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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

la locanda, la nebbia

Re: la locanda, la nebbia

Bene. Ora tutti TORNATE sul sondaggio per il ban e votate in mio favore. Adriano, anche tu, su!

Ragazzi, ma pensate che sia completamente scema o ce l'avrò pure io un po' di esperienza in campo di scrittura? Non è che vengo dalla montagna del sapone, ho fatto giurie, scritto, fatto editing e articoli per anni e anni, qualcosa avrò imparato? Lasciate stare che il pochissimo tempo mi causa qualche svista ( rolleyes  ), ma qui siamo di fronte a un plateale caso di "aggiramento concettuale", anche detta "paraculaggine". Non voglio essere dura con gli autori o polemica con la giuria, ma, come si dice in gergo editoriale, così scemo boni tutti. Ci arriva un bambino che gli elementi vengono dati perché abbiano un ruolo importante, è la prima edizione che vedo tanti o non comprendere bene questo o provarci così. Non voglio credere sia voluto, penso più che sia stato... forse troppo aperto il regolamento in questo senso? Troppo morbido? Ripeto, se sono in concorso sono in concorso, ma ho la sensazione di aver visto parecchie occasioni sprecate rispetto agli spunti che elementi come locanda e nebbia potevano fornire.

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Aloona
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Re: la locanda, la nebbia

Il punto che spero possa venire chiarito dagli organizzatori, a fine concorso, è il diverso metro di ammissione. Perché "In fuga tra le montagne" è stato escluso e altri corti sono invece stati ammessi?
Finora l'unico che rispetta sicuramente il tema è "La nebbia", gli altri mi sembrano tutti circa allo stesso livello per quanto riguarda l'aver centrato (o meno) il tema del concorso.
A questo punto se si voleva essere morbidi non capisco perché escludere il racconto suddetto (in cui la nebbia mi sembra compaia, pur marginalmente).
Ammetto che mi dispiace molto veder esclusa in questo modo la miglior narrazione che ho letto finora in questa edizione.

phantomfh
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Re: la locanda, la nebbia

phantomfh ha scritto:

Perché "In fuga tra le montagne" è stato escluso e altri corti sono invece stati ammessi?

penso perchè lì la locanda non era NELLA nebbia. c'era la nebbia che non conteneva la locanda, e c'era la locanda al sole. in tutti gli altri (compreso "è un gioco da ragazzi", escluso presumo per i 51 paragrafi) c'era una locanda variamente intesa (locanda, saloon, hotel) DENTRO una nebbia variamente intesa (nebbia "climatica", nebbia da palude, nebbia "magica"), e locanda e nebbia avevano vari gradi di necessarietà nell'economia della storia.

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SkarnTasKai
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Re: la locanda, la nebbia

Se questa è la spiegazione la ritengo piuttosto debole (imho) e resto della mia opinione.
Intendiamoci, non mi lascia perplesso l'esclusione del racconto, quanto l'ammissione degli altri, in definitiva non ho capito il metro di ammissione.

phantomfh
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Re: la locanda, la nebbia

Concordo un po' con tutti... ma non al 100%

Il regolamento dice di includere una locanda (saloon, albergo, mc donald's...) avvolto nella nebbia (o foschia) e quindi sono elementi che si possono sfruttare (o no) secondo la scelta del autore. Quindi, se si tratta di una storia in cui la SWAT combatte dei robottoni vicino al Ritz di New York durante l'autunno va benissimo perché abbiamo una locanda (qualsiasi posto vendendo cibo, bevande e che fornisce alloggio ai viaggiatori) nella nebbia. Quindi, questo racconto* è in perfetta regola.

Capisco che il tema della nebbia dovrebbe (se ho capito bene il punto di vista di Aloona e di quelli che sono d'accordo con lei) essere approfondito per diventare qualcosa di metaforico o sviluppare una forma d'intelligenza (come in La Nebbia) e tormentare il protagonista. La nebbia è spesso vista come una rappresentazione del mistero, del dubbio e dell'incertezza. Ma se tutti gli autori avessero fatto così, non c'è il rischio che tutti i racconti fossero stati uguali ? voglio dire: un protagonista che ha commesso vari crimini o un peccato mortale secondo la sua religione (qualsiasi tipo di credo o infranto le regole di un ordine cavalleresco) che vagabonda e incontra questa nebbia che è l'incarnazione dei suoi sbagli e che lo tormenta... tutti i 13 racconti sarebbero stati scritti con uno stampo.

Mi ricordo che il regolamento ha avuto difficolta ad essere capito (soprattutto sui concetti di Locanda e di Nebbia) ma immagino che gli organizzatori abbiano voluto lasciare uno spazio grande alla nostra immaginazione per quanto riguardano questi due elementi. Tutto ciò per evitare che tutti i lavori siano uguali.

E' un peccato che "In fuga tra le montagne" sia fuori concorso... è vero ma purtroppo, la locanda è stata costruita sulla parte sbagliata della montagna (volevano una terrazza al sole...)

*Non so se quest'idea fa l'oggetto di uno dei racconti che verranno... non voglio aver fatto uno spoiler di uno dei testi ancora in lizza...

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Pirata delle Alpi
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Re: la locanda, la nebbia

Pirata delle Alpi ha scritto:

Capisco che il tema della nebbia dovrebbe (se ho capito bene il punto di vista di Aloona e di quelli che sono d'accordo con lei) essere approfondito per diventare qualcosa di metaforico o sviluppare una forma d'intelligenza (come in La Nebbia) e tormentare il protagonista. La nebbia è spesso vista come una rappresentazione del mistero, del dubbio e dell'incertezza. Ma se tutti gli autori avessero fatto così, non c'è il rischio che tutti i racconti fossero stati uguali ?

Premesso che forse il discorso su "In fuga tra le montagne" è l'unico con cui mi trovo circa d'accordo (a parità di elementi poco sfruttati questo va proprio FUORI. La locanda appare solo alla fine, è marginale ai fini del racconto e il tema è comunque "la locanda NELLA nebbia, non la locanda E la nebbia), anche se era un racconto carino e mi dispiace, rispondo con un'altra domanda: hai idea di quanti racconti siano stati scritti nella storia CON GLI STESSI TEMI? Quanti racconti sugli alieni? Quanti sulle città perdute? Quanti sui vampiri, i licantropi, i cavalieri della tavola rotonda e chi più ne ha più ne metta? Sono tutti uguali?
E ho detto tutto.

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Aloona
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Re: la locanda, la nebbia

E' vero, alcuni temi sono stati utilizzati fino alla nausea (non so per le edizioni precedenti dei Corti, ma quando vedo sempre gli stessi extraterrestri, i reboot a non più finire del ciclo arturiano, dei troni e delle spade, dei maghetti e dei vampiracci di quarta categoria) su questo punto hai perfettamente ragione. Basta vedere gli scaffali di una libreria per capire che molti autori sono in mancanza di originalità...

Quando voglio leggere un libro o vedere un film, cerco prima di tutto l'originalità, degli autori audaci che hanno il fegato di scrivere qualcosa di nuovo o che va a contro corrente di quello che si è già scritto prima. Penso che come autori in ricerca di gloria (per alcuni) o come nuovo volto del fantasy/weird/fantascienza (per altri) abbiamo il dovere di andare fuori dei sentieri battuti ! e il fatto di avere un regolamento troppo severo non farebbe altro che limitare la creatività (secondo me).

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Pirata delle Alpi
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Re: la locanda, la nebbia

probabilmente avete ragione voi nella misura in cui dite che il regolamento era debole a questo proposito (e, aggiungo io, le risposte degli organizzatori non hanno certo aiutato a rinforzarlo), ma proprio per questa debolezza non si può dire che i racconti siano fuori tema, quanto che abbiano sfruttato un "baco". se gli organizzatori avessero scritto chiaramente nel regolamento o nelle "faq" che nebbia e locanda dovevano essere fondamentali ai fini dello svolgimento della storia sicuramente avreste ragione voi su tutti i racconti (o i racconti presentati sarebbero stati molto diversi).

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SkarnTasKai
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Re: la locanda, la nebbia

Pirata delle Alpi ha scritto:

E' vero, alcuni temi sono stati utilizzati fino alla nausea (non so per le edizioni precedenti dei Corti, ma quando vedo sempre gli stessi extraterrestri, i reboot a non più finire del ciclo arturiano, dei troni e delle spade, dei maghetti e dei vampiracci di quarta categoria) su questo punto hai perfettamente ragione. Basta vedere gli scaffali di una libreria per capire che molti autori sono in mancanza di originalità...

Quando voglio leggere un libro o vedere un film, cerco prima di tutto l'originalità, degli autori audaci che hanno il fegato di scrivere qualcosa di nuovo o che va a contro corrente di quello che si è già scritto prima. Penso che come autori in ricerca di gloria (per alcuni) o come nuovo volto del fantasy/weird/fantascienza (per altri) abbiamo il dovere di andare fuori dei sentieri battuti ! e il fatto di avere un regolamento troppo severo non farebbe altro che limitare la creatività (secondo me).

Sì, ma questo è vero per la narrativa generica. Qui c'era un tema con elementi dati! Quel che voglio dire io è che gli stessi elementi possono portare a risultati diversissimi e anche originali, se si è abbastanza bravi.
Non si puoi giustificare l'uscita dal tema sostenendo che altrimenti il racconto non sarebbe stato "originale": magari hai ragione, ma se non ti convince non partecipare e scrivi un libronostro.

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Aloona
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Re: la locanda, la nebbia

Aloona ha scritto:

Non si puoi giustificare l'uscita dal tema sostenendo che altrimenti il racconto non sarebbe stato "originale": magari hai ragione, ma se non ti convince non partecipare e scrivi un libronostro.

Non ho mai giustificato la loro uscita per questo motivo e neanche criticato la loro originalità (anzi).

Dico solo che un regolamento che ci dice "nebbia= questo" e "locanda= questo" potrebbe mettere un freno alla creatività degli autori, nient'altro. Il regolamento mi ha convinto dall'inizio: l'ho letto ed accettato, sennò non sarei neanche in lizza.

Penso che ci voglia un certo livello per un Libronostro: sono un po' la nostra bandiera e non penso di essere all'altezza per scriverne uno.

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Pirata delle Alpi
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