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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
e via che si vota anche questo!
narrazione: 8
formalmente impeccabile. lo pseudo-volgare-medievale ben ricostruito e utilizzato al momento giusto, lo stile diario e la narrazione perfettamente coerente in prima persona, i paragrafi in versi, è tutto studiato alla perfezione. perfino lo stile asciutto e spesso scarno delle notazioni dei vari giorni ha un suo perchè (anche se magari è una cosa che all'autore è riuscita involontariamente): in fondo si tratta di un diario scritto da un condottiero in rotta, nei ritagli di tempo che le marce forzate gli danno, con le mani intirizzite, non è che possiamo aspettarci una prosa da oscar wilde. inoltre, chiunque per scuola o interesse personale abbia letto il "de bello gallico" sa perfettamente che i condottieri molto spesso non sono certo dediti alla logorrea e ai periodi tracimanti subordinate. l'unico neo è probabilmente il motivo per cui questo corto è stato escluso, e cioè il fatto che locanda e nebbia siano separate. sarebbe bastato veramente poco per unirle, un paio di frasette all'inizio del prologo in cui (che so) in una giornata nebbiosa un viandante entra nella locanda in cui è ambientato l'epilogo (dando così anche una bella struttura circolare al racconto) e siede accanto a un povero malcapitato a leggergli il diario (un po' alla vecchio marinaio di coleridge, fatte le opportune proporzioni e correzioni).
giocabilità: 6
la parte game di per sè è molto appassionante, trainata anche dalla parte letteraria, ma effettivamente è anche molto scarna e meccanica. se infatti è appassionante dover decidere cosa fare (entro o non entro nella torre? dormo sul terreno caldo? eccetera) soprattutto perchè essendo il lettore il condottiero si trova a dover badare alla vita di 20 uomini, come è già stato fatto notare il fatto che muoia un compagno o un altro non ha alcuna influenza sul gioco, e non c'è modo di determinare dall'esterno quali compagni vivono o muoiono (tipo: lancia 1d20, il numero che uscirà corrisponde al compagno morto). quanto ai percorsi, li ho letti tutti perchè mi incuriosivano molto, ma in effetti più che di "rigiocabilità" si può parlare di "rileggibilità". per quanto riguarda i numeri di paragrafo mancanti, per me sarebbe stato un problema, dato che normalmente preferisco stampare i racconti (per fortuna stavolta li sto leggendo a video). grave l'errore già fatto notare da adriano sul destra-sinistra che doveva rimanere tale anche al ritorno, sarebbe bastato qualche secondo di betatest con carta e penna per evitarlo.
divertimento: 9
"divertimento" non è il termine che userei, piuttosto "immedesimazione". leggendo questo corto riuscivo a visualizzare perfettamente le situazioni e a sentire l'angoscia del protagonista. non do 10 perchè ho ancora l'amaro in bocca per il finale: con 3 paragrafi ancora a disposizione si sarebbe potuto mettere in scena un combattimento fra manrisio e il comandante dei trismagistri per decidere la sorte del regno (magari anche facendo partire manrisio con punteggi bassissimi, viste le difficoltà che aveva incontrato nelle settimane precedenti).
voto globale: 8
complessivamente un racconto eccezionale, spero di leggerne presto una versione di 350-400 paragrafi!
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SkarnTasKai
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MeGATrON
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Barone del Sole
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
SkarnTasKai ha scritto:
complessivamente un racconto eccezionale, spero di leggerne presto una versione di 350-400 paragrafi!
... E siamo (almeno) in tre a pensarla così. L'autore dovrà lavorare sul sistema di gioco che su un numero maggiore di paragrafi sarà importante, ma se queste sono le premesse...
Riguardo lo stile asciutto delle notazioni, sbaglierò ma secondo me non è affatto casuale.
Questo weekend me lo rileggo ancora.
Peccato per il fuori concorso.
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phantomfh
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Grande Maestro Ramas
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
Annette ha scritto:Uh, ho sempre adorato quella sigla, il cartone l'ho solo intravisto (sempre meglio di "Anna dai capelli rossi")
No va beh, ma qui siamo alla blasfemia
Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.
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Charles Petrie-Smith
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Cavaliere del Sole
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
abeas ha scritto:
Non metterti problemi, ognuno vota con i criteri che meglio crede, e nessuno* potrà mai contestare i suoi voti
(* tranne Aloona nelle migliori occasioni)
Quando tutti avrete finito di farmi passare da Strega Malvagia (poi dite che sono io a far scappare le fanciulle, no voi che le terrorizzate con l'idea che gli esca dallo schermo e dopo 7 giorni muoiono), vorrei umilmente aggiungere che c'è libertà di discutere i voti in democrazia, ciò non significa che ce la si debba prendere. Personalmente, mi piace da matti quando partono dibattiti tipo l'anno scorso o quest'anno con l'altro Corto. In fondo, da che mondo è mondo, se un prodotto letterario non genera scazzottate confronti e anche conflitto significa che è mediocre.
Chiaramente, nei modi e limiti della decenza, democrazia e rispetto.
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Aloona
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
Charles Petrie-Smith ha scritto:Annette ha scritto:Uh, ho sempre adorato quella sigla, il cartone l'ho solo intravisto (sempre meglio di "Anna dai capelli rossi")
No va beh, ma qui siamo alla blasfemia
Su, potrebbe andare peggio
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Annette
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
(Grande inizativa i Corti! Ci sto sguazzando!)
Con questo Corto siamo nelle lande che mi emozionano di più: toni epici, grandi scelte, il peso di una disfatta e il desiderio di riscatto, la vita di un pugno di compagni d'arme nelle mie mani, una natura ostile, implacabile, come implacabili sono i nemici alle nostre calcagna... Bello! Bello!
Per me l'ambientazione, tratteggiata con poche pennellate, è un pregio: ha qualcosa di rinascimentale o tardo mediovale, ma è pagana e percorsa da forze sovrannaturali. Non ci vedo nulla di scombinato, anzi, ho apprezzato gli accenni a tradizioni popolari, pratiche religiose, opere letterarie e cose simili buttati disinvoltamente qua e là (molto più di quanto non avrei apprezzato una lunga dissertazione). Io mi sono ritrovato subito in questo mondo fatto di eventi meravigliosi e sentimenti guerrieri – quindi fantasy – ma in cui si intuisce al contempo una vena colta e una certa «mediterraneità», che emerge tra l'altro nell'onomastica, che a me è piaciuta. Può far venire in mente Kata Kumbas, ma con questo non voglio togliere nulla all'originalità dell'Autore!
In un corto pavento un poco i regolamenti troppo articolati, quindi qui mi son trovato bene; è però vero che alla fine il sistema «spunta il morto» rimane purtroppo un po' fine a se stesso... Forse l'autore avrebbe dovuto integrarlo meglio nella narrazione, per esempio prevedendo che la «Congiura dei Sopravvissuti» cui si fa menzione nelle biografie avesse buon esito, o che uno degli eroici superstiti potesse guidare una rivolta o che so... Questo avrebbe dato, a posteriori, un senso e un riscatto alla vicenda di Martello, ma soprattutto avrebbe introdotto nel finale esiti variabili dipendenti dalle nostre azioni.
Lo stile per me è buono. L'autore si concede qualche preziosità e e si toglie qualche sfizio nel prologo e nelle istant death in cui si citano opere fittizie o leggende; per il resto si attiene in maniera doverosa a uno stile sobrio e poco descrittivo, che quello che mi aspetto da un condottiero che, pur avendo una certa cultura, resta un uomo d'arme che sta redigendo un diario di campo. La scelta della prima persona, coraggiosa, bilancia il rischio piattezza, conferendo grande drammaticità ad alcuni momenti.
La struttura ha qualche limite; vi riassumo la mia esperienza:
I lettura: morto coraggiosamente dopo 2 paragrafi.
II lettura: morto stupidamente dopo 3 o 4 paragrafi.
III lettura: arrivo sagacemente all'epilogo dopo forse 5 o 6 paragrafi.
Letture successive: entro finalmente nel corpaccione del Corto, sperimentando diversi percorsi.
Tecnicamente parlando è certo longevo, però non è questa la longevità che preferisco.
La formula è di fatto una specie di albero articolato in episodi, pressoché senza incroci (giustamente la morte di questo o quel soldato li renderebbe imprudenti); insomma, per me non il massimo, anche se rimane divertente e piena di scelte significative, gravate da un pesante fardello morale: comandare un gruppo di fidati compagni d'arme in una situazione estrema.
Per inciso, a volte anch'io non sapevo bene dove leggere, ma mi pare che questo non sia dipeso dall'autore.
VOTO: 7.5
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Dario III
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Inadatto a regnare
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Re: I Corti 2015 - In fuga tra le montagne
abeas ha scritto:Te la sei cavata benissimo come primo voto: ben articolato e argomentato smile Continua così!
Seven_Legion ha scritto:Ben detto, Abeas! applauso
Senza contare che, per questa nuova utente e' gia' pronta la colonna sonora [...]
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monpracem
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