Non credo che sia lo stesso autore, ma mi piace l'idea di un autore che è abbastanza bravo da cambiare il suo stile (e aggiungere errori) per sembrare un altro.

Tuttavia, non è proprio possibile: il numero di autori coincide con quello dei Corti. A meno che uno non sia uno pseudonimo.

Da qui prendo lo spunto per una proposta: SE mai capitasse davvero che un autore inviasse più di un Corto, io propongo, nel Totoautori, di NON dire qual è l'autore. I votanti devono trovari davanti, per esempio, 14 Corti, ma una lista di 13 nomi, senza altre specificazioni. In questo modo bisogna essere abbastanza bravi da riconoscere la stessa mano; e dall'altra parte, l'autore non viene penalizzato dal fatto che si sa già che ha più racconti in gara. Penalità che può venire da diversi meccanismi psicologici scatenabili nei votanti: non sto a specificare, basta un po' di immaginazione per intuire come sapere già il nome dell'autore prolifico possa portare i lettori a effettuare tutta una serie di aspettative, ragionamenti, confronti, sospetti e analisi che influenzerebbero commenti e votazioni.

scusate ,a secondo me le cose sono piu' semplici: nessun autore affetto da sdoppiamento di personalita', nessun accordo clandestino a chi fa meglio sullo stesso tema...

La locanda con la nebbia.... semplicemente, al contrario di quanto avrei giurato, finora nessuno ha preso l'imboccata della storia horror. A quel punto, tipicamente la nebbia viene minimizzata... e cosa si puo' fare intorno una locanda? Locanda e' sinonimo di bevute e posti letto. Non meraviglierebbe quindi se un corto su due avesse il punteggio "Birra" (sta gia' praticamente accadendo, infatti). Rimangono i letti e a questo punto viene facile l'idea di costruirci una storia di seduzione... ecco tutto, perche' vi meravigliate tanto che due concorrenti siano arrivati a conclusioni simili?
Cosa direte allora il prossimo anno, quando il tema sara': "un motel e fuori piove..." 

Eh.

Morn, non fossi sposato e non foss'io una Signora, ti risponderei "Vie', bello, che te lo faccio vede' io chi è immaginario".
=_=

(8 volte ragione! 8 volte!! Dov'è la mia coppa?? Dov'è??)

Ma quali "teorie complottiste"! Quelli la bevuta se la stanno facendo coi soldi della scommessa.

Pensa te com'è diverso l'universo... noi donne di solito beviamo per scioglierci. O dare la colpa all'alcool di quel che vorremmo fare. Tanto voi mica vi scandalizzate.

Sarà per questo che, almeno in fase di rimorchio, il problema di mantenere la giusta lucidità non si pone. Voi invece bevete PER BERE, ecco perché avete strizza delle conseguenze. xD
A me non sarebbe mai venuto in mente di mettere l'alcool come difficoltà, se il corto l'avessi scritto io e con protagonista donna. Al limite del realismo, avrei messo una ben più sacrosanta paranoia, che non specificherò per delicatezza.

Ma torniamo al punto focale. Già che ci siamo, tentiamo anche di indovinare chi sono?