni - riuscissi a spuntarla, lei ricomincerebbe subito a tenere il comportamento precedente e tu ... dovresti ripartire con un'altra causa).
La cosa migliore è rivolgersi al sindaco, che, in casi gravi, può disporre provvedimenti obbligatori a tutela della salute e dell'igiene (in concreto le toglierebbero gli animali e la obbligherebbero a subire controlli periodici dei servizi sociali).
Da questo punto di vista, piuttosto dei carabinieri o polizia, suggerisco di chiamare i vigili urbani.
In bocca al lupo.

Mike

Devo smentire in parte Mike:

L'articolo 1138 del Codice civile ha scritto:

– così come modificato dalla legge 220/2012 «le norme del regolamento» condominiale «non possono vietare di possedere o detenere animali domestici».

E questo perché l'animale non è un oggetto, ma ha il diritto di abitare e di essere accudito dal padrone.
Naturalmente esistono delle regole di igiene:

È sempre prevista la responsabilità civile ex articolo 2052 del Codice civile e penale dei proprietari, in caso di danni o lesioni a persone, animali o cose nonché l'obbligo di stipulare, in caso di animali pericolosi, una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni causati da proprio cane contro terzi. Bisogna, infine, rammentare che:
- gli animali non possono essere lasciati liberi di circolare negli spazi comuni senza le dovute cautele sopra indicate;
- i proprietari degli animali debbono comportarsi in modo tale da non ledere o nuocere alla quiete e all'igiene degli altri conviventi dello stabile;
- il condominio, in caso di rumori molesti o di odori sgradevoli per i quali è necessario chiedere la cessazione della turbativa per violazione delle norme sulle immissioni intollerabili ex articolo 844 del Codice civile, può richiedere l'allontanamento dell'animale dall'abitazione in base all'articolo 700 del Codice di procedura civile;

Ma sicuramente, Adriano, vi sarete già informati di tutto...

Calma, calma... chiaramente Ulnar diceva cosi' per dire... si vede dall'avatar che in reata' e' un tenerone e non farebbe male a una mosca!  : D