Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
Giudizio di Apologeta
Bisogna tirare le orecchie all'autore, ma questo è un gran bel Corto.
Quando si ci inventa un'ambientazione, sono i dettagli che contano. Contano perché la rendono verosimile, e la verosimiglianza è una delle grandi assenti di tanti - troppi - racconti. Bene, qui l'ambientazione è perfetta.
Tutti i nomi di luoghi sono inesistenti, eppure hanno il sapore di "già sentito".
Tutti i nomi di persona e i riferimenti storici sono deliziosamente vaghi, eppure concordano con maestria.
Alla prima lettura, in uno dei primi paragrafi, mi ero appuntato "GLI DEI???" perchè pensavo ci trovassimo nell'Evo Cristiano. Invece, procedendo, ecco nascere un Pantheon totalmente compatibile con un'Europa centrale pre-romana, oppure una Grecia che non è mai stata, oppure... beh, continuate voi. Davvero applausi a scena aperta.
Le prime righe mi avevano fatto storcere il naso per l'uso di una lingua pseudovolgare. Adesso, non vorrei che si sapesse in giro, ma a me non piace mica tanto. Per favore, non dite nulla al vincitore dei Corti 2014, nè a quel famoso autore che in finto volgare ci ha scritto un romanzo su cui ha basato un fortunato giuoco di ruolo e che adesso (con le tasche piene di royalties) nel tempo libero organizza concorsi di letteratura interattiva...
Torniamo a noi. Lo pseudovolgare, vi dicevo, scompare da subito, per lasciare spazio a una narrazione a me comprensibile. E una bella narrazione aulica, perfetta per questo contesto. Peccato per la poca uniformità delle scelte finali dei paragrafi, che ci riportano bruscamente alla realtà urlando: «È un libro gioco!»
Altra immensa nota di merito sono i paragrafi finali, dove l'esito delle nostre azioni è narrato da cronache, miti, canzoni: strepitoso!
L'epilogo sempre negativo per me non è un problema. Anzi. Se la storia, in questo mondo, è andata così, allora è la soluzione perfetta. Possono variare i passaggi intermedi, possono essere sopravvissuti più o meno compagni, i miti locali possono derivare o meno da quello che noi abbiamo fatto accadere: anche questa è interattività. Ci vuole del coraggio a impostare in questo modo un racconto, e all'autore non manca il pelo sullo stomaco. A dire il vero, un precedente c'è stato e proprio fra i nostri Corti: L'Albero di Fuoco, Concorso 2011.
[Note che non influiscono sul voto finale, spudoratamente copiaincollate dal Corto precedente.
Bene le È accentate correttamente, ma preferisco i caporali «» a "". E non ci sono i rientri della prima riga.]
Non mi convince appieno la scelta della struttura. Io sono un amante dei librigioco privi di casualità e regolamenti, ma sono convinto che qui si potesse fare meglio. Ogni lettura dura al massimo 5-6 paragrafi, poiché i diversi filoni narrativi non si possono sovrapporre a causa delle morti dei nostri compagni. Per inciso, la gestione dei nostri uomini poteva essere un elemento di gioco, ma in questo caso non lo è: probabilmente una scelta deliberata, che rispetto. Comunque, se da un lato siamo invogliati a rileggere e a scoprire i vari risvolti, d'altro canto la vicenda rimane sempre troppo breve per soddisfarci appieno.
Bisogna tirare le orecchie all'autore perché si è dimenticato che dopo la fase di scrittura subentra - diciamo così - la postproduzione. Capisco che il numero del paragrafo assente nella stampa possa essere un errore generato dal passaggio LGC > Word, ma per me è davvero grave che un autore non dia una ricontrollata finale al suo lavoro: e questa era una mancanza macroscopica... caspita, bisogna SEMPRE stampare e correggere l'ultima bozza con il profumo della carta sotto al naso.
Aggiungiamo l'assenza del rimescolamento dei paragrafi (che qui è molto fastidiosa), condiamo con la perdita di formattazione del Terzo/Quarto/Quinto/Settimo Giorno (ai paragrafi 5, 8 e 11), diamo una spolverata di disuniformità nelle formule di scelta di fine paragrafo (passaggio dall'infinito all'indicativo, peraltro ballerino fra singolare e plurale, fra prima e seconda persona), aggiungiamo un pizzico di ingenuità per le età dei compagni (perché hanno tutti più di 18 anni? La maggior età è un'invenzione moderna, all'epoca tutti combattevano fin da piccoli)... Beh, si poteva fare meglio.
Rinnovando i complimenti all'autore, lo invito a proseguire. Se l'anno prossimo rimarrà in tema e sistemerà alcuni dettagli, ha tutte le carte in regola per portare a casa il titolo!
Ecco il voto ai singoli parametri aggiuntivi (Abeas vult):
Giocabilità: 6
Divertimento: 8
Narrazione: 9
Per questi motivi e ciononostante, il mio voto è 7,5.
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
Giudizio di Heimdall di Bifrost
È un peccato che l’avventura di Manrisio detto Martello, condottiero incaricato di ricondurre i propri uomini a casa dopo una sconfitta militare, non sia in concorso perché è agile, ben scritta e non priva di idee originali.
Narrazione. Dal punto di vista letterario possiamo facilmente catalogare il nostro racconto: siamo in presenza di un nòstos, vale a dire di una narrazione del ritorno di un eroe con i suoi uomini dopo la fine di una guerra. In pratica, il canovaccio è quello dell’Odissea: una storia a progressione orizzontale dove gli avvenimenti si succedono l’uno all’altro, in un crescendo di difficoltà che portano ogni volta alla morte di uno o più compagni del protagonista – probabilmente è nel giusto chi ha osservato che, tutto sommato, dopo la Bibbia e Omero è impossibile narrare storie del tutto originali.
Il testo è scritto bene, senza particolari impennate stilistiche ma pure senza scivoloni: viene sostanzialmente mantenuto per l’intero racconto uno stile coerente e congruo con l’ambiente che si vuole rappresentare. Alcuni passaggi del diario sono anche molto coinvolgenti, e dànno la precisa idea dell’incalzare degli eventi, fornendo al lettore un’impressione di coinvolgimento.
Voto: 8
Divertimento. Interagendo con uno sfondo che richiama da vicino l’Italia centrosettentrionale del basso Medioevo, la trovata di utilizzare un linguaggio che intendesse parodiare le cronache dell’epoca veniva abbastanza da sé. Senza perderci in inutili sofismi o in pretese di verificare l’aderenza letteraria ad un presunto quanto inesistente modello aureo di lingua, mi sento di affermare che i passi scritti in linguaggio anticheggiante suonano convincenti e divertenti. Si è evitato il rischio maggiore che si corre quando ci si imbarca in simili imprese, che è quello di cadere nell’effetto ‘Brancaleone’ (oppure ‘Feudalesimo & Libertà’, se preferite un paragone più aggiornato). Allo stesso modo, sono del tutto plausibili alcune incertezze, tipiche del periodo in cui volgare e latino non erano ancora chiaramente separati: è pertanto legittimo che si trovi l’alternanza tra la lezione “cavalieri” e la lezione “equites”. In generale non mancano le trovate: la migliore di tutte è senz’altro la scelta di rappresentare le singole ‘instant deaths’ come frammenti di manoscritti dell’epoca, estraniando il lettore – ormai morto – dal testo in seconda persona della narrazione.
Giusto un paio di precisazioni da P.D.F. (© Mornon)
In latino ‘cronaca’ si dice chronica e non chronaca.
La canzone del par. 2 è molto divertente e azzeccata. Rilevo solo che uno scrittore del basso Medioevo avrebbe rispettato la metrica che invece varia da verso a verso e da strofa a strofa.
Come unità di misura di lunghezza e distanza ricorrono sempre i metri: comprendo che non stiamo parlando del mondo reale e quindi ciascuno può utilizzare quella che meglio crede, tuttavia, poiché il sistema metrico decimale è figlio dell’Illuminismo e della rivoluzione francese, tutte le volte che lo trovo in un’opera di finzione con un’ambientazione che non sia moderna o contemporanea, percepisco una stonatura nel disegno generale.
Voto: 7
Giocabilità. A mio avviso è il punto più debole della struttura: non rimprovero la mancanza di regolamento, che in generale non mi disturba, anzi: spesso è premessa per dei lavori interessanti dal punto di vista narrativo, però mi pare che qui manchi davvero qualcosa. La progressione orizzontale
narrativamente parlando funziona e, dal côté ludico, è forse più facile da gestire, ma rischia di tradursi in una banalizzazione dell’avventura che, peraltro, offre quasi solo opzioni binarie. Quindi: ci succede questo e si può andare o di qui o di là, e poi succede quello e si può fare o così o cosà. Anche l’elencazione nominativa dei compagni di Manrisio è un’occasione parzialmente sprecata: sarebbe stato interessante che il numero di compagni di volta in volta rimasti a disposizione determinasse un differente andamento dell’avventura, mentre purtroppo non è così. Rimane, è vero, l’ottima soluzione dei differenti epiloghi, che introducono le azioni dei vari superstiti (e la realistica accettazione del nuovo regime da parte di molti di loro) ma la sensazione è che anche con questa freccia si potesse centrare meglio il bersaglio.
Voto: 5,5
Voto complessivo finale: 7
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
Carissimi, dopo la pubblicazione degli Augusti Giudizi degli Organizzatori, ecco qui di seguito il quadro completo del risultato finale e dei singoli voti.
Chiedo cortesemente a tutti di voler verificare che il proprio voto sia presente e sia stato correttamente trascritto.
A questo proposito, al fine di facilitarci il lavoro di raccolta dei voti, raccomandiamo ancora una volta a tutti di rendere chiaramente visibile e identificabile il proprio voto nel post di commento, ricorrendo alla formattazione col grassetto o con la sottolineatura, non solo per quanto riguarda il voto finale, ma anche i voti alle singole categorie, oppure riportando tutti i voti separatamente in fondo al post e facendo precedere chiaramente ciascun voto dalla voce a cui è riferito.
TOTALI Generale 7,46
Giocabilità 6,00
Divertimento 7,467
Narrazione 8,80
Abeas Generale 6,5
Giocabilità 4
Divertimento 7
Narrazione 9,5
Adriano Generale 8
Giocabilità 7
Divertimento 8
Narrazione 10
Aloona Generale 7
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
Anima di Lupo Generale 8
Giocabilità 7,5
Divertimento 7,5
Narrazione 8,5
Annette Generale 7,5
Giocabilità 7
Divertimento 7
Narrazione 8
Apologeta Generale 7,5
Giocabilità 6
Divertimento 8
Narrazione 9
Babacampione Generale 8
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
Charles Petrie-Smith Generale 6,5
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
Dario III Generale 7,5
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
E. A. Cookhob Generale 10
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
EGO Generale 5,5
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
El_Tipo Generale 8
Giocabilità 6
Divertimento 8
Narrazione 10
Heimdall Generale 7
Giocabilità 5,5
Divertimento 7
Narrazione 8
Hyeronimus Generale 8,5
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
IlSaggio79 Generale 6,5
Giocabilità 2
Divertimento 7,5
Narrazione 9,5
Jhongalli Generale 6,5
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
Monpracem Generale 7
Giocabilità 6
Divertimento 6
Narrazione 8,5
Mornon Generale 7,5
Giocabilità 7
Divertimento 7
Narrazione 8
Pesatori Generale *
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
Phantomfh Generale 8,5
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
Pirata delle Alpi Generale 8,5
Giocabilità 8,5
Divertimento 8
Narrazione 9
Prodo Generale 6,5
Giocabilità 5
Divertimento 6,5
Narrazione 8
Rygar Generale 7,5
Giocabilità 6,5
Divertimento 8
Narrazione 9
Sancio Generale 7,5
Giocabilità 6
Divertimento 7,5
Narrazione 9
Seven_Legion Generale 7
Giocabilità *
Divertimento *
Narrazione *
SkarnTaskai Generale 8
Giocabilità 6
Divertimento 9
Narrazione 8
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
EGO ha scritto:Maaaaaa... un giorno mi dovrete spiegare tutti quanti come mai la media dei voti, ultimamente, si è impennata... No, perché, ecco... se ripenso ai voti che presi con L'albero di fuoco mi viene da non dormire la notte e chiedermi che ho fatto di male.
In quel Concorso c'erano due differenze fondamentali:
1) Il voto dei giudici pesava per 3/4 (adesso siamo a 3/25, più o meno...)
2) C'erano non più di 10 valutazioni per ogni Corto (contro le 25 attuali)
Poi una mia supposizione:
3) I nuovi votanti sono fondamentalmente più buoni (troppo buoni?)
E un dato di fatto:
4) I vecchi votanti sono invecchiati vieppiù, e invecchiando si diventa più buoni...
Come la penso io sul tuo racconto si può leggere sui quotidiani del giorno l'ho già detto decine di volte, inutile piangere sul paese X latte versato...
Piuttosto, non sarebbe ora che tu scrivessi qualcosa di nuovo, così da ricevere voti altissimi e dormire meglio la notte?
Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
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