Ed ecco l'elenco degli autori misteriosi, in ordine alfabetico per racconto presentato:

E venne il giorno...: Adriano
E' un gioco da ragazzi: Apologeta
Fantasmi: Kensei
In cerca d'avventura: Suaimondi
In fuga tra le montagne: SteSco
La locanda nella foresta: Animadilupo
La locanda nella nebbia: Fedewaz
La nebbia: Abeas
La triade dei ludi infernali: Hieronymus
Legami di sangue: Rygar
Re Morto: SkarnTasKai
Spettromante: Firebead_Elvenhair
Trappola nella nebbia: Pirata delle Alpi


Facciamo tutti un grosso applauso a Hieronymus (Matteo Tolari) che vince questa edizione de I Corti con La triade dei ludi infernali e ben due categorie secondarie su tre!
Un "bravo!" anche a tutti gli altri, ovviamente... E specialmente a Pirata delle Alpi, che, pur non essendo madrelingua italiana, continua a mettersi in gioco con i nostri concorsi... beccandosi anche delle belle critiche

Fun Fact: Matteo Tolari ha vinto anche il concorso di LGL - Savage Worlds "La Forgia degli Eroi", acquisendo di diritto lo status di "Astro Nascente" della narrativa interattiva!

Complimenti! Per curiosità Matteo Tolari è anche autore dei disegni?
Strepitosa l'idea della struttura da vecchio gioco testuale per pc, bravo!

Ho contento di avere arrivato uno!
Citazioni “colte” a parte…finalmente ci siamo! Adesso so cosa si prova a partorire. Non avrei mai pensato che l’attesa per l’esito di un concorso mi avrebbe procurato tanta ansia. Forse il motivo principale  è il fatto che quest’opera è stata portata avanti non solo da me, ma anche dal mio illustratore. Anzi, diciamo che l’opera è più sua che mia, quindi la mia paura non era tanto di perdere, ma di far perdere Andrea per colpa mia. I veri difetti del corto, infatti, sono frutto principalmente del mio lavoro e non del suo.
Ci sarebbero mille cose che vorrei dire ma cerco di essere sintetico per non annoiarvi.
Anzitutto ringrazio chi ha organizzato il concorso, gli altri partecipanti ed i votanti. Al di là dell’ansia mi sono divertito molto a leggere tutti gli altri corti di cui (voti dati a parte) ho avuto buone impressioni e sono conscio del fatto che più di uno di voi ha preferito altre opere alla “Triade”. Abbiamo vinto perché voi avete riconosciuto l’impegno che è stato messo in quest’opera; per i disegni di Andrea e per la componente ludica ma non di certo per le parti scritte. Reputo che tra i corti presentati almeno 3, se non 4, siano stati scritti meglio e un po’ me ne vergogno, potevo sicuramente fare molto di più. Ma chissene! Abbiamo vinto, anche se di pochissimo (la fortuna aiuta i nerd audaci).
E i ringraziamenti li voglio fare sinceramente, senza nessuna ombra di paraculismo, a tutti quelli che hanno evidenziato difetti, fatto critiche ecc.
Banale a dirlo ma i complimenti fanno sempre piacere, ma sono le critiche che ti fanno migliorare.
Non per giustificarmi, ma vi dico subito che buona parte degli “errori” che siete stati bravi a scovare non sono frutto di incompetenza ma del tempo. Molti di voi avranno pensato che io e Andrea abbiamo steso quest’opera in 4 mesi o più…e invece no….in molto meno. Io e lui non ci vedevamo da anni e ci siamo incontrati a fine Dicembre per caso e gli ho parlato di questo concorso a cui avevo deciso di non partecipare per via delle regole limitanti i disegni (sì, sono un fissato dei librigame con tante illustrazioni).
Ma vedendolo gasato e pronto ad aiutarmi a gratis (che botta di culo) mi sono venuti subito in mente…i Combat Heroes di Dever. Serie che avevo comprato e letto qualche mese prima, che da una parte mi aveva abbagliato per l’idea di base geniale ma allo stesso tempo mi deluse per la giocabilità (troppo noiosa e banale in solitario, troppo farraginosa in sfida a due).
Così ho detto: « Partiamo dall’idea di base dei Combat Heroes e sviluppiamo qualcosa di diverso, di più divertente e longevo »
Ed è così venuto fuori tutto questo, con ovvi limiti e imperfezioni, ma di cui sono fiero per la passione che ho messo insieme ad Andrea. Lui ha iniziato a disegnare a pieno ritmo a gennaio, mentre io ho avuto il suo materiale per assemblare tutto e scrivere le parti narrate e il regolamento, verso i primi di Marzo. Pensate, ci ha messo solo due mesi a sfornare più di 40 disegni, quasi tutti in prospettiva, un grande!
A me è restato tutto il resto: le parti scritte, l’inserimento delle illustrazioni e degli schemi delle stanze all’interno delle cornici, aggiustare le proporzioni di ogni immagine affinché rientrasse nel modo corretto negli appositi spazi, l’equilibrio dei punteggi dei personaggi, la fase test ecc. ecc.
Prima della scadenza per la consegna dei corti ho passato il file della Triade ad alcuni miei amici esterni a LGL ma…nessuno di essi, pur dopo varie promesse, ha fatto lo sforzo di leggiocarci per darmi un giudizio e scoprire errori da segnalarmi. Insomma…un branco di amici inutili con cui non ho nemmeno insistito; non ne valeva la pena. Beato chi tra voi ha amici nerd su cui può sempre contare. Io purtroppo non ne ho.
E quindi le revisioni ce le siamo fatte da soli io e Andrea, contando che eravamo sempre indaffarati ad ideare nuove modifiche al regolamento e ad equilibrare punteggi dei pg, dei mostri e delle trappole, è normale che col poco tempo che ci rimaneva ci siano sfuggite tante cose da migliorare, tra cui punteggiature, termini troppo gergali, e confusioni varie come quella della stanza del golem.
Una delle mie colpe più grandi è stata quella di voler inserire i tre enigmi finali (quelli con i pittogrammi), enigmi che mi hanno portato via una marea di tempo. Tempo che avrei dovuto dedicare maggiormente alle parti narrate e al regolamento.
Uno degli errori più gravi è stato sicuramente: la scelta di scrivere dei lunghissimi paragrafi/prologo; questa è stata una mia scelta sbagliata dettata da una voglia di pareggiare i conti con la fatica che Andrea aveva messo nei disegni; come dire…guarda quanto ho scritto, anche io mi sono dato da fare…ed invece non funziona così, meglio corti ma buoni
Mi permetto un’unica osservazione che va un po’ contro il pensiero della maggior parte di voi: per quanto La Triade ricordi i videogiochi alla Eye of The Beholder (questo è sicuramente vero), vi giuro che io e Andrea abbiamo preso come spunto solo i Combat Heroes e Hero Quest. Io e Andrea, come penso tutti voi, abbiamo passato ore della nostra vita davanti a videogiochi che in qualche modo ricordano la meccanica di gioco de La Triade, quindi forse inconsciamente ne abbiamo subito l’influenza durante la stesura della nostra opera ma c’è anche da dire che…i videogiochi di cui parlate, sono nati anni dopo i giochi di ruolo da tavolo, dopo i primi librigioco…insomma, per quanto mi riguarda La Triade non si ispira ai videogiochi, ma sono i videogiochi  che si sono ispirati prima ai gdr da tavolo e a libri vari. Ormai siamo nel 2015, qualsiasi libro di genere avventuroso un uomo decida di scrivere, troverà sempre almeno un videogioco che abbia trattato almeno in parte lo stesso argomento. Questo non vuol dire che lo scrittore si sia ispirato per forza a quel videogioco. La stessa cosa penso che valga per ogni film girato con visuale soggettiva. Seppur rari, ci sono corti e lungometraggi che hanno usato questo sistema ben prima di videogiochi alla Doom.
Al di là di ciò nutro ovviamente massima comprensione per chi preferisce comunque i librigioco classici a questa tipologia che abbiamo proposto; ci mancherebbe altro.
In conclusione…onde farmi perdonare per tutte le imperfezioni di cui è pieno il nostro corto, ho sfornato una versione 2.0  che DONO al sito di LGL e che ognuno di voi potrà scaricare e leggiocare come più gli pare e quando gli pare (basta che non osiate spacciarlo o rivenderlo come vostro).
In essa non troverete altri disegni (Andrea al momento è  occupatissimo con dei corsi avanzati; buon per lui e spero che nessuno me lo rubi) a parte due che ho inserito rubandoli da goggle immagini ( la clessidra e il manuale verso fine libro).
Ma troverete: l’uso del formato A5 anziché dell’ A4 ( in questo modo potrete risparmiare fogli e inchiostro nel caso vogliate avere una copia cartacea); la Fuga inserita nel regolamento (ebbene sì, alla fine ho ceduto); paragrafi/prologhi rivisti e sfoltiti; inseriti vantaggi e svantaggi per i personaggi, per arricchire la variabilità del gioco ed equilibrare ulteriormente gli stessi protagonisti;  semplificate le regole per la raccolta oggetti (tolto l’ingombro); inserite sia le virgolette, come Dio Brando comanda, e i collegamenti ipertestuali; possibilità (finalmente) di rovistare all’interno di armadi, cassetti, casse di legno ecc., dove potrete trovare nuovi oggetti utili e…; ed infine un nuovo personaggio, “sbloccabile” solo dopo che avrete finito l’avventura con i tre pg originali. Con esso scoprirete finalmente quale diavoleria si celi dietro l’esistenza dei mostri e dietro la follia della Triade.
Ovviamente questa versione 2.0 non tiene più conto dei limiti dettati dal regolamento del concorso. Senza questa libertà non avrei potuto fare tutte le modifiche elencate finora.
Quindi vi auguro buon divertimento, chiedendovi gentilmente di segnalarmi eventuali refusi o errori, e accetto volentieri tutti i consigli che vorrete darmi. La Triade è ovviamente un esperimento. Io e Andrea troviamo che il sistema di gioco che abbiamo ideato sia divertente e ci teniamo a portarlo avanti. Abbiamo già un’idea di come sviluppare un lungo, che sarà sicuramente libero da elementi demenziali, con ambientazione originale (non autoreferenziale) e tutte quelle modifiche al regolamento che saranno necessarie per rendere la leggiocata divertente ma non pesante.
Ovviamente ci sarà sempre qualcuno che non apprezzerà questo sistema di gioco. A loro va tutta la mia comprensione, non si può certo piacere a tutti.
Intanto io mi dedico ad altri scritti e Andrea continuerà ad allenarsi col disegno. Dopo Lucca, a seconda delle opportunità, decideremo se lavorare ancora insieme e a che cosa. Consci del fatto che non potremo in eterno sudare sangue solo per concorsi (per quanto prestigiosi siano), non dico che puntiamo per forza ad un cospicuo ritorno economico, ma almeno alla soddisfazione di un minimo di notorietà. Sogniamo di pubblicare prima o poi qualcosa, pur restando con i piedi per terra, consapevoli di tutti i limiti che ancora abbiamo.
In conclusione ringrazio Mauro Longo per non essersi offeso per il mento di Necromauro e Antonino Gallimi, il titolare della fumetteria Urban Legend di Parma, che è in tutto e per tutto Tony il Paladino. Mi ha donato la sua immagine per questo corto. Per chi non lo conoscesse, sappiate che gode di grande fama in ambiente gdr live sia in Italia che in Germania.
Per quanto riguarda gli altri due membri della Triade, sono ovviamente altri due personaggi dedicati a due persone realmente esistenti (Mala Spina di Altro Evo e il gran maestro ludico Andrea Angiolino), pur con evidenti esagerazioni. Necromauro invece è proprio così. Sono andato a casa sua…dorme su un letto di cadaveri e la sua sedia preferita è un trono di ossa. Dentro il suo armadio non ci sono scheletri…c’è proprio Skeleton ,quello dei Masters. E’ un pazzo! Fermatelo!
Natasha e Manlio non si riferiscono a due persone precise realmente esistenti; diciamo che sono un collage di tanti individui che ho avuto modo di conoscere nella mia vita.
Lo Studente Fuori Corso invece…e no, qui ci dovrete arrivare da soli, non è poi così difficile da indovinare
E con questo è veramente tutto, grazie ancora a voi, chiunque volesse discutere in privato su questo corto mi contatti pure su Facebook (Matteo Tolari).
Ad Andrea non scocciatelo, è troppo impegnato a disegnare, ormai è andato, passa più tempo con la sua matita che con la sua ragazza.
Ciao a tutti, che i Ludi Infernali siano con voi!

Un applauso a Hieronymus!

Evviva noi!