Re: Verso I Corti 2016
Heimdall di Bifrost ha scritto:La mia proposta "forte" è quella di mantenere segreto il voto, che deve essere inviato agli organizzatori e reso pubblico solo dopo la fine delle votazioni dell'ultimo corto.
Heimdall di Bifrost ha scritto:secondo me la prospettiva migliore rimane quella della pubblicazione contemporanea di tutti i corti, dedicando sempre a ciascuno una settimana per la discussione e la valutazione.
Tutto sommato sono d'acordo. Sarebbe un buon compromesso tra Windhammer (dove si pubblica tutto insieme ma in un ordine che cambia ogni settimana per non privilegiare il primo nella lista e poi i voti e i commenti sono segreti fino alla fine) e il nostro concorso come e' stato gestito finora (che ha il pregio di generare discussioni, spesso costruttive, con i commenti su un corto alla volta / settimana)
Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione. Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.
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Re: Verso I Corti 2016
SkarnTasKai ha scritto:
FinalFabbiX ha scritto:
9) TEMA VALUTATO DAI GIUDICI: basta discussioni fra utenti! Dovrebbero essere i giudici a decidere se il racconto è in tema o meno ed eventualmente ammetterlo con un malus finale di -1
beh, quest'anno da regolamento era così (malus a parte, su cui non sono d'accordo, allora tanto vale non mettere il tema), ma poi le discussioni sono sorte lo stesso...
Io intendevo una cosa diversa del tipo: metti il tema sotto funzione spoiler e lo vedono solo gli scrittori, e fai una regola in risalto in cui indichi che il tema NON DOVREBBE ESSERE OGGETTO DI VOTO.
In questo modo sono gli organizzatori a decidere l'attinenza o meno, e gli utenti non avrebbero da che discutere.
Il malus dovrebbe servire sempre agli organizzatori per ammettere corti come "In cerca d'avventura" in cui per esempio la nebbia c'è ma non serve a niente: questo racconto meriterebbe di entrare in concorso, ma bisogna riconoscere che può partire avantaggiato rispetto ad un racconto come "la nebbia" che invece si sforza di aderire completamente alle linee guida.
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Re: Verso I Corti 2016
FinalFabbiX ha scritto:"La triade dei ludi infernali" in cui per esempio la nebbia c'è ma non serve a niente
non sono d'accordo, di nuovo.
nel racconto in questione la nebbia serviva per disorientare i giocatori e trasportarli dal gdr live al mondo fantastico, un clichè vecchio come il fantasy ma che funziona sempre. il tema era "la locanda nella nebbia", e la locanda si trovava effettivamente nella nebbia, stop, da faq andava bene così (tanto quanto andava bene "re morto" o "in cerca d'avventura"), non era specificato da nessuna parte che la nebbia (o la locanda) dovesse avere una funzione nel racconto, e questo gli organizzatori l'hanno ripetuto fino alla nausea.
per questo dico che l'elasticità o la rigidità del tema (se tema ci dev'essere) dev'essere accuratamente specificata nel regolamento o in un topic di faq, dare un malus non avrebbe senso perchè sarebbe del tutto soggettivo (se io e te fossimo stati organizzatori e ci fosse stata questa regola, ci saremmo scannati sul malus per la triade...).
oltretutto se si ammettessero anche testi fuori tema dando solo un malus, in un concorso come quello di quest'anno qualcuno avrebbe potuto pubblicare un racconto su un supereroe che salva il mondo. niente locande, niente nebbia, malus -1. racconto bellissimo, media 9,5, malus -1, abbiamo il vincitore con buona pace della triade e dello sforzo di un'altra dozzina di autori che hanno scritto racconti su locanda e nebbia (con vari gradi di utilizzo). allora a cosa serve il tema?
FinalFabbiX ha scritto:e fai una regola in risalto in cui indichi che il tema NON DOVREBBE ESSERE OGGETTO DI VOTO.
di nuovo: era già così quest'anno!
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Re: Verso I Corti 2016
Sabretooth ha scritto:
ma questo porta a un restringimento dei voti.. e quindi un'avvicinamento delle medie.. a che pro??
Metti caso che un corto riceva i voti 5, 5, 4, 10.
Ovviamente chi ha scritto 10 ha sbagliato a valutare, dato che se per tutti il corto fa davvero schifo non è possibile che uno riesca a dargli addirittura dieci.
Col metodo attuale un corto del genere avrebbe come media 6, superando così un corto che ha avuto: 6, 5, 5, 7.
Capisci bene che non è giusto che un corto del genere ne superi un altro solo per il voto di un utente squilibrato.
Se invece "tagliamo le ali" la media del primo è 5, mentre il secondo passerebbe in testa con un 5,5 , come è giusto che sia.
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Re: Verso I Corti 2016
SkarnTasKai ha scritto:oltretutto se si ammettessero anche testi fuori tema dando solo un malus, in un concorso come quello di quest'anno qualcuno avrebbe potuto pubblicare un racconto su un supereroe che salva il mondo. niente locande, niente nebbia, malus -1. racconto bellissimo, media 9,5, malus -1, abbiamo il vincitore con buona pace della triade e dello sforzo di un'altra dozzina di autori che hanno scritto racconti su locanda e nebbia (con vari gradi di utilizzo). allora a cosa serve il tema?
Malus -1 solo a quelli DUBBI, del tipo c'è la locanda, ma la nebbia è del tutto secondaria. A quelli fuori tema ovviamente esclusione immediata.
P.S: hai perfettamente ragione riguardo alla triade, infatti ho confuso racconto (grazie per avermelo fatto notare adesso edito subito ).
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Re: Verso I Corti 2016
EGO ha scritto:Eliminare il voto più alto e il voto più basso non mi piace. A questo punto restringiamo il campo dei voti e bon. Andiamo da 1 a 5, o da 6 a 10 se ci piacciono i numeri più grandi e vogliamo mantenere la continuità delle medie per la Gazzetta. Però non lo trovo giusto. In un concorso ci si mette in gioco e si accetta che ogni votante abbia le sue preferenze. Se un racconto "non può" essere insufficiente, credo che ne escano sviliti i racconti migliori.
Attenzione: non stiamo dicendo che un racconto non può essere insufficiente (e, per converso, dovremmo dire che non può nemmeno essere un capolavoro, visto che si parla di tagliare anche il voto più alto).
Converrai però che, se a un racconto tutti stanno dando 8 e un singolo utente dà 3, c'è un problema. Poi non voglio sindacare: il 3 può arrivare in buona o mala fede, perché l'utente non ha digerito o perché ha litigato con la fidanzata ma, con un parterre di votanti normalmente ristretto a una ventina di persone, un singolo voto molto difforme può fare la differenza.
Un esempio? Un racconto a cui 19 votanti hanno assegnato 8 e un solo votante abbia assegnato 3 (ipotesi tutt'altro che peregrina), avrà come media finale 7,75: un unico voto abbassa di ben 0,25 punti la media finale. Stesso discorso per una media di 19 voti che assegnano 5 e uno solo che vota 10: risultato finale 5,25, ancora 0,25 punti di differenza per un solo voto difforme.
Se pensate che sia una sciocchezza, considerate che in un'edizione come questa appena conclusa, per esempio, il divario tra il 1° e il 3° posto è stato di 0,431 punti. Non si tratta quindi di cassare eventuali insufficienze ma, anzi, di garantire un maggiore rispetto ed equilibrio sia per il lavoro oggetto di giudizio sia per gli altri utenti che si sforzano di votare con criterio, affidandosi meno alla pancia, all'ispirazione del momento o alla peperonata.
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Re: Verso I Corti 2016
Heimdall di Bifrost ha scritto:anche per evitare utenti che votano "sul voto degli altri", come succede, anche inconsciamente: questo racconto mi è piaciuto e, anche se razionalmente gli darei 7, gli assegno un 9,5 perché vedo che i voti degli altri non stanno raggiungendo la media che secondo me gli spetterebbe oppure, al contrario, vedo che in molti dicono che questo racconto meriterebbe la vittoria e gli stanno dando tutti 9 ma, siccome secondo me non la merita, gli affibbio un bel 3 per tenerlo basso.
Io mi sono tenuto lontanissimo da questa condotta - ho sempre assegnato il voto che consideravo meritasse il corto come se fossi giudice unico - ma il pensiero mi ha sfiorato. Quindi dei sistemi per arginare questa possibilità mi vedono favorevole.
Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.
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Re: Verso I Corti 2016
Heimdall di Bifrost ha scritto:
Attenzione: non stiamo dicendo che un racconto non può essere insufficiente (e, per converso, dovremmo dire che non può nemmeno essere un capolavoro, visto che si parla di tagliare anche il voto più alto).
Converrai però che, se a un racconto tutti stanno dando 8 e un singolo utente dà 3, c'è un problema. Poi non voglio sindacare: il 3 può arrivare in buona o mala fede, perché l'utente non ha digerito o perché ha litigato con la fidanzata ma, con un parterre di votanti normalmente ristretto a una ventina di persone, un singolo voto molto difforme può fare la differenza.
Un esempio? Un racconto a cui 19 votanti hanno assegnato 8 e un solo votante abbia assegnato 3 (ipotesi tutt'altro che peregrina), avrà come media finale 7,75: un unico voto abbassa di ben 0,25 punti la media finale. Stesso discorso per una media di 19 voti che assegnano 5 e uno solo che vota 10: risultato finale 5,25, ancora 0,25 punti di differenza per un solo voto difforme.
Se pensate che sia una sciocchezza, considerate che in un'edizione come questa appena conclusa, per esempio, il divario tra il 1° e il 3° posto è stato di 0,431 punti. Non si tratta quindi di cassare eventuali insufficienze ma, anzi, di garantire un maggiore rispetto ed equilibrio sia per il lavoro oggetto di giudizio sia per gli altri utenti che si sforzano di votare con criterio, affidandosi meno alla pancia, all'ispirazione del momento o alla peperonata.
A me il ragionamento pare ineccepibile. Spiace che qualcuno si veda cassare un voto, ma mi sembra il male minore; e comunque, a meno che non ci sia davvero un utente squilibrato, la cosa capiterà una volta a me e una volta a te; e, come dice Aristotele, la rotazione è la vera discriminante della democrazia!
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