Quanto serve per fare una conversione e sistemarla dignitosamente affinché sia poi pubblicabile nei vari formati proposti? Qualcuno potrebbe provare a farlo e poi dire quanto ci ha messo?
In questo modo ci si renderebbe conto anche della mole di lavoro necessaria, perché oltre a dirlo a parole poi bisognerebbe anche farlo concretamente.

Poi ovviamente ci devono essere le autorizzazioni degli utenti che hanno collaborato a vario titolo ai LibriNostri.

Heimdall di Bifrost ha scritto:

Per fare l'editore e per generare utile LGL dovrebbe trasformarsi in una società, con partita IVA, amministratori, bilancio sociale e quant'altro, con una serie di spese fisse (tipicamente, il commercialista) che prescindono dal fatturato.

Be', però per pubblicare un mobi su amazon non occorre tutto ciò, per quanto ne so io.
In ogni caso circoscrivere la cosa alle cartelle multiformato da distribuirsi su LGL mi sembra la cosa più sensata, sempre se il gioco vale la candela (intendo a livello di tempo e fatica).
Io non ho mai provato a produrre un librogame in epub, solo testi senza collegamenti. Non so se riuscirei a farli...

A chi non ne fosse a conoscenza (malissimo! la collera di Zagor si abbatterà su di voi) LGC3 salva già in formato epub con copertina, introduzione, regole e di seguito tutti i paragrafi (uno per "pagina" dell'ebook) collegati da link ipertestuali.
Una volta salvato nel formato epub, questo va sicuramente rifinito a mano aggiungendo immagini, tabelle e quant'altro e ciò si fa con tanta pazienza e imparando a usare bene il programma Sigil

Shaman ha scritto:

la narrativa interattiva ha il suo futuro nelle App, oppure nei libri cartacei (per quanto se ricordo bene anche le nuove uscite non hanno avuto granché successo).

Ed è un successo effimero, rimango dell'idea che il bacino di utenti si andrà restringendo di anno in anno, mano a mano che gli appassionati/fan/collezionisti molleranno il colpo.
Dubito ci sia un vero interesse per la narrativa interattiva in sé, a meno che non la si avvicini al mondo dei videogame (vedi Lone Wolf App).

E mi sembra anche abbastanza inutile fare tante supposizioni, cerchiamo uno scrittore uno, o un editore uno che venga qui e dica: guardate, ogni anno va meglio con le vendite di LG eh, siamo in crescita (tenendo fuori da tutto ciò Vincent Books che saggiamente sta battendo tutti i ferri possibili, spremendo gli appassionati come rape, facendo comprare cose vecchie con nuove copertine).

Shaman, capisco che la tua esperienza ti faccia scrivere queste cose, ma ti stai lasciando trasportare.

Stai descrivendo i problemi e le difficoltà che incontrerebbe qualcuno che VUOLE FARE SOLDI E SUCCESSO con i librogame. Ma non mi pare affatto che qualcuno, qui dentro, abbia questa bizzarra idea, altrimenti non si starebbe certo a perdere tempo con un sito che ha qualche decina di utenti attivi, molti dei quali iscritti da quasi dieci anni.

Trovo significativo che tu dica che il genere può avere un futuro (o meglio, una nicchia di sopravvivenza) nel cartaceo. Perché è proprio quello che penso io. Naturalmente, non mi riferisco a collane di "libri interattivi" che occupano un intero ripiano alla Feltrinelli accanto a Geronimo Stilton e Harry Potter: quei tempi sono andati, e non torneranno.
Tuttavia, UN "libro interattivo" di tanto in tanto, da mettere in commercio senza troppe pretese, è uno scenario possibilissimo. In questo istante, la barra laterale sinistra di LGL mi sta proponendo un tweet che parla di questo librogame intitolato A te, con affetto. Ecco, io penso a questo tipo di libri. Il librogame non come "genere", non come termine sulla bocca di tutti, non come prodotto commerciale con un preciso target ideale, ma un modo come tanti di proporre un testo, un racconto, delle idee. Questo libro è disponibile sia in ebook su Amazon, sia in cartaceo.

Al contrario, il settore delle app è ottimo per proporre il genere di LG più classico, quello che prevede un gioco, punteggi, mappe, achievement, storie di eroi, di magia, di misteri e di mostri.

Da nessuno dei due tipi di librogame ci si aspetta di fare i milioni, ma oggi come oggi penso che difficilmente qualcuno faccia qualcosa aspettandosi i milioni e le luci della ribalta. Dave Morris scrive da 30 anni, ma deve ricorrere a Kickstarter per agevolare (o addirittura permettere in toto) la realizzazione dei suoi progetti. Nessuno gli dà carta bianca, e lui certamente non pensa di diventarci ricco. E parliamo di un uomo che ha più cultura e più capacità con la penna di moltissimi altri.

Penso quindi che il progetto LN di LGL vada bene così com'è oggi. È una buona piattaforma; è un buon punto di riferimento, perché chi cerca informazioni sui "librogame" finisce qui; concilia la modernità con il look classico dei LG, mettendo d'accordo nuovi lettori e nostalgici. Certo, non offre grande visibilità; ma del resto, se dici ai tuoi amici "ho scritto un libro", li devi comunque indirizzare tu se hanno intenzione di leggerlo, mica te lo trovano cercando a caso su Internet.

se si tratta solo di aumentare il bacino di utenza che possa usufruire gratis di un prodotto è un conto. E con cio' avere ancora piu' visibilità
Per quanto riguarda marketing di vendita editoriale è meglio lasciar perdere in partenza senza solide basi e supporto.

@sabretooth è palese che non si parla di una cosa del genere. anche perchè se un autore pubblica un suo libronostro a scopo di lucro in cui vedo usare miei disegni senza prima consultarmi, dopo il guadagno lo spende per l' avvocato ah ah ah