Re: I Corti 2015 - E' un gioco da ragazzi
Aloona ha scritto: L'altra piaga verità, che il nostro EGO pone in evidenza, è la coincidenza tra il fallire subito il gioco e l'essere soli, da cui si evince che il successo amoroso (almeno nelle prime fasi) è davvero composto al 50% di buona tattica. Ciò fa riflettere persone come me, che hanno sempre rifiutato le tattiche in favore della naturalezza; insomma, inizi a rivedere qualche tua convinzione... che poi me lo dicevano sempre mamma, sorella, amici e analista.
Anch'io sono sempre stato per la naturalezza e anti-tattica e debbo dire che con me tutto sommato la scelta ha funzionato alla grande.
Alla faccia delle vecchie zie...
Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione. Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.
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Re: I Corti 2015 - E' un gioco da ragazzi
ilsaggio79 ha scritto:Charles Petrie-Smith ha scritto:Saggio, no, non è così: io per esempio non ho ballato; e viceversa si può tentare di baciare Lodovica senza essere usciti dal locale.
Ma giocavi in versione "standard/standard"? E cosi facemdo sei riuscito ad ad arrivare all'epilogo?
Sì, al primo tentativo. Ma attenzione: non ho ballato ma SONO uscito dal locale etc.; nelle esplorazioni successive ho visto che si può passare al bacio prima, ma in quel caso senza tirare i dadi.
Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.
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Re: I Corti 2015 - E' un gioco da ragazzi
Aloona ha scritto:Discussione che, tra l'altro, potrebbe non esaurirsi mai in quanto a riflessioni.
Ad esempio, sto notando un'inquietante coincidenza tra chi pensa che Lodovica debba andare a morire sola già dai primi dialoghi e i single maturi del forum. Correggetemi se sbaglio. Gli altri hanno più o meno tutti difeso il protagonista. Ora, la cosa mi pone ulteriori domande sociologiche, tipo se sia peggio vendere la dignità, ma guadagnare in compagnia o perdere le compagnie per avere troppa dignità. E in che misura?
NB. Non che tutti i fidanzati del forum abbiano perso dignità per accasarsi, intendiamoci, ma sembrano molto più "comprensivi" con l'atteggiamento di lui.
C'è stato un periodo, purtroppo anche lungo, in cui ho rinunciato alla dignità e in buona parte anche alla mia identità personale per TENERMI una persona.
Pensavo che fosse normale, inevitabile. Quasi tutti mi hanno detto, o dimostrato, che devi farlo, prima o poi.
Dire sì, sempre sì, anche se la proposta non ti interessa per nulla.
Rinunciare alle spese per te in favore delle spese di coppia.
Stare zitto per non dire quello che pensi.
Parlare del nulla, perché se stai sempre zitto non va bene.
"Io sono come sono/ Cerca di cambiare/ Ecco sono cambiato/ Non sei più quello di una volta".
E poi? Poi... non va bene lo stesso.
Non basta mai.
E non piace a nessuno. Dopo un po' non ti piaci più nemmeno tu, e l'unica fortuna è che non ci fai più caso. Sei troppo impegnato a fare da giocoliere, mangiafuoco e saltimbanco per un pubblico che la metà del tempo neppure ti guarda, e per l'altra metà non applaude nemmeno se pagato. E trova un'altra metà di tempo per tirarti i pomodori. Belli marci.
E come va a finire? Che la storia finisce comunque, e tu non sai più bene chi sei e che cosa vuoi, e dai la colpa agli altri perché non ci puoi credere di essere stato così coglione.
La morale è: se proprio ti devi zerbinare, fallo se la posta in gioco è davvero altissima, ma tipo una notte con Miranda Kerr (per dire un esempio molto popolare: per me c'è di meglio in giro).
Ma c'è un caveat: Miranda Kerr non va con gli zerbini.
E dunque, c'è una sola conclusione: non ne vale mai la pena. Chi si concede agli zerbini, è una brutta persona e si merita gli zerbini. Che poi gli zerbini non piacciono davvero a nessuno, e infatti, anche chi vi si concede, lo zerbino lo cambia di frequente. Presto o tardi lo zerbino è così sporco di terra e di polvere, che non puoi non cambiarlo.
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Re: I Corti 2015 - E' un gioco da ragazzi
EGO ha scritto:
C'è stato un periodo, purtroppo anche lungo, in cui ho rinunciato alla dignità e in buona parte anche alla mia identità personale per TENERMI una persona.
Pensavo che fosse normale, inevitabile. Quasi tutti mi hanno detto, o dimostrato, che devi farlo, prima o poi.
Dire sì, sempre sì, anche se la proposta non ti interessa per nulla.
Rinunciare alle spese per te in favore delle spese di coppia.
Stare zitto per non dire quello che pensi.
Parlare del nulla, perché se stai sempre zitto non va bene.
"Io sono come sono/ Cerca di cambiare/ Ecco sono cambiato/ Non sei più quello di una volta".
E poi? Poi... non va bene lo stesso.
Non basta mai.
E non piace a nessuno. Dopo un po' non ti piaci più nemmeno tu, e l'unica fortuna è che non ci fai più caso. Sei troppo impegnato a fare da giocoliere, mangiafuoco e saltimbanco per un pubblico che la metà del tempo neppure ti guarda, e per l'altra metà non applaude nemmeno se pagato. E trova un'altra metà di tempo per tirarti i pomodori. Belli marci.
E come va a finire? Che la storia finisce comunque, e tu non sai più bene chi sei e che cosa vuoi, e dai la colpa agli altri perché non ci puoi credere di essere stato così coglione.
La morale è: se proprio ti devi zerbinare, fallo se la posta in gioco è davvero altissima, ma tipo una notte con Miranda Kerr (per dire un esempio molto popolare: per me c'è di meglio in giro).
Ma c'è un caveat: Miranda Kerr non va con gli zerbini.
E dunque, c'è una sola conclusione: non ne vale mai la pena. Chi si concede agli zerbini, è una brutta persona e si merita gli zerbini. Che poi gli zerbini non piacciono davvero a nessuno, e infatti, anche chi vi si concede, lo zerbino lo cambia di frequente. Presto o tardi lo zerbino è così sporco di terra e di polvere, che non puoi non cambiarlo.
Capperi!
In genere una coppia matura ha bisogno di qualche compromesso, ma quella che hai descritto è la morte dell'anima...
Hai fatto solo bene ad affrancarti, e ti auguro la miglior fortuna!
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Re: I Corti 2015 - E' un gioco da ragazzi
Jhongalli ha scritto:Scelta che apprezzo, così come l'anno scorso apprezzai "Sull'orlo del buco".
Chapeau!
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Re: I Corti 2015 - E' un gioco da ragazzi
abeas ha scritto:
Aloona:
La pensiamo così diversa su questo testo che potrei chiederti di sposarmi.
Voto finale: 5.5
Mi spiace, ma sono per le coppie che hanno tante cose in comune.
Seven_Legion ha scritto:
Si, ma state ragionando unicamente in base al testo che possiamo leggere del personaggio. Quello che il libro non vi fa vedere e' l'aspetto fisico, "l'allure visivo " che evidentemente magnetizza il protagonista. Nella vita reale esiste che ragazze particolarmente attraenti assumano volentieri un atteggiamento sopra le righe. Il quale -se meramente trascritto su carta- le dipingerebbe come ben miseri soggetti: Dal vivo pero' si verifica una sorta di equilibrio per cui il gioco anche ci sta. O, come direbbero alcuni... se lo possono permettere.
NESSUNA/O si può permettere di essere irritante e tirarsela oltre un certo limite. A parer mio. E posso capire chi lo permette se si tratta di una botta e via, perché alla fine che ti frega... ma non per altro.
Yaztromo ha scritto:
Anch'io sono sempre stato per la naturalezza e anti-tattica e debbo dire che con me tutto sommato la scelta ha funzionato alla grande.
Alla faccia delle vecchie zie...
Che ti devo dire? Hai avuto più culo ai dadi. é__è
@Ego
Ma guarda che almeno una volta nella vita tutti abbiamo zerbinato, anche solo per inesperienza.
Infatti un'attenuante è una presunta inesperienza del protagonista, almeno con quel tipo di ragazza (qualcuno ha detto, anche se a me non pare scontato, specie per il tipo). Solo che tu descrivi un tipo di storia già "avanti". Qui ci sono due persone che si sono appena viste e io non so come funziona per i maschi, ma a quel livello o uno/a ti convince inizialmente che avete tante cose in comune e si mostra in un certo modo, POI cambia e ti frega quando sei già invischiato (a quel punto scatta il meccanismo "Ma io l'ho VISTO/A nella sua parte più profonda... POSSO SALVARLO/A!) o prendere già da subito, quando il rapporto è superficiale, tutte 'ste pezze in faccia di atteggiamenti sconfortanti dovrebbe farti cadere la patina dorata. Oh sarà che non mi è capitato una volta sola di uscire con un bel ragazzo, pensare "Caspita!" e dopo un'ora di conversazione aver voglia di fingere un parente con attacco cardiaco in corso per darmi alla fuga. Ho resistito in qualche raro caso perché l'interesse fisico c'era e volevo dare un senso alla serata, ma dalla volta dopo già partivano le scuse a ogni "quando ci rivediamo?". Guarda, voglio essere proprio compassionevole con il povero protagonista: una volta ebbi uno spaventoso colpo di fulmine per un ragazzo, solo stringendogli la mano e l'ho aspettato per più di un anno con una fedeltà che manco Penelope con Ulisse, ho sopportato di tutto per conquistarlo e poi manco era il caso. Solo che avevo 20/21 anni e l'esperienza sentimentale di una 14enne (non avevo mai avuto un ragazzo prima). Questi ce n'hanno almeno 25/26. Tu dirai: e che ne sai lui che esperienza sentimentale ha? Sicuramente non è un latin lover di città, ma da come tratta Elena non è manco un chierichetto.
Comunque, ragazzi, sono visioni e considerazioni mie, eh, non la Verità. Ripeto che nella vita c'è di tutto, forse sti due erano anime gemelle legate nel profondo dei cieli e questo filo invisibile andava oltre il tempo, lo spazio e le convenzioni sociali... che ne so? Io so solo che leggendo il racconto mi immedesimavo bene nello stato d'animo di lui quando si trattava della paura di fare errori madornali, ma continuavo a chiedermi perché me ne dovesse fregare tanto, visto che lei l'avrei presa a bastonate. Punto. Ci avrei messo l'alternativa del finale con Anna, magari come finale "medio" o ci avrei tolto l'idillio per una sana notte di passione o ancora avrei messo un'espediente "dialogatorio" del tipo già indicato. Vogliamo levare l'horror perché da piccoli l'horror vi ha spaventato e proprio lo odiate? Ok, ma datemi almeno questo!
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