abeas ha scritto:

Alcune parti della storia le ho trovate incomprensibili (spicca fra tutte il ladro che comincia a esibirsi in acrobazie gigionesche e fini a sè stesse all'interno di una taverna: ancora più sopra le righe del sopra-le-righe generale del corto).

Strano, persino io, che ai vari D&D ho giocato poco, ho avuto compagni di gioco di classi simili che tra un'avventura e l'altra si esibivano... ricordo un caso in cui avevano organizzato una narrazione acrobatico-musicale per il ricettatore del bottino.
Per dire che non mi sembra affatto incomprensibile nel conteso.

Aloona ha scritto:

Anima di Lupo ha scritto:

Sono rimasto perplesso dalla  reazione indignata di Lloryl  (p.27) quando facciamo il rutto. Ma scusa, non è abituata alla compagnia di eroi rudi e volgari? Secondo me doveva farsi una risata...                               

Questo posso spiegartelo io. Frequento ormai da vent'anni gruppi di giocatori quasi prettamente maschi (e pure qualche femmina adattata), che fanno del rutto una questione d'onore a ogni partita in cui circola birra. Dovrei essere assuefatta.
E niente, non mi adeguo, continuo a incazzarmici ogni volta che lo fanno.
Quando una è signorina è signorina...

Davvero?!?!
Pensa che ho proprio pensato a te mentre elaboravo quel commento (senza offesa, eh, in senso positivo )

C'è un però...

Tu fai giochi di ruolo, Lloryl invece va davvero a caccia di draghi, è realmente la sua vita. Dovrebbe essere condizionata. Cioè grezza, sporca e violenta. Un vero maschiaccio insomma..

Anima di Lupo ha scritto:

Davvero?!?!
Pensa che ho proprio pensato a te mentre elaboravo quel commento (senza offesa, eh, in senso positivo )

C'è un però...

Tu fai giochi di ruolo, Lloryl invece va davvero a caccia di draghi, è realmente la sua vita. Dovrebbe essere condizionata. Cioè grezza, sporca e violenta. Un vero maschiaccio insomma..

Avete un'immagine molto distorta di me... =_=

Veramente, da come parla, a me Lloryl sembra una sacerdotessa tutto punto. Mi ricorda, per alcuni versi, la mia Aloona, schizzinosa e altezzosa inizialmente, perché cocca di un ricco tempio. Poi si adeguò alle vicissitudini, ma non dimenticava per questo le buone maniere, almeno entro un certo limite. 

AGGIUNTA: a suggerirlo è anche il modo in cui arrossisce pudicamente e maschera (male) la propria gelosia per l'eroe, senza tuttavia far nulla. Una come dici tu gli avrebbe, come minimo, schiaffato le cosce sotto al naso e l'avrebbe attaccato a una parete, dopo aver preso a sberle la locandiera, tanto per far capire chi comanda.
Altro che arrossire...

Pur non essendo un vero amante dei librogame "alternativi" (quelli senza fantasy guerre e combattimenti), devo dire che questo corto mi ha entusiasmato e non poco! Lo considero il migliore di quelli letti fin ora, vado nel dettaglio:

Giocabilità 9: pur non essendoci l'elemento casuale (dadi o altro) i fattori sono molti, a partire dal personaggio costruito molto bene e continuando con gli intrecci dei paragrafi che sono veramente perfetti. La difficoltà è perfettamente calibrata e ci sono varie possibilità di conclusione.

Narrazione 9: La scrittura è scorrevole, i paragrafi nè troppo prolissi nè troppo stringati, e alcune trovate veramente geniali!

Divertimento 10: Anche se non sono riuscito a portare a letto Isabel al primo tentativo...mi sono divertito tantissimo :-D complimenti all'autore.

Voto finale 9,5

Finalmente dico la mia su questo Corto.
Le considerazioni sono molto simili a quelle di E' un gioco da ragazzi, con qualche differenza:
IN POSITIVO: mi è piaciuto molto lo stile diretto e scherzoso, rispetto al racconto "cugino" questo è molto più esplicito; menzione particolare per il registro scritto a penna, davvero una bella idea; il finale, poi, mi è davvero piaciuto.
IN NEGATIVO: probabilmente fin troppo semplice (non so se è una scelta voluta, ma avrei visto meglio una difficoltà leggermente superiore), diversi errori ortografici e struttura di gioco di poco meno complessa (l'altro racconto aveva più possibilità di variazione, questo ha dalla sua il fatto che un'azione può incidere su due caratteristiche contemporaneamente), la tematica fantasy che stona un po' con lo scopo del racconto.

In definitiva l'impianto di gioco non è male, probabilmente la trama poteva essere un po' più articolata.
Isabel sembra un po' una bandiera al vento, ma certo non disdegno lo sviluppo meno censurato rispetto al Corto cugino.

Il finale mi ha dato sensazioni contrastanti: in linea di massima mi è piaciuto, diciamo che è forse il modo più elegante in cui l'autore poteva spiegare il Corto. All'inizio mi ha lasciato davvero a bocca aperta, non tanto per la sessione di GdR, quanto per lo sviluppo degli eventi: prima si scopre che quello che abbiamo giocato è una partita ad un GdR, poi la nostra ragazza ci molla e se ne va, infine dimostriamo che possiamo cercare conforto in altri lidi. All'inizio ero convinto che un finale del genere (che mi ha stupito molto) potesse alzare il voto di almeno 1 punto, poi con i giorni un po' di perplessità rimane (ma il protagonista riesce a consolarsi così facilmente? Ammazza quanto era innamorato della compagna...).
Insomma, sensazioni contrastanti ma comunque mi è piaciuto.

Tra punti negativi e positivi, è in linea con E' un gioco da ragazzi, peccato per la bassa difficoltà e per le strategie di gioco (le scelte giuste sono bene o male quelle, da ripetere per concludere la partita).

Giocabilità: 7
Divertimento: 9
Narrazione: 7,5

Voto finale: 7,5