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Il Sondaggione!!

Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

la locanda, la nebbia

Re: la locanda, la nebbia

Pirata delle Alpi ha scritto:

Penso che ci voglia un certo livello per un Libronostro: sono un po' la nostra bandiera e non penso di essere all'altezza per scriverne uno.

Su, su, non ti scoraggiare in partenza: vai a leggere quella ciofeca che ho scritto io e ti sentirai subito in grado di scriverne una anche tu!

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: la locanda, la nebbia

Non penso che tu (o gli altri utenti del forum) possiate scrivere "ciofeche". Diciamo che forse un giorno scriverei un Libro Nostro, ma solo quando mi sarò migliorato e se avrei un'idea che merita di essere sviluppata. Vedo i Libri Nostri come dei prodotti d'artigianato o delle specialità culinarie di una determinata zona.
L'amatriciana deve seguire delle regole precise (Cracco, sei fuori) ed avere uno standard di gusto, è la stessa cosa per la bagna cauda, il limoncello, il ciauscolo, il chianti, la cassata, lo 'ndjua ecc... quando compriamo questi prodotti (e mille altri della cucina italiana) vogliamo qualcosa di alto livello, non qualcosa di insipido che sarà pure prodotto nelle segrete del castello di Kazad-Oud...

Quindi, non è domani che potrete vedere un Libro Nostro firmato Pirata delle Alpi.

Per quanto riguarda lo scambio di posts con Aloona, spero che il mio punto di vista sia chiaro adesso e che l'argomento non prenda una brutta piega.

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re: la locanda, la nebbia

Pirata delle Alpi ha scritto:

Dico solo che un regolamento che ci dice "nebbia= questo" e "locanda= questo" potrebbe mettere un freno alla creatività degli autori, nient'altro. Il regolamento mi ha convinto dall'inizio: l'ho letto ed accettato, sennò non sarei neanche in lizza.

Appunto! O non partecipi O non cassi gli argomenti dati o li aggiri bellamente (almeno in parte).
Qui non si sta contestando se vada bene o meno il tema. Il tema è stato approvato da chiunque abbia partecipato e dal momento che partecipi accetti quei limiti. E poi... limiti... limiti o spunti. Tutto dipende da come li consideri. Non tutti sono portati per il "tema libero", conosco gente ( hmm ) che preferisce un suggerimento perfino in pizzeria o va in panico davanti al menù troppo ricco. Quindi, la faccenda si equilibra.

Sul livello... mah, ti sbagli: in primis, non ho letto solo "capolavori" e potrei darti anche il mio racconto della prima edizione per consolarti. bigsmile
In generale, le edizioni sono evolute in qualità con gli anni, alcune vere perle si sono iniziate a vedere dopo varie edizioni. La scrittura ha bisogno di pratica, non fare come me, che ho smesso di partecipare.
(Che poi me lo sono riletto ieri sera, cercando un altro racconto, e non era poi così male)

A head full of dreams

Aloona
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Re: la locanda, la nebbia

Aloona ha scritto:

Se il tema è "la luna" (come un tempo fu), posso scrivere QUALSIASI storia che non c'azzecchi una mazza e poi, in una scena, dire che il protagonista ama guardare la luna col cannocchiale o che è spuntata la luna e l'ho sfangata.

Anche perché il famigerato Io sto in crisi fece proprio così per includere TUTTI i temi previsti dal bando! applauso

Non è facile proporre un tema per il concorso, però. Bisogna saper stare a cavallo della linea sottile tra un tema troppo rigido, e uno troppo lasso. Io trovai troppo rigido quello delle frasi. Discretamente rigido quello delle illustrazioni, a cui pure partecipai. Piuttosto elastico quello della luna/caccia/vendetta, sebbene poi limitato dall'ambientazione fantascienza/steampunk (o amplificato? Qui sto ammettendo i limiti della mia fantasia...). L'anno scorso mi fece piacere vedere che un tema come il personaggio italiano, che ritenevo difficilissimo, fosse stato sfruttato così magistralmente.

EGO
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Re: la locanda, la nebbia

Ah, "Io sto in crisi"... che opera magna... In realtà ce ne fu un altro nella prima edizione (a tema "il motel" o qualcosa del genere), che ritengo opera dello stesso autore per ovvi motivi di nick, altrettanto spassoso. Difatti, rivedendolo, mi sono meravigliata dello sconcerto di alcuni all'uscita di "Io sto in crisi", essendoci già un precedente; ma forse era passato tanto di quel tempo che l'avevamo rimosso. =D

Per tornare IT, posso capire che "la locanda nella nebbia" preveda che la locanda possa essere più importante della nebbia nella storia (tant'è che Re Morto è stato preso e In fuga tra le montagne no), ma non per questo significa che l'elemento nebbia non dovesse contare un tubo. Altrimenti il tema sarebbe stato "la locanda".
A parer mio, gli stessi giudici sono stati troppo morbidi; ma trovo più "scorretto" da parte degli autori averli messi in condizione di accettare i racconti, inserendo effettivamente la nebbia attorno a sta locanda e rendendoli quindi formalmente corretti, pur sapendo che non era esattamente ciò che ci si aspettava. Oppure il concetto è stato davvero mal compreso.

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Aloona
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Re: la locanda, la nebbia

Aloona ha scritto:

Ah, "Io sto in crisi"... che opera magna... In realtà ce ne fu un altro nella prima edizione (a tema "il motel" o qualcosa del genere), che ritengo opera dello stesso autore per ovvi motivi di nick, altrettanto spassoso. Difatti, rivedendolo, mi sono meravigliata dello sconcerto di alcuni all'uscita di "Io sto in crisi", essendoci già un precedente; ma forse era passato tanto di quel tempo che l'avevamo rimosso. =D

Be', ma il racconto del motel almeno aveva paragrafi lunghi, raccontava qualcosa, anche se era demenziale. Io sto in crisi tra un po' ci è voluto meno a scriverlo che a leggerlo... e non era un racconto-parodia, era proprio una presa per il culo del tema e di tutto il concorso smile2

EGO
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Re: la locanda, la nebbia

Beh, sì, la qualità era indubbiamente superiore; anzi c'è da scervellarsi a capire di chi fosse, dato che lo stile era indubbiamente "squilibresco", senza contare che l'incipit faceva perfettamente il verso a un altro dei racconti in gara (ergo, in qualche modo doveva saperlo prima), ma non penso che chiunque degli scrittori di Squilibrio si sarebbe dato quel nick anche per parodiare il concorso. Resterà un mistero.

"Io sto in crisi" è comunque l'esempio principe di come si possa scrivere un racconto aggirando gli ostacoli del tema. Ora, la polemica non fu infatti sul racconto in sé, che era da scompisciarsi, ma sul fatto che non era assolutamente necessario partecipare a un concorso il cui tema non ti piace.

Ora, per i racconti attuali... io, sinceramente, sono indecisa sul serio se ritenerne alcuni "paraculi" o pensare che siano in buona fede e sia stato poco chiaro l'intento del tema. Non sembrano scritti da stupidi, quindi perché non avrebbero dovuto capire? Non c'è del male neanche a "riciclare" storie già pensate o libri già in costruzione adeguandoli al tema, perché no, se il tempo è tiranno e le storie sono buone; ma purché siano adattati bene. So che è difficile, in questo caso, molte cose andrebbero completamente cambiate, ma è anche giusto nei confronti di chi ha scritto in tempi stretti per rispettare pienamente ciò che è stato chiesto.

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Aloona
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Re: la locanda, la nebbia

Mornon nel thread del regolamento ha scritto:

Quanto centrale dev'essere la locanda nella storia? Molto.

Capisco che "locanda nella nebbia" deve essere considerato come fosse il titolo dell'opera, ma un titolo può riferirsi a qualcosa che, per quanto centrale, non è totale.
La locanda può ad esempio essere un luogo in cui non si entra mai per tutto il corto (pur essendo comunque centrale, ad es. il luogo che ha dato origine alle vicende del racconto, o la destinazione finale del protagonista)?  SI
La locanda può far parte solo della fase finale del corto? SI, meglio ancora se però è chiaro fin dall'inizio che esiste e/o è la meta del protagonista
L'elemento nebbia può essere slegato dall'elemento locanda? SI, finché ha senso parlare di "una locanda nella nebbia"
La nebbia quanto dev'essere centrale nella storia? Se ad esempio si ambienta il racconto interamente all'interno di una locanda, e si dice che fuori c'è nebbia, è considerato accettabile? SI

quindi non direi che le regole sono state fraintese. e subito dopo quel post ce n'era uno di aloona... wink

mi trovate anche su http://temalibero.forumfree.it/
le foto dei miei doppioni su flickr

SkarnTasKai
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Re: la locanda, la nebbia

In questi termini ha ragione SkarnTasKai.
(questo, di fatto, vanifica tutte le situazioni in cui Aloona aveva dimostrato di avere ragione in questi ultimi giorni) smile2
Quello che forse volevano dire gli altri è che è proprio questa impostazione ad aver creato dei dubbi, e - da quello che ho capito - magari si poteva rendere la nebbia un po' più centrale nel racconto.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: la locanda, la nebbia

Naaaa, ormai la coppa l'ho vinta e il ritiro retroattivo non vale.
Seriamente, mi stavo andando a cercare non tanto il regolamento quanto le FAQ, perché non le ho lette tutte al tempo (grazie Skarn), ora mi è più chiaro. In questo caso, ritiro la compassione espressa per i giudici e l'idea della paraculaggine, ma mi resta il non farmi una ragione del senso di ciò. Anzi, mi si raddoppia la sensazione, passatemi il gioco, che non abbia senso. A questo punto, mi sorge anche spontanea la domanda: perché "In fuga tra le montagne" non è entrato in concorso? Devono esserci altre ragioni tecniche o non si spiega. Dovrò rivedere anche se era stata data una risposta in merito.
Mah, va bene, tutto regolare tecnicamente, ma giudici... se uno dei due temi poteva essere affrontato di striscio, allora perché non darne uno? Ci sono alcuni racconti, come abbiamo fatto notare in molti, dove ambientare l'azione nella nebbia o ai Caraibi sarebbe stato perfettamente uguale. Non serve neanche a fare atmosfera, in certi casi, vedi Re Morto (almeno lì un qualcosina ina fa) e "In cerca di avventura" (dove viene nominata inizialmente e mezza volta in corso d'opera, senza che abbia alcuna valenza; se c'era o non c'era faceva lo stesso). Ammetto di essere un po' delusa: così non solo vedo occasioni sprecate, ma disparità di impegno tra chi, potendo, ha glissato la difficoltà di inserire entrambi i temi nell'azione e chi si è più scervellato in senso opposto.
Senza nulla obiettare agli autori, a questo punto, che per quale ragione non avrebbero dovuto approfittare?

Ora, per colpa vostra, mi toccherà pagare di nuovo un sicario come gli anni scorsi, solo che al posto di Incipit e Regolamento dovremo metterci "Tema"; il che mi costerà un'altra barca di soldi per cambiare l'iniziale sul costume da Punitore, rifargli tutti i documenti per la nuova falsa identità, ripulire l'IP e tutto il resto. Che vi credete, che sia una passeggiata ogni volta?? angry

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Aloona
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