Heimdall di Bifrost ha scritto:

La maggiore disperazione sarà per i collezionisti affetti da feticismo compulsivo perché, dopo il 28, si troveranno sulla mensola il secondo volume consecutivo in edizione difforme dagli altri e qui la vedo dura un'opera di sostituzione della copertina come avvenuto per il precedente!

Vuoi dirmi che nessuno ha già pensato a un progetto parallelo che vede qualche fan di LS scannerizzare/ocrizzare/ottenere altrimenti il testo di LS29, impaginarlo in stile EL, e stamparselo? Io sono convinto ci siano già progetti in corso

phantomfh ha scritto:

lonewolf79 ha scritto:

non sono di qualità inferiore. Si mantengono a un buon livello fino al 21.
Aumenta pero' la parte narrata

Grazie lonewolf, è una informazione utile per me. A me piace molto la parte narrata sui LG.

Insomma... Se n'è già discusso tante volte su queste pagine ed è chiaro che, trattandosi di percezioni, abbiamo delle opinioni caratterizzate da un alto tasso di soggettività.

Personalmente - come moltissimi altri - ho sempre amato LS per due motivi sopra agli altri: l'ottima prosa di Dever e la straordinaria costruzione ludica delle avventure. Essendo comparse negli anni in cui la vulgata dei LG era il true path di Fighting Fantasy, le avventure scritte da Dever si contrapponevano a quel modello dando una grande sensazione di libertà al giocatore: le scelte offerte nei primi numeri della serie sono reali, e non false piste nella ricostruzione dell'unica strada possibile; le nostre azioni hanno un impatto concreto e coerente sull'andamento degli eventi: la sensazione di essere il protagonista delle storie ce l'hai veramente!

Il problema è che mantenere questo livello qualitativo non è semplice: avventure costruite in questo modo richiedono impegno e creatività e, con l'andar del tempo, le storie si sono ridotte sempre più a percorsi a binario obbligato, in cui l'effettività delle opzioni è divenuta sempre più apparente e mai sostanziale. Soprattutto, quasi sempre si riduce a "possiedi/non possiedi l'arte del..." e a conseguenti penalizzazioni o bonus nei tiri con la tabella del destino.

A mio avviso questa deriva inizia già con i numeri 11 e 12, nei quali il taglio decisamente cosmologico delle avventure inizia a farla da padrone indirizzando le azioni del protagonista in una direzione necessaria e non più contrattabile, lasciando di fatto molto del divertimento al solo scorrere della (sempre elegante, va detto) scrittura dell'autore.

Tolti un paio di numeri a mio avviso di discreto/buon livello (13, 16), le avventure seguenti, sino al 20, sono tutte più o meno dimenticabili: la diversificazione delle arti maggiori non ha quasi più senso e le presunte migliorie nelle discipline sono poco più che note folkloristiche.
Quelle dal 21 in poi sono semplice risciacquatura fatta giusto per motivi di cassetta.

Quando parlate di LS vedete un sacco di pagliuzze, ma vi dimenticate sempre la trave: Lupo Solitario, piaccia o meno, è l'unica grande saga nel mondo dei librogame. Per carità belli anche i Dimensione Avventura, ma ogni libro rappresenta un avventura a sé. Dever/Never è stato l'unico a proporre un unica "grande avventura" spalmata in tanti volumi diversi.

Ma io non ho mica detto che farla lunga significa fare una buona opera, ho solo detto che per numero di volumi Lupo Solitario rappresenta un "unicum" nel panorama dei Librogame. Se prendi solo la prima "trance" comunque sono 12 volumi, tre volte sortilegio, più degli 8 di Re Artù. Senza dimenticare lo "spin-off" di Oberon che sono altri quattro volumi.
La cosa particolare se consideriamo l'epoca d'oro dei librogame è che nessuno ha mai provato a "fargli concorenza" da questo punto di vista.

Intendevo dire di copiare non il soggetto ma la formula a "saga" ovvero un buon numero di libri con un solo protagonista o con una sola lunga missione. Tra l'altro il fantasy è pieno di saghe.