Parto da una premessa: giocando questo gamecomic mi è sembrato di percorrere una parabola.
La prima impressione che si ha del corto è pessima: già alla prima pagina troviamo un'illustrazione PURAMENTE ORNAMENTALE grande UN'INTERA FACCIATA. Scorrendo il testo, poi, la cosa più evidente dei primi paragrafi è l'uso di << >> per i dialoghi, che non è solamente orribile, ma anche sbagliato e andrebbe sostituito con « ». I tre parsonaggi (questa è un'opinione personale, prendetela come tale) secondo me si potevano perfettamente eliminare, visto che
1)il loro passato non influenza il gioco
2)il modo in cui sono arrivati alla locanda è più o meno lo stesso per tutti
3)non ha senso che l'arma da ritrovare sia legata al costume: se la Triade ci avesse chiesto di ritrovare un'alabarda avremmo dovuto farlo
e dulcis in fundo 4)i punteggi non sono neanche calibrati! L'elfa ha un malus pazzesco compensato da soli quattro paragrafi di orientamento, quando per esplorare un corridoio avanti e indietro ce ne vogliono almeno 8!!! Per non parlare del barbaro che ha tutti e tre i pezzi a portata di mano; perchè dovrebbe essere influente un malus di solo 4 all'oritentamento? Bah...
In sostanza dare la possibilità di scegliere l'arma da recuperare all'inizio del libro sarebbe stato più gradevole, anche perchè avrebbe evitato il rimando introduzione-regole-gioco, dato che sarebbe stato possibile fare un prologo.
Parliamo poi del regolamento, che fa acqua da tutte le parti: in sostanza siamo liberi di fare ciò che più ci piace usando la logica, ma non possiamo fuggire da un nemico incatenato(vedasi P. 42) anche se notiamo subito che la stanza è un vicolo cieco! Discutibile, poi, anche il veleno che, pur aggiungendo realismo alla vicenda, ha come risultato delle regole molto macchinose e toglie molto divertimento e libertà all'esplorazione.
I mostri e le trappole sono fantasiose e la locanda è ben strutturata. Non ho neppure riscontrato errori nei collegamenti fra i paragrafi (ancche se i link non mi sarebbero affatto dispiaciuti!).
Giocando il dungeon, malgrado le regole che diventano una palla al piede, si prova però una sensazione piacevole: l'esplorazione è molto alla Skyfall, con una notevole libertà di movimento e la possibilità di tornare indietro, e i nemici non sono troppo ostici. Le tavole, poi, sono disegnate davvero con molta maestria e rendono come si deve gli ambienti (un po' meno i personaggi). Tutto ciò provvede a divertire il giocatore e a regalargli qualche momento piacevole, oltre ad assicurare la sufficienza piena al corto.
Quel che però ha influito di più nel mio giudizio è stato il finale, ma non tanto il finale scritto, che comunque presenta incredibili forzature, ma ciò che ti rendi conto una volta arrivato al termine: quasi tutto ciò che hai fatto è stato inutile, ogni oggetto raccolto a eccezione di 1 chiave, pozioni/acidi e il tuo obiettivo non serve a NIENTE!!!, in Skyfall il problema principale del gioco erano le interazioni con l'ambiente, non sempre gestite bene. Qui hanno risolto togliendole o facendole gestire al giocatore, perchè tanto non hanno conseguenze nel gioco. I due-tre oggetti che ti danno un bonus nei combattimenti sono messi fra altri mille inutili, non sono decisivi e portano quasi sempre in vicoli ciechi.
Oltretutto il finale cambia a seconda del personaggio: solo l'elfa ha un obiettivo fattibile, negli altri casi o si bara o non si riuscirà mai a riconoscere i pezzi della dannata arma. In metà delle stanze è presente un oggetto che potrebbe benissimo essere il pomello della spada, il fatto che quello originale sia camuffato da ciondolo lo mette sullo stesso piano di tutti gli altri presenti; stesso discorso per le millemila aste dell'ascia, che sono più credibili di quella che regge la tenda. Colpo basso è stato il manico della spada, che dal disegno sembra lo stemma araldico su uno scudo.
Non mi sento di commentare la storia, che a me ha fatto vomitare (sul serio il corto non dà una spiegazione sui mostri??? sul serio l'eroe è nel mezzo di un cosplay???) ma riconosco che qualcuno potrà trovarla interessante.
VOTO: 7,5
GIOCABILITA': 8,5
DIVERTIMENTO:8
NARRAZIONE:5