Sto provando a giocarci e rigiocarci per trovare qualche spunto che possa farmi aumentare il voto, ma finora non sono riuscito a trovare quel qualcosa che possa alzare il voto fino alla sufficienza.
E mi dispiace, non me ne voglia l’autore, ma proprio non riesco a farmelo piacere.
Il titolo mi ispirava molto e l’introduzione è molto buona, ma già al paragrafo 1 mi accorgo che ci sono vari aspetti che non riesco ad apprezzare:
-  il testo passa dalla terza alla prima persona;
-  il barista sembra del tutto fuori, tanto che non capisce neanche cosa sia una telefonata neanche se glielo mimiamo. Il telefono fu inventato a fine ‘800, quindi la prima cosa che mi viene da pensare è: “Forte, la nebbia mi ha teletrasportato indietro nel tempo! Bello!”. E invece no;
-  il barista dimostra di volersi liberare di noi per via della nostra stravaganza. Ah: io stravagante? Tra poco mi parlerai di parametri di gioco e io sono stravagante?
-  frase dopo frase la situazione precipita: sembra che il barista non ci capisca niente e non sappia aiutarci, ma poi ci parla per spiegarci alcune cose. Dovremo giocare (ah, quindi è un gioco e il barista lo sa) secondo le regole (quali?);
-  ogni personaggio ha pregi e difetti, queste caratteristiche hanno una scala numerica (ma non si capisce chi la stabilisce);
-  i miei parametri sono desunti in maniera arbitraria (“presumi che i tuoi punti siano a metà della scala”);
-  il barista parte col confronto dei parametri numerici: lo fa con un pezzetto di carta? Parlando a voce? Come fa a saperli con così  tanta precisione? E poi io sarei stravagante?

Ad ogni modo, è proprio questa scena surreale e non essermi piaciuta, con il barista che ci dà live le regole di un gioco che non si capisce qual è, né perché devo partecipare, né qual è lo scopo finale.
A me l’utilizzo multiplo dei paragrafi non disturba troppo, quello che trovo stonato sull’uso dei paragrafi è quello che succede al paragrafo 7: c’è una lunga descrizione e poi c’è la possibilità di andare al 49. Da qui parte un’altra sezione con altrettanta descrizione, che culmina nell’opzione del paragrafo 30. Non vuoi andare neanche al 30? E allora c’è la scelta finale di 3 paragrafi.
Così no, in questo modo un paragrafo potrebbe essere lungo 400 righe e proporre di andare a decine di paragrafi.

Regolamento: l’assenza non è un problema.
Una cosa che avrebbe aiutato il Corto e avrebbe aumentato la lunghezza della lettura era la possibilità di cambiare tavolino/personaggio. Sarebbe stata una buona soluzione.

Altra cosa che non mi è piaciuta sono le soluzioni agli indovinelli: sarà che a me piace scervellarmi quando ci sono degli enigmi, se mi dai due soluzioni e devo scegliere tra quelle si perde il gusto dell’enigma.

La scritta “Fine del gioco” sull’ID del paragrafo 30 non l’avrei messa, così sembra che tutta la vita del protagonista sia in funzione del gioco.

Probabilmente la conclusione è la cosa che mi piace di più nel suo essere eccentrica.

Purtroppo non sono riuscito ad apprezzarlo.
L’idea di fondo è davvero molto buona, mi piacerebbe vedere l’autore lavorarci con la giusta tranquillità e senza scadenze.

Narrazione 5
Divertimento 6
Giocabilità 5,5

TOTALE: 5,5

Aloona ha scritto:

gabrieleud ha scritto:

 Spoiler  

 Piglio il Neanderthal: "sta mangiando un piatto molto proteico". Idem come sopra... vermi? spaghetti? Knodelsuppe?

Suppongo...

 Spoiler  

 ... stufato, dato che l'oste ci dice che qui si serve solo stufato e vino. Forse il suo è PIU' proteico

La tua supposta è errata. Al paragrafo 31 l'oste "porta enormi porzioni di cinghiale, patate e uva." Il cinghiale è ripieno di tacchino, oca, anatra, gallina, quaglia. Che mangiamo alternando "sorsi di birra e vino rosso".

Al paragrafo 16 l'oste ci porta "vino, birra, gin, whisky, rum" e altro.

E il giapponese beve Shochu.

Adriano ha scritto:

  il barista sembra del tutto fuori, tanto che non capisce neanche cosa sia una telefonata neanche se glielo mimiamo. Il telefono fu inventato a fine ‘800, quindi la prima cosa che mi viene da pensare è: “Forte, la nebbia mi ha teletrasportato indietro nel tempo! Bello!”. E invece no;

Ma no, invece avevi visto giusto: la locanda è in una bolla fuori dal tempo, e il locandiere non sa cosa sia un telefono perché evidentemente proviene da un tempo precedente; di certo però il locandiere e le sue motivazioni sono una delle cose più deboli di tutto il corto, per non parlare di come frettolosamente esca di scena. (erano cose che volevo puntualizzare nel post di giudizio, ma tant'è)

Charles Petrie-Smith ha scritto:

il locandiere e le sue motivazioni sono una delle cose più deboli di tutto il corto, per non parlare di come frettolosamente esca di scena. (erano cose che volevo puntualizzare nel post di giudizio, ma tant'è)

Mi sembra che esca dalla scena "per andare a prepararci da mangiare" ma poi non ce lo porta; talvolta invece è dietro al bancone quando ne cerchiamo lo sguardo per avere aiuto con gli indovinelli. Mah, ho detto la mia impressione.

gabrieleud ha scritto:

gabrieleud ha scritto:

@boole (e altri che eventualmente trovassero fallato l'indovinello degli occhi):
Posso assicurarti/vi che l'indovinello è sensato e ben posto, e la risposta è proprio 3. Il ragionamento lo aggiungo appena ho tempo, se non vengo anticipato da altri.

Mi autoquoto, va' quanto sono megalomane...

indovinello ha scritto:

 Spoiler  

 Per fortuna ho trovato lo stesso indovinello su answers, così faccio copincolla ed il risultato è lo stesso.
In un castello il re dice ai suoi sudditi che chi ha gli occhi azzurri si deve uccidere. almeno uno ha gli occhi azzurri ma nessuno sa il colore dei propri occhi, non si possono specchiare e nessuno può dire all'altro di che colore sono.
si riuniscono la prima sera, si guardano, tornano a casa ma nessuno si uccide, la seconda sera uguale ma la terza sera tornano a casa e dopo un pò si sentono degli spari. quanti si sono uccisi e perchè?

aha
questa condizione non mi era chiara dal testo del corto, e ovviamente cambia tutto


.....ma continua a non convincermi

 Spoiler  

 siamo in 3 con gli occhi azzurri
il primo giorno io vedo altri 2 con gli occhi azzurri, credo che siano solo loro due e mi aspetto che si sparino
il secondo giorno vedo che non si sono uccisi, evidentemente ce n'è un terzo (ognuno si aspetta che si sparino gli altri 2)
siccome nessun altro ha gli occhi azzurri è evidente che li abbia io, quindi la seconda sera mi sparo. quindi bastano due giorni, non capisco la necessità di avere un terzo giorno